News

Legge di Bilancio 2022: le ultime novità sul Superbonus

La prima bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022 contiene indicazioni su superbonus, ecobonus, sismabonus e tutte le altre agevolazioni fiscali.

Home » News » Pagina 4

 

Lo scorso Consiglio dei Ministri, il n.44 per la precisione, ha sciolto ogni dubbio sulle reali intenzioni del Governo per quanto riguarda il futuro delle detrazioni fiscali previste dal DL Rilancio. In realtà i dubbi sono stati sciolti non solo per il Superbonus 110% ma anche per tutti gli altri bonus per l’edilizia come il bonus facciate, ecobonus, sismabonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde.

Questo perché è finalmente stata presentata la prima versione del disegno di Legge di Bilancio 2022. Si tratta quindi solo di un primo testo che, prima di entrare in vigore dovrà essere discusso da due rami del Parlamento e poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In particolare, l’articolo 8 di questa prima versione della Legge di Bilancio 2022  è intitolato così: “Proroghe in materia di superbonus fiscale, di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, di sistemazione a verde ed in materia di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici” .

Ed è proprio in questo articolo che sono contenute le proroghe alle altre detrazioni fiscali e le modifiche all’oramai famoso art. 119 del Decreto Rilancio. Ma quali sono quindi le modifiche al Superbonus ed alle altre detrazioni fiscali contenute nella prima versione della Legge di Bilancio 2022?

Abbiamo esaminato il testo della prima versione della Legge di Bilancio 2022 insieme ai nostri esperti ed abbiamo cercato di riassumere in questo approfondimento i punti principali.

Le modifiche alla Superbonus nella prima versione della Legge di Bilancio 2022

Sul fronte superbonus, sono girate numerose indiscrezioni riguardanti le modifiche alla normativa contenute nella legge di Bilancio 2022. Tuttavia, quelle che sono effettivamente contenute nella prima versione sono le seguenti.

Ecobonus 110% per interventi trainanti e trainati con demolizione e ricostruzione

La proroga prevista per gli IACP (istituti autonomi case popolari) verrà estesa anche alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

Fotovoltaico come intervento trainato da ecobonus e sismabonus

Le spese per questo tipo di intervento potranno essere detratte fino al 30 giugno 2022. Questa è più che altro una precisazione dovuta ad una “dimenticanza” non modificata dal Semplificazioni-bis;

Nuove proroghe per condomini edifici plurifamiliari e IACP

Il comma 8-bis che conteneva le proroghe condomini e per gli edifici plurifamiliari e IACP adesso prevede che:

  1. per gli interventi effettuati da persone fisiche per i quali, alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022“;
  2. per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche (comma 9, lettera a))), compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione (inquadrati come ristrutturazione edilizia), la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura: del 110% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023;  del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024; del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025“.

Interventi su abitazioni unifamiliari

C’è una proroga anche per quanto riguarda gli interventi effettuati su unità immobiliari adibite ad abitazione principale dalle persone fisiche (unifamiliari). In questo caso la validità della misura del Superbonus 110% sarà fino al 31 dicembre 2022 a patto però che il beneficiario abbia un ISEE non superiore a 25.000 euro annui.

Interventi effettuati da IACP

Una ulteriore precisazione per quanto riguarda gli interventi effettuati dagli IACP. Se per questi interventi, al 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

Verifica di congruità dei costi

La della verifica di congruità dei costi per quanto riguarda il superbonus 110% potrà essere effettuata in riferimento a dei valori massimi stabiliti dal legislatore. Questi valori, saranno individuati con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2022 stessa. Ci sarà da attendere ancora un po’ quindi per conoscere questi valori.

Legge di Bilancio 2022 Sconto in fattura e cessione del credito

Una novità importantissima che la nuova Legge di Bilancio 2022 si appresta ad introdurre riguarda lo sconto in fattura e la cessione del credito. Le due modalità alternative alla detrazione in dichiarazione dei redditi potranno essere usufruite fino al 31 dicembre 2025 (con i relativi orizzonti temporali di fruizione per ogni beneficiario).

Ecobonus e Bonus ristrutturazioni al 2024

Ampio respiro è stato dato anche a tutti quegli interventi che accedono all’ecobonus ordinario, ovvero quello al 50 o 65%. La prima versione della Legge di Bilancio 2022 infatti individua un orizzonte temporale per usufruire di questi bonus che arriva al 31 dicembre 2024. 

Proroga con la stessa scadenza anche per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni che prevede i seguenti interventi:

  1. ristrutturazione ordinaria;
  2. sismabonus ordinario.

In particolare, le proroghe al sismabonus della Legge di Bilancio 2022 riguardano anche il sismabonus potenziato. Ovvero la detrazione l 70% e 80% nel caso di riduzione del rischio sismico rispettivamente di una e due classi, e il sismabonus 75% e 85% se le riduzioni di classe avvengono per i condomini.

Bonus mobili e bonus verde al 2024

Il bonus mobili ed il bonus verde sono invece stati completamente rivisti dalla prima versione della Legge di Bilancio 2022. In particolare, per il bonus mobili è prevista una detrazione che potrà essere fruita fino al 2024 con un’aliquota del 50%. Tuttavia il suo ammontare complessivo non potrà essere superiore a 5.000 euro.

Lo stesso discorso vale anche per il bonus verde che potrà essere fruito per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.

Bonus facciate ridotto al 60%

Una brutta notizia invece per quanto riguarda il bonus facciate che ad oggi prevede una detrazione del 90% per tutte quelle spese per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti (inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna) ubicati in zona A (centri storici) o B (parti già urbanizzate, anche se edificate in parte).

Sebbene il bonus facciate venga esteso fino al 2022, ne viene ridotta in maniera importante l’aliquota di detrazione. Dal 90% si passa al 60%.

Conclusione

La situazione per quanto riguarda i bonus edilizi 2022 è quindi, almeno per il momento quella che abbiamo descritto. Tuttavia, si tratta di una situazione che deve essere presa con le necessarie cautele dal momento il Disegno di Legge della Manovra non è ancora approvato.

Il DDL di Bilancio dovrà infatti essere convertito in legge attraverso il consueto iter parlamentare di approvazione in Camera e Senato.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

#gates-custom-681e8373c1e80 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373c1e80 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373c1e80 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Bonus Edilizi 2022: quali sono quelli che potrebbe contenere la manovra?

Bonus Edilizi 2022: la manovra che potrebbe portare all’approvazione della Legge di Bilancio sembra ridurre le detrazioni di cui usufruire

Home » News » Pagina 4

 

Questi sono giorni particolarmente “caldi” per la classe politica italiana. Parlamentari e Senatori infatti stanno discutendo in questi giorni sull‘approvazione della prossima Legge di Bilancio.

Quest’ultima, come abbiamo già avuto modo di trattare in queste pagine, non è altro che un documento contabile preventivo che contiene le spese pubbliche e le entrate dello Stato che, in base alle leggi in vigore, si prevedono per l’anno successivo. La legge di bilancio deve quindi tenere conto anche delle detrazioni fiscali e bonus edilizi 2022 per avere delle stime precise sul prossimo Bilancio dello Stato Italiano.

Il dibattito politico ma anche quello pubblico sono quindi molto accessi attorno all’approvazione della prossima legge di Bilancio dal momento che i bonus fiscali che saranno in vigore nel 2022 potrebbero subire importanti modifiche. Ad esempio, secondo alcune indiscrezioni che circolano il Bonus Facciate potrebbe essere prorogato ma ridotto al 70%, così come il Superbonus ma dal 2024. In particolare, il Superbonus tornerebbe all’aliquota originaria degli Ecobonus al 65% a partire dal 2025.

Sostanzialmente quindi, in base alle anticipazioni sulla Legge di Bilancio, di bonus fiscali 2022 ne sarebbero comunque in vigore diversi, anche se andrebbero incontro ad una progressiva riduzione delle aliquote di detrazione negli anni successivi.

Ma quali sarebbero i bonus edilizi 2022? Quali aliquote di detrazione potrebbero ottenere?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione qui di seguito insieme ai nostri esperti.

Bonus edilzi 2022: come potrebbero cambiare?

I bonus legati all’edilizia hanno sicuramente svolto un ruolo importantissimo per la ripresa dell’economia del Belpaese dopo la pandemia. Un successo straordinario che potrebbe essere alla base della proroga bonus edilizi al 2022 anche se potrebbero subire qualche modifica in corso d’opera.

Al momento tuttavia la situazione bonus edilizi 2022 sembrerebbe essere la seguente:

  • Superbonus 110%: sarà prorogato fino al 2023 per tutti gli edifici precedentemente individuati dalla normativa del DL Rilancio tranne che per le ville. L’aliquota di detrazione verrà ridotta al 70% nel 2024 per ritornare come Ecobonus ordinario al 65% dal 2025.
  • Bonus Facciate: contrariamente a quanto emerso in un primo momento la sua validità potrebbe essere prorogata al 31 dicembre 2022 con la stessa aliquota di detrazione
  • Bonus casa: dovrebbero essere confermate anche per il 2022  le agevolazioni più diffuse come il Bonus Ristrutturazioni al 50%, il Bonus Mobili al 50% (per acquisto di arredi e grandi elettrodomestici ad elevate prestazioni per un immobile oggetto di ristrutturazione agevolata, da capire ancora su quale tetto di spesa), Sismabonus ad aliquota variabile a seconda dei casi e Bonus Verde al 36%.

Accanto a questi graditi ritorni sui bonus edilizi 2022 potrebbe fare ingresso anche una nuova agevolazione fiscale il nuovo Bonus Alberghi. Questo Bonus sarebbe nella pratica l’estensione del Superbonus alle strutture ricettive (alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese turistiche e ricreative, del settore fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, centri termali, i porti turistici, parchi tematici).

Cessione credito e sconto in fattura

Le indiscrezioni sui bonus edilizi 2022 non riguardano per il momento le opzioni alternative alla detrazione IRPEF o alla compensazione in F24 del credito d’imposta. Sconto in fattura e cessione del credito d’imposta potrebbero infatti essere mantenute soltanto per il Superbonus 110%.

Per poterlo usufruire di queste due alternative anche con il Bonus Facciate, serve che i pagamenti siano effettuati entro il 31 dicembre 2021. In questo modo sarà possibile non solo accedere alla detrazione fiscale ma anche scegliere lo sconto in fattura. In particolare: pagando entro fine 2021 il 10% del corrispettivo al netto dello sconto in fattura, è possibile ottenere il bonus anche se i lavori saranno completati successivamente.

Conclusione

La situazione per quanto riguarda i bonus edilizi 2022 è quindi, almeno per il momento quella che abbiamo descritto. Tuttavia, si tratta di una situazione che deve essere presa con le necessarie cautele dal momento il Disegno di Legge della Manovra non è ancora approvato.

Il DDL di Bilancio dovrà infatti essere convertito in legge attraverso il consueto iter parlamentare di approvazione in Camera e Senato.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

#gates-custom-681e8373cf0f3 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373cf0f3 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373cf0f3 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Bonus caldaia 2021: tutto quello che devi sapere

Bonus caldaia 2021: cos’è, come funziona, fino a quando è possibile richiederlo

Home » News » Pagina 4

 

Le bollette per il riscaldamento e dell’elettricità sono una grossa voce di spesa per le famiglie italiane. Quando arriva l’inverno è infatti impossibile non accendere la caldaia del proprio impianto di riscaldamento per riscaldare gli ambienti della nostra abitazione. E’ dunque inevitabile andare incontro ad un aumento dei consumi, specie adesso che le materie prime come il gas hanno subito un rincaro enorme (di cui parliamo meglio qui).

Il costo per il riscaldamento può essere davvero alto anche per via del fatto che l’impianto di climatizzazione invernale, nella maggior parte dei casi, non è affatto efficiente. Per questo motivo potrebbe essere necessario sostituire la tua vecchia caldaia approfittando anche del cosiddetto bonus caldaia 2021. In questo modo riuscirai a ridurre in maniera consistente il costo dell’investimento oltre a risparmiare sui costi della tua bolletta del gas!

Ma cos’è il bonus caldaia 2021? Come funziona? Fino a quando è possibile accedere a questi incentivi fiscali?

Abbiamo fatto il punto della situazione insieme ai nostri esperti in questo approfondimento. perciò se vuoi avere una risposta a queste domande continua a leggere!

Bonus caldaia 2021: cosa è?

Il bonus caldaia 2021 non è altro che una detrazione fiscale che può arrivare 65% per tutti coloro, privati ed imprese, che sostengono determinati interventi di riqualificazione energetica.

In realtà più che un bonus per la sostituzione della caldaia è più una detrazione che riguarda diversi interventi di riqualificazione energetica che riguardano gli impianti termici degli edifici come avremo modo di spiegare meglio qui avanti.

Quali sono gli interventi ammessi alla detrazione del 65%?

Il bonus caldaia 2021 quindi è solo una piccola parte degli incentivi previsti per la riqualificazione energetica degli edifici. La detrazione del 65% può infatti essere ottenuta non solo per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale ma anche per gli interventi che elenchiamo qui di seguito:

  • interventi sull’involucro degli edifici
  • installazione di pannelli solari
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
  • acquisto e posa in opera delle schermature solari
  • acq. e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative
  • acq. e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione
  • acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Tutte le percentuali di detrazione previste

La maggior parte degli interventi che abbiamo elencato qui sopra possono farti ottenere una detrazione detrazione fiscale del 65%. Tuttavia esistono anche dei casi in cui la detrazione puoi ottenere è minore ovvero il 50%. Proviamo brevemente a ricapitolare la situazione qui di seguito in modo che sia chiaro una volta per tutte quando è possibile ottenere il bonus caldaia 2021 al 65% e quando invece è possibile ottenere solamente la detrazione del 50%.

L’aliquota di detrazione per la sostituzione e l’installazione di:

  • caldaia a biomassa in classe V oppure Caldaia a condensazione almeno di classe A: 50%;
  • c. a condensazione in classe A è del 50%;
  • caldaia a condensazione in classe A e sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII) è del 65%;
  • pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria o come integrazione al riscaldamento: 65%;
  • impianto di riscaldamento invernale con Pompa di calore ad alta efficienza (aria-acqua, aria-aria): 65%.

Chi può usufruire del bonus caldaia 2021?

I beneficiari del bonus caldaia 2021 possono essere tutti i contribuenti residenti o meno nell’edificio in cui si effettuano gli interventi. Costoro possono anche essere titolari di reddito d’impresa. L’importante è che possiedano, a qualsiasi titolo l’immobile oggetto degli interventi e che l’edificio sia “esistente” nel momento in cui si effettua l’intervento.

Da un punto di vista catastale non ci sono vincoli da rispettare. Questo significa che è possibile ottenere la detrazione fiscale anche nel caso in cui gli interventi vegano effettuati su di un edificio che rappresenta un bene strumentale per la tua attività d’impresa o professionale o nel caso sia un edificio rurale.

Come funziona la detrazione fiscale per la sostitzione delle caldaie?

Fino al 2019 era possibile usufruire della detrazione fiscale, solo tramite dichiarazione dei redditi. Era possibile recuperare il 65% o il 50% della spesa sostenuta per gli interventi di riqualificazione energetica direttamente in dichiarazione dei redditi tramite 10 rate annuali di pari importo.

Tuttavia, nel frattempo la situazione è mutata repentinamente a causa degli effetti della pandemia. Nel 2020 è stato infatti emanato il DL Rilancio che ha introdotto due importanti possibilità tramite cui usufruire della detrazione fiscale: la cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura. 

Queste due alternative alla detrazione in dichiarazione dei redditi derivano dal fatto che la detrazione fiscale che potresti ottenere è di fatto un credito d’imposta di pari valore. Potrai quindi decidere di cedere questo credito d’imposta alla ditta cui hai affidato il cantiere ottenendo in cambio uno sconto in fattura di pari importo. In alternativa potrai cedere il credito ad un terzo soggetto in cambio di liquidità. Opportunità, quest’ultima che è percorribile anche dalle ditte che devono lavorare tramite lo sconto in fattura.

Bonus caldaia 2021 fino al 31 dicembre 2021! Sostituisci subito il tuo vecchio impianto di riscaldamento!

Usufruire del bonus caldaia 2021 è un ottimo modo per sostituire il vecchio impianto di riscaldamento di casa tua riducendo notevolmente i costi dell’intervento! Grazie allo sconto in fattura del 65% che Valore Energia ti erogherà infatti pagherai solamente il 35% del costo totale che avresti dovuto sostenere senza la detrazione.

Tuttavia se vuoi accedere al bonus caldaia 2021 devi sbrigarti! La detrazione fiscale è in vigore solamente fino al 31 dicembre 2021 salvo ulteriori proroghe.

In questi giorni in realtà il governo sta discutendo il disegno di Legge di Bilancio e, come abbiamo riportato all’interno di questo blog, è probabile che questa legge contenga alcune proroghe di bonus fiscali. Ad esempio è stata già annunciata, da più parti la tanto attesa proroga al Superbonus 110 per cento anche ed è trapelata solo il 20 ottobre scorso la possibilità di una proroga anche per gli ecobonus 50% e 65% che dovrebbe coinvolgere anche la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Tuttavia di ufficiale al momento non c’è niente. Ecco perché se vuoi accedere al bonus caldaia 2021 ti consigliamo vivamente sbrigarti e rivolgerti a degli esperti come noi. Solo rivolgendoti ad imprese con un meccanismo già rodato potrai essere sicuro di ottenere il bonus in tempi brevi e certi!

Clicca qui e scopri le ultime novità sul bonus caldaia 2023!

Cosa aspetti quindi a sostituire la vecchia caldaia del tuo impianto di riscaldamento? Compila il form qui sotto con i tuoi dati per essere ricontattato da un nostro consulente!

#gates-custom-681e8373d9b06 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373d9b06 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373d9b06 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Novità Superbonus 110: proroga ma solo per i condomini

Tutte le novità Superbonus e sugli altri bonus fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici

Home » News » Pagina 4

 

Ottobre è un mese fatidico per l’attività del governo italiano. E’ in questo mese infatti che l’attività dei due rami del Parlamento deve produrre quella che conosciuta come la Legge di Bilancio. Quest’ultima non è altro un documento contabile preventivo che contiene le spese pubbliche e le entrate dello Stato che, in base alle leggi in vigore, si prevedono per l’anno successivo.

E’ quindi una legge di fondamentale importanza perché la sua approvazione è strettamente legata all’esistenza o meno di misure con un forte impatto sui conti dello stato. E fra le misure con forte impatto economico adottate in questo ultimo anno c’è senza dubbio il Superbonus 110 così come gli altri incentivi per la riqualificazione energetica.

Ma con l’approvazione della legge di Bilancio 2022, quali sono le novità Superbonus? Verrà prorogato oppure no, oppure verrà prorogato ma con modifiche rispetto alla misura attuale? Oltre alle novità Superbonus ci sono novità per gli altri bonus fiscali?

Abbiamo analizzato quelle sono le ultime news riportate dalle testate giornalistiche per fare il punto della situazione sulle novità Superbonus e sugli altri bonus fiscali.

Cos’è il Superbonus 110?

Prima di parlare delle ultime novità Superbonus 110 è forse necessario spiegare brevemente in cosa consiste questa misura.

Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le nostre abitazioni. Sostanzialmente si tratta di un detrazione fiscale che ammonta al 110% della spesa totale sostenuta per interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico.

E’ possibile utilizzare beneficiare di questa detrazione per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 per le villette unifamiliari, per i condomini fino al 31 dicembre 2022 e per gli IACP fino al 31 dicembre 2023. E’ possibile beneficiare della detrazione in cinque quote annuali di pari importo oppure tramite la cessione del credito e sconto in fattura.  Per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022 invece sono previste quattro quote annuali di pari importo, una novità superbonus recentemente introdotta.

Per poter godere della detrazione è necessario effettuare almeno un intervento cosiddetto “trainante” tra i seguenti: isolamento termico dell’involucro dell’edificio, sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno, adeguamento antisismico.

In concomitanza a questi interventi è possibile effettuare un intervento “trainato” fra i seguenti: sostituzione degli infissi, le schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, degli impianti di domotica, l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone portatrici di handicap e molto altro.

L’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) deve comportare un miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’edificio.

Novità Superbonus 110 sulla Legge di Bilancio 2022

Come abbiamo avuto modo di spiegare brevemente poco prima, la legge di bilancio è un provvedimento normativo con il quale viene approvato il bilancio dello Stato. L’art. 81 della Costituzione italiana impone al Governo di produrre un documento contabile preventivo, per comunicare al Parlamento le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo in base alle leggi vigenti. In genere il disegno di Legge di Bilancio viene presentato al Parlamento entro il 20 ottobre di ogni anno.

Tuttavia, e questa non è una novità, i lavori per il disegno di Legge di Bilancio 2022 sono in ritardo e pertanto dovremo aspettare ancora qualche giorno prima di conoscere con certezza le novità Superbonus. Ritardo giustificato anche vista l’entità della manovra prevista che si stima possa valere 24-25 miliardi di euro.

Nel frattempo sono cominciate a circolare alcune indiscrezioni in merito alla nuova Legge di Bilancio. Fra le novità Superbonus infatti c’è la proroga della misura al 2023. Tuttavia, coloro che pensano che questa notizia possa essere positiva potrebbero ricevere una doccia fredda leggendo la prossima frase. La proroga infatti riguarderebbe solo i condomini e Iacp (case popolari). La novità superbonus è quindi che dalla proroga sarebbero escluse ville e villette unifamiliari.

Addio al bonus facciate, si agli ecobonus 50-65%

Tuttavia le novità superbonus non riguardano solamente la detrazione del 110 per cento ma molti altri bonus fiscali in scadenza il prossimo 31 dicembre.

Ci riferiamo in particolare a questi bonus fiscali

In questo caso però ci sono buone notizie dal momento che come riporta il Sole 24ore, questi bonus sarebbero confermati per tutto il 2022. Proroga al 31 dicembre 2022 che non riguarderebbe solamente i bonus ma anche le due modalità alternative alla detrazione in dichiarazione dei redditi tramite cui è possibile usufruirne. La cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura sarebbero quindi confermati per tutto il prossimo anno!

Brutte notizie invece per il bonus facciate. La proroga del bonus al 90% invece sarebbe esclusa dalla prossima Legge di Bilancio e pertanto se ne potrà usufruire solamente fino al 31 dicembre 2021

Conclusioni

Quelle che abbiamo riportato in questo approfondimento sono solamente alcune novità superbonus che stanno circolando in questi giorni. Queste novità sono al momento infatti delle pure e semplici indiscrezioni dal momento che la Legge di Bilancio 2022 non è ancora stata approvata.

Non è infatti escluso che l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 comporti ulteriori novità Superbonus 110 o per gli altri bonus fiscali attualmente in vigore. Novità che non mancheremo di certo di approfondire fra le pagine del nostro blog con l’aiuto dei nostri esperti.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

#gates-custom-681e8373e6757 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373e6757 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373e6757 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

La Commissione industria del Senato chiede una proroga bonus edilizi

La Commissione Industria del Senato ha chiesto ufficialmente la proroga bonus edilizi. Tra questi figurano anche il bonus ristrutturazione, gli ecobonus, bonus facciate e bonus mobili, ed il superbonus

Home » News » Pagina 4

 

La Commissione Industria del Senato ha ufficialmente chiesto la proroga dei bonus edilizi almeno fino al 31 dicembre 2023. Si tratta a tutti gli effetti di una buona notizia dal momento che questi bonus comprendono il Superbonus 110, il bonus ristrutturazione, il bonus facciate ma anche gli ecobonus. Nella richiesta di proroga bonus edilizi inoltre è compresa anche la richiesta del prolungamento delle modalità alternative alla fruizione dei bonus fiscali, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Le richieste avanzate dalla Commissione Industria del Senato sono contenute all’interno del parere relativo alla Nota di aggiornamento del del documento di economia e finanza (Nadef) 2021.

Ma quali sono le richieste bonus edilizi avanzate dalla Commissione Industria del Senato? Qual è il contenuto del parere sulla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021?

Abbiamo cercato di approfondire la questione insieme ai nostri esperti in questo approfondimento.

Richiesta la proroga al Superbonus almeno fino al 2023

Una delle richieste avanzate dalla Commissione Industria sulla proroga bonus edilizi riguarda il Superbonus 110% che la stessa commissione vorrebbe vedere in vigore almeno fino al 2023.

In merito a questa questione riportiamo le parole dei senatori qui di seguito:

“E’ necessario tenere fede all’impegno preso in sede parlamentare per la proroga del superbonus 110%, almeno fino al 2023. Tale strumento rappresenta una grande opportunità per incrementare il processo di decarbonizzazione delle città, sostenere il settore edile, creare nuova occupazione e accrescere il valore degli immobili”.

“Si tratta dunque di un meccanismo virtuoso volto a sostenere la ripresa dell’economia, consentendo di monetizzare sin da subito il beneficio fiscale altrimenti utilizzabile in un prolungato arco temporale e garantendo, dunque, maggiore liquidità immediata a famiglie e imprese. Il meccanismo produce, infatti, effetti positivi diretti per l’economia reale in quanto vengono immesse maggiori risorse a disposizione dei contribuenti, aumentandone la propensione alla spesa, e l’edilizia e il suo indotto, uno dei settori a più alto contributo del PIL nazionale, ricevono una maggiore spinta propulsiva”.

Dopo queste considerazione la Commissione Industria ha invitato la Commissione parlamentare che si occupa di questo a sollecitare il Governo affinché la prossima Legge di Bilancio contenga questa proroga.

Gli obiettivi della Commissione industria

Gli obiettivi della commissione industria possono essere riassunti così:

  • prorogare il superbonus 110% almeno fino al 31 dicembre 2023. Il Superbonus è infatti una misura economica di importanza strategica per la crescita economica e per tutto il comparto dell’edilizia, ma non solo. La proroga di questo bonus edilizio è raccomandata vista la complessità attuativa della misura stessa. Complessità che ha portato i richiedenti ad avere a che fare con tempi dilatati per la realizzazione dei cantieri ed il relativo ottenimento della detrazione.
  • prevedere la medesima proroga anche per le due modalità alternative alla detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi ovvero lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Proroga bonus edilizi e/o riordino?

La Commissione industria tuttavia non si limita a richiedere il prolungamento del Superbonus 110. Fra le richieste figurano infatti anche altre proroghe bonus edilizi, proroghe che riguarderebbero in particolare:

  • l’ecobonus,
  • bonus ristrutturazione,
  • il bonus facciate,
  • bonus mobili.

Proprio su questi bonus fiscali è infatti concentrata l’attenzione di imprese, privati e professionisti, specie dopo che è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la Nadef 2021. La nota infatti contiene un preciso riferimento alla proroga del Superbonus, dunque perché non sperare anche in una proroga bonus edilizi?

A quanto appena riportato dobbiamo inoltre aggiungere le altre dichiarazioni rilasciate dal premier Mario Draghi prima della trasmissione alla Commissione Europea del PNRR che riportiamo qui di seguito:

“Per il superbonus 110% sono previsti, tra PNRR e Fondo complementare, oltre 18 miliardi di euro, le stesse risorse stanziate dal precedente Governo”

“Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel disegno di legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici”

Conclusioni

Non sembra esserci dunque, al momento, una proroga bonus edilizi che coinvolga tutte le detrazioni fiscali attualmente in vigore. L’unica proroga cui si fa riferimento riguarda la maxi-detrazione fiscale del 110%, proroga per cui si è spesa anche la Commissione Industria del Senato.

Tuttavia la storia dei bonus fiscali per l’edilizia ci insegna come siano stati oggetto, fin dalla loro introduzione, di continue modifiche e proroghe. Modifiche e proroghe che si inseriscono perfettamente in un contesto in cui è necessario favorire la ripresa economica del belpaese. Contesto che ha visto, il 5 ottobre scorso, l’approvazione del DDL delega per la riforma fiscale e che prevede il riordino delle deduzioni e delle detrazioni Irpef, bonus fiscali compresi.

Insomma, ben sperare, in questo caso, potrebbe essere più che giustificato.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

Per rimanere sempre aggiornato compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati.

#gates-custom-681e8373f2f7a h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373f2f7a h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8373f2f7a h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Guida 2021 Superbonus 110 % pubblicata dall’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida 2021 al Superbonus 110 % con tutte le ultime novità del 2021-2022

Home » News » Pagina 4

 

Dopo le novità approvate nel corso di questo ultimo anno riguardanti il Superbonus, si attendeva da tempo la nuova versione della Guida al Superbonus 110%. Guida 2021 al Superbonus 110% che è stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate proprio in questi giorni.

La guida 2021 superbonus contiene tutte le ultime novità, comprese quelle apportate dalla Legge di Bilancio. Grazie infatti alla conversione in legge del decreto legge n. 77/2021, gli interventi di manutenzione straordinaria si possono realizzare con una CILA speciale, la cosiddetta CILAS

Clicca qui per scaricarla!

In questo approfondimento a cura dei nostri esperti cerchiamo di ricapitolare quelle che sono le novità inserite nella nuova guida Superbonus 2021.

Se ritieni che questa notizia possa esserti utile e vorresti ricevere altre news di questo tipo allora iscriviti alla nostra newsletter cliccando qui!

La nuova guida Superbonus 2021

La nuova guida 2021 Superbonus contiene quindi tutte le novità che sono state apportate alla normativa nel corso dell’ultimo anno. Novità che riguardano in particolar modo i seguenti aspetti:

  • indicazioni riguardanti la documentazione da presentare per fruttare le nuove agevolazioni per la rimozione delle barriere architettoniche in favore di soggetti di età superiore a 65 anni,
  • nuovi limiti di spesa per l’installazione di colonnine di ricarica elettriche,
  • novità per gli enti del terzo settore,
  • detrazioni per lavori effettuati su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario e in comproprietà.

La nuova CILA per l’avvio dei lavori lavori

La principale novità della Guida 2020 Superbonus è rappresentata probabilmente dalla nuova CILA.

Questa infatti prevede la possibilità di presentare una semplice comunicazione di inizio lavori asseverata per avviare subito i lavori. Il documento in questione deve semplicemente attestare gli estremi del titolo abilitativo o il provvedimento di legittimazione dell’immobile.

Lo stato legittimo dell’immobile non deve essere più presentato assieme alla CILA per tutti quegli interventi che riguardano parti strutturali o prospetti, esclusi ovviamente quegli interventi che comportano demolizione e ricostruzione degli edifici. Questi interventi sono infatti considerati come lavori di manutenzione straordinaria, pertanto il loro iter burocratico è più semplice in ambito Superbonus.

Al di fuori del Superbonus invece, la CILA deve essere presentata con gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione. In alternativa è necessario produrre la documentazione che attesta che la costruzione dell’immobile oggetto degli interventi sia stata completata prima del 1° settembre 1967.

Inoltre:

  1. Per le opere in edilizia libera basta la descrizione dell’intervento.
  2. Le varianti in corso d’opera vanno comunicate alla fine dei lavori e costituiscono integrazione della CILA presentata.
  3. Alla conclusione dei lavori non è richiesta la segnalazione certificata di inizio attività.

Le scadenze del Superbonus

La guida 2021 Superbonus contiene anche le nuove scadenze che interessano la normativa della maxi-detrazione. Ovviamente queste scadenze andranno aggiornate qualora la Legge di Bilancio 2022 disponga la proroga al 2023 del Superbonus. Una notizia che appare sempre molto più probabile specie dopo le ultime dichiarazioni del Ministro Giovannini sulla proroga al Superbonus.

In ogni caso, abbiamo pensato di riportare le scadenze attualmente in vigore nella tabella qui di seguito:

SUPERBONUS 110%SCADENZA
Per privati e condomini30 giugno 2022
IACP (Istituti Autonomi Case Popolari)31 dicembre 2022
Condomini o edifici di un unico proprietario o comproprietari (massimo 4 unità immobiliari)31 dicembre 2022 (se al 30 giugno 2022 sono effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento)
IACP30 giugno 2023 (se al 31 dicembre 2022 sono effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento)

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

Se vuoi ricevere più informazioni e scoprire di più su queste possibilità compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus!

#gates-custom-681e83740b0fb h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83740b0fb h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83740b0fb h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus 110%!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Proroga al Superbonus nella nota di aggiornamento del Def

Nella nota di aggiornamento del Def approvata dal Consiglio dei Ministri c’è anche la proroga al Superbonus

Home » News » Pagina 4

 

Qualche giorno fa hanno suscitato molto scalpore le dichiarazioni del Ministro Giovannini che ha affermato che ci sarà una proroga al Superbonus. Secondo le parole del ministro inoltre il nuovo Superbonus sarà integrato maggiormente con la legislazione esistente dal momento che sarà parte integrante dei processi di riqualificazione urbana.

Ovviamente dichiarazioni estemporanee non avrebbero potuto suscitare questo clamore se non fossero state supportate da dei fatti che le rendono attendibili. In questo caso a renderle attendibili è la nota di aggiornamento al Def che il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura.

Ciò è stato possibile solo dopo il via libera alle risorse economiche da destinare anche per il 2023. Un via libera che è arrivato dopo l’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Italiana.

Merita inoltre sottolineare come il PNRR sia stato emanato dal relativo Decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze e già pubblicato in Gazzetta ufficiale. Precisiamo inoltre che il decreto è stato pubblicato con la seguente dicitura:  “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione”.

Se ritieni che questa notizia possa esserti utile e vorresti ricevere altre news di questo tipo allora iscriviti alla nostra newsletter cliccando qui!

Proroga al Superbonus: le dichiarazioni del ministro Giovannini

Le dichiarazioni sulla proroga al Superbonus 110% sono arrivate direttamente dalla bocca del Ministro per le Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il ministro, durante la mattinata del 29 settembre, ha approfittato della sua partecipazione al Festival delle Città per rilasciarle.

In particolare, il Ministro si è espresso in questo modo:

“Il Superbonus 110% continuerà oltre l’attuale scadenza e sarà coniugato con la Riqualificazione Urbana.”

La dichiarazione, come avevamo avuto modo di spiegare precedentemente, si fonda su solide basi. E’ infatti stata rilasciata dal momento che la possibilità di una proroga al Superbonus era stata già affrontata e discussa in Consiglio dei Ministri. La notizia è per cui molto attendibile come del resto testimonia l’inserimento di questa volontà nella Nota di aggiornamento al Def.

Attenzione però, affidabilità ma non ufficialità. L’aggiornamento del Superbonus deve infatti essere ancora essere approvato e ridiscusso e pertanto può subire anche eventuali modifiche, soprattutto per snellire l’iter burocratico che porta all’ottenimento della maxi-detrazione.

Scadenza posticipata

L’attuale scadenza del Superbonus 110% è prevista nei seguenti termini:

  • per i condomini il 31 Dicembre 2022;
  • per le villette monofamiliari il 30 Giugno 2022.

Ma niente paura, la nota di aggiornamento al Def infatti prevede una proroga al Superbonus, con la concreta possibilità che venga prolungato al 2023. La proroga della maxi-detrazione del 110% era attesa da molti vista l’ingente quantità di interventi richiesti dai privati cittadini ma che per svariati motivi non sono potuti iniziare. Le lungaggini burocratiche hanno infatti affossato molte richieste così come gli stretti requisiti da rispettare.

Lungaggini e requisiti particolarmente stringenti adottati a monte per assicurarsi non ci si possa approfittare troppo della maxi-detrazione dal momento che ammonta al 110% del valore degli interventi stessi. Ne approfittiamo inoltre per ricordare brevemente che la detrazione può essere richiesta per tutte le spese sostenute a partire dal 1 di luglio 2020 relative a questi interventi:

  • riqualificazione energetica degli edifici;
  • interventi antisismici;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • posa in opera di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Chi può beneficiare del Superbonus 110%?

L’annunciata proroga al Superbonus, al momento, sembra solamente intervenire sulla data di scadenza dello stesso. Non ci saranno modifiche quindi sui possibili beneficiari con eventuali allargamenti della platea degli stessi, una platea che risulta essere già piuttosto ampia. Per correttezza elenchiamo qui di seguito gli attuali beneficiari del superbonus:

  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su un massimo di due unità immobiliari. Rimane comunque il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio;
  • condomini;
  • Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati nonché gli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti Istituti;
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
  • ONLUS, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale. Per le associazioni sportive dilettantistiche vale solo per la parte di immobile destinato agli spogliatoi.

Proroga al superbonus ma anche della cessione del credito e sconto in fattura

Con la proroga al superbonus anche le modalità alternative con cui è possibile fruirne rimarranno in vigore. La detrazione potrà quindi essere sempre fruita scegliendo fra cessione del credito e sconto in fattura (di cui parliamo meglio qui) secondo queste due “strade”:

  • Cedere il credito d’imposta direttamente all’impresa che effettua i lavori, in cambio di uno sconto in fattura di pari importo. In questo caso è la ditta che dovrà di fatto anticipare le spese anche se poi potrà cedere il credito acquisito da te ad altri soggetti e quindi ottenere liquidità.
  • Cedere tu stesso il credito d’imposta cui hai diritto ad un istituto di credito, o ad un altro intermediario. Ad esempio cedendolo a noi di Ecobonus 360 potrai ottenere la liquidità necessaria a pagare l’intervento in tempi più brevi rispetto al caso in cui tu debba cederlo alle banche!

Per massimizzare le opportunità ed i guadagni ti consigliamo dunque di rivolgerti ad una società specializzata nella cessione del credito oltre che nel fornire consulenza e nel supportare il cittadino come noi.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

Se vuoi ricevere più informazioni e scoprire di più su queste possibilità compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus!

#gates-custom-681e8374175fa h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8374175fa h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e8374175fa h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus 110%!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Perché ci sarà un aumento bollette luce gas?

Tutti i motivi dietro all’aumento delle bollette luce gas

Home » News » Pagina 4

Sono molti i giornali ed i telegiornali a riportare notizie secondo le quali nel prossimo periodo ci sarà un notevole aumento delle bollette luce e gas. Un aumento che secondo molti, si aggirerebbe intorno al 40% e che sarà visibile fin dal mese di ottobre.

Ma perché ci sarebbe questo aumento bollette luce gas? Da che cosa dipenderebbero questi rincari? Rispetto a cosa sarebbe questo 40% in più?

Le notizie scandalistiche si rincorrono una dopo l’altra senza, a nostro avviso affrontare in maniera approfondita le questioni del rincaro bollette. Ecco perché abbiamo deciso di approfondire la questione insieme ai nostri esperti.

Cosa riguarda questo aumento delle bollette?

Innanzitutto è necessario precisare che l’aumento bollette gas e luce riguarda il prezzo della materia prima, in particolare del gas.

Semplificando al massimo, possiamo infatti scomporre una bolletta in due voci di spesa: quella riguardante la materia prima, e quella comprendente gli oneri fiscali e le altre spese accessorie come ad esempio il costo di distribuzione della stessa. L’aumento quindi non riguarderebbe tutti questi aspetti, ma si rifletterebbe direttamente solamente sul costo gas o dell’elettricità. Tuttavia, questo aumento ha anche delle conseguenze indirette: costando più la materia prima, anche le tasse da pagare su di essa risulteranno maggiori.

Ciò significa che il prezzo del gas necessario al sistema di riscaldamento, oltre che quello dell’energia elettrica, a sua volta prodotta anche grazie al gas stesso, subirà un rialzo importante.

Cosa significa affermare che ci sarà un aumento bollette luce e gas del 40%?

Affermare che ci sarà un aumento bollette luce e gas del 40% in realtà non significa proprio un bel niente. Con buona pace di tutti quegli articoli che riportano questo dato ma che non forniscono i riferimenti appropriati.

Quando infatti si parla di aumento si deve necessariamente specificare rispetto a cosa o a quando. In particolare, l’aumento in questione riguarda il paragone con le bollette del trimestre precedente ovvero con il periodo primaverile del 2021. Tuttavia, come i nostri esperti sottolineano, si tratta di un paragone fuorviante. Per offrire un quadro completo della situazione sarebbe opportuno prendere in considerazione un periodo di tempo più significativo.

Andando indietro nel tempo ed analizzando il costo della materia prima nel corso del tempo (disponibili qui) è infatti possibile scoprire che negli ultimi 2 anni, il prezzo sia variato enormemente. Il Covid ha inciso pesantemente in queste dinamiche, portando il prezzo dell’energia al suo minimo storico circa un anno fa. Minimo storico rispetto al quale il rincaro dell’energia è ben superiore del 40%!

Se paragoniamo il costo dell’energia a quello che pagavamo nel 2019, scopriamo che era molto simile al costo che le materie prime avevano questa primavera. Quindi possiamo affermare che il 40% di aumento bollette luce gas è considerarsi nel paragone fra il costo della materia prima rispetto al 2019 o, al massimo, alla primavera 2021.

Perché le materie prime come il gas naturale costano di più?

L’aumento del costo delle materie prime che fanno funzionare i nostri impianti elettrici o di riscaldamento è molto complesso da spiegare. L’aumento infatti dipende da una molteplicità di fattori, non solo dalla pandemia. Proviamo ad elencarli brevemente qui di seguito:

  1. Il dilagare della pandemia e le misure di lockdown hanno portato, in un primo momento, ad avere una riduzione sensibile della domanda di queste materie. Le imprese, rimanendo chiuse, infatti non hanno “consumato” quanto ci si aspettava facendo calare drasticamente la loro domanda e quindi anche il prezzo delle materie prime. Oggi però, con le attività che stanno lentamente tornando alla normalità, la domanda di queste materie prima sta aumentando sensibilmente. Di conseguenza i prezzi stanno risalendo prepotentemente.
  2. La Francia sta affrontando un piano di manutenzione delle sue centrali nucleari. Da ciò possiamo dedurre che la quantità di energia che la Francia è in grado di produrre è calata pertanto non è in grado di assicurare la fornitura di energia elettrica agli altri paesi tra cui l’Italia.
  3. La russa Gazprom, la più grande azienda di gas naturale del mondo, ha tagliato le forniture all’Europa. Dalla fine di dicembre 2020, i volumi di gas Gazprom in transito attraverso l’Ucraina sono infatti diminuiti di un terzo. Ciò ha provocato un sensibile innalzamento del prezzo del gas, considerato anche l’aumento della domanda dato dalla riapertura delle attività produttive.
  4. L’apporto di energia prodotta da fonti rinnovabili è diminuito sensibilmente nel corso del 2020. L’anno scorso infatti è stato un anno poco ventoso rispetto agli standard per quanto riguarda l’eolico. Per il fotovoltaico invece dobbiamo registrare il fatto che la maggior parte degli impianti presenti in Italia sono stati installati fra il 2007 ed il 2014 pertanto stanno andando incontro ad un calo fisiologico della produzione.

Ma la vera domanda è un’altra: queste motivazioni da sole sono sufficienti a giustificare l’aumento di bollette luce e gas?

In realtà gli esperti avevano previsto un sensibile aumento dei prezzi delle materie prime legate alla produzione di energia. Tuttavia, l’aumento verificatosi è di gran lunga superiore alle aspettative! Il sospetto è quindi che, oltre alle motivazioni sopra citate, ci siano in atto delle manovre speculative che non fanno bene alle tasche dei consumatori di energia come i privati o le imprese.

Quali sono le possibili soluzioni contro il rincaro delle bollette?

Per difendersi dall’aumento luce e gas le soluzioni sono purtroppo limitate. Se da un lato non è possibile scaricare completamente l’onere sui privati cittadini e quindi è lecito aspettarsi un’ azione del governo volta ad azzerare gli oneri esterni dall’altro questa operazione, nel lungo periodo, non è sufficiente.

La vera soluzione definitiva al problema dell’aumento luce e gas è quella di una massiccia transizione ecologica verso le energie rinnovabili. In questo modo si andrebbe sostanzialmente sempre di più verso l’autoproduzione di energia che in parole povere significa produrre da soli l’energia che si consuma.

Solo così infatti è possibile tutelarsi contro il rincaro delle materie prime e contro l’aumento luce gas e mettere in salvo il proprio portafoglio.

Vuoi scoprire tutto sulle detrazioni fiscali disponibili per la riqualificazione energetica con impianti a fonti rinnovabili? Allora compila il modulo qui sotto!

#gates-custom-681e837422dc9 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e837422dc9 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e837422dc9 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus 110%!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

 

Meno burocrazia per il superbonus con il DL Semplificazioni

Con la legge Governance PNRR ed il DL Semplificazioni bis ci sarà meno burocrazia e procedure più snelle per i lavori di efficientamento energetico e antisismici

Home » News » Pagina 4

Il DL Semplificazioni bis (di cui parliamo qui) su cui il Senato ha recentemente votato la fiducia al Governo con 213 voti favorevoli e 33 contrari, contiene una serie di misure volte a sostenere la ripresa dell’economia. Le misure sono inoltre volte all’attuazione del PNRR, e proprio per questo motivo riguardano anche il Superbonus 110%.

In particolare, oltre all’allargamento della platea dei beneficiari, sono stati introdotti degli alleggerimenti sostanziali alle regole per usufruire della maxi-detrazione. Per questo motivo possiamo affermare che da oggi sarà necessaria meno burocrazia per tutti i lavori di efficientamento energetico che possono rientrare nel Superbonus 110.

D’altronde, uno dei maggiori problemi per l’ottenimento della detrazione era proprio quello della burocrazia vista l’ingente quantità di documenti da presentare. Ecco quindi che snellire le pratiche con meno burocrazia potrebbe avere il duplice effetti di velocizzare le tempistiche ed evitare di intasare ulteriormente gli uffici comunali.

Ma perché il DL Semplificazioni bis ha come effetto quello di avere meno burocrazia per i lavori del Superbonus? 

Abbiamo analizzato la questione insieme ai nostri esperti che ci hanno gentilmente spiegato come mai da questo momento in poi occorra meno burocrazia per ottenere il Superbonus in questo approfondimento.

Per scoprirlo continua a leggere!

Meno burocrazia per il Superbonus: manutenzioni straordinarie con CILA

La prima misura per cui ci sarà meno burocrazia per il Superbonus è quella che riguarda gli interventi di efficientamento energetico e i lavori antisismici. Questi lavori infatti, anche se realizzati su parti strutturali e prospetti, sono considerati interventi di “manutenzione straordinaria”. Pertanto potranno essere realizzati con una Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA).

Per essere considerata valida la CILA dovrà però attestare gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione. Per quanto riguarda gli immobili più vecchi, sarà invece sufficiente attestare che la loro costruzione è stata terminata prima del 1° settembre 1967.

Meno burocrazia anche per quanto riguarda le eventuali varianti in corso d’opera. Queste infatti potranno essere direttamente comunicate a fine lavori tramite un’integrazione della CILA presentata in precedenza.

Ovviamente anche l’attività dei progettisti doveva essere facilitata in modo da rendere la riduzione della burocrazia davvero efficiente. In questo senso va interpretata la presentazione del modulo unico della CILA per i lavori relativi al Superbonus che dovrà essere compilato dai tecnici da ora in poi.

Infine è necessario precisare che la semplificazione in atto non riguarda tutti quegli interventi che prevedono demolizione e ricostruzione degli immobili e le scadenze.

Superbonus: meno burocrazione per gli inreventi di edilizia libera

Meno burocrazia anche per le opere classificate come “attività di edilizia libera” ai sensi del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).

Per questo tipo di opera sarà infatti sufficiente una semplice descrizione dell’intervento direttamente nella CILA.

Eventuali irregolarità e perdita della detrazione

Accanto alla necessità di meno burocrazia per l’ottenimento della detrazione vengono anche definiti in maniera più precisa i casi in cui il Superbonus può essere revocato. Eccoli qui:

  • mancata presentazione della CILA;
  • interventi realizzati in difformità dalla CILA;
  • assenza dell’attestazione del titolo abilitativo o dell’epoca di realizzazione dell’edificio;
  • non corrispondenza al vero delle attestazioni.

Dobbiamo inoltre precisare che le violazioni formali non comportano la decadenza della detrazione. Tuttavia, se le violazioni in questione sono tali da comportare la perdita degli incentivi, la decadenza del beneficio riguarderà solamente il singolo intervento che presenta irregolarità od omissione.

Superbonus, deroga a distanze e altezze

Meno burocrazia ed importanti deroghe anche per gli interventi di dimensionamento del cappotto termico e del cordolo sismico. Questi infatti non concorrono più al conteggio della distanza e dell’altezza.

Pertanto se verrà accertato il rispetto di tale distanza durante la costruzione del fabbricato, l’installazione di questi elementi nonostante comporti la riduzione della distanza minima tra edifici, non potrà far decadere il Superbonus 110%.

Meno burocrazia per il Simabonus su acquisto e vendita entro 30 mesi

Per quanto riguarda il Sismabonus invece ci sono importanti novità per le tempistiche entro cui le imprese devono vendere gli immobili realizzati a seguito della demolizione e ricostruzione dell’edificio in chiave antisismica. Il termine ultimo per la vendita di tali edifici sale da 18 a 30 mesi. 

Superbonus e acquisto immobili efficienti

Lo stesso limite temporale che abbiamo visto in precedenza va applicato anche a chi acquista immobili che saranno sottoposti ad uno o più interventi di riqualificazione energetica, incentivati con il Superbonus. Costoro infatti avranno a disposizione 30 mesi dalla stipula dell’atto di compravendita per il trasferimento della residenza.

Meno burocrazia per l’eliminazione di barriere architettoniche

Meno burocrazia e quindi anche più facilità nell’ottenere le agevolazioni anche per tutti quegli interventi che, agevolati con il superbonus, sono volti all’eliminazione di barriere architettoniche.

Potranno quindi usufruire della maxi-detrazione tutti quegli interventi realizzati non solo da portatori di handicap, ma anche da persone di età superiore a 65 anni, congiuntamente ad uno dei lavori antisismici incentivati con il Superbonus.

Superbonus 110% anche per case di cura e ospedali

Anche i lavori realizzati su collegi, convitti, ospizi, conventi, seminari, caserme, case di cura e ospedali con e senza fine di lucro (categorie catastali B/1, B/2 e D/4) possono fruire del Superbonus e beneficiare della minor burocrazia.

Queste tipologie di edifici potranno essere agevolate solamente nel caso in cui i titolari svolgano attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali e i membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica.

Il limite di spesa previsto per le singole unità immobiliari, per questi edifici è moltiplicato per il rapporto tra la superficie complessiva dell’immobile oggetto degli interventi e la superficie media di una unità abitativa immobiliare.

#gates-custom-681e83742e390 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83742e390 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83742e390 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus 110%!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Le modifiche al Superbonus 110% dopo il DL Semplificazioni bis

Come cambia il Superbonus 110% dopo l’approvazione del DL Semplificazioni bis da parte della Camera dei deputati

Home » News » Pagina 4

Dopo la conversione in legge del Decreto Sostegni bis è ancora tempo di conversioni, con la differenza che questa volta è il turno del DL Semplificazioni bis o DL Recovery (DL n. 77 del 31 maggio).

Si tratta di un disegno di legge che era già stato approvato sia dal Consiglio Europeo che dalla Camera dei deputati e che per il momento attende solo la valutazione del Senato. Se dopo la valutazione di Palazzo Madama non ci saranno modificazioni allora si potrà procedere con l’approvazione diretta del Decreto Semplificazioni BIS.

Ma quali sono le novità che contiene il così tanto atteso DL Semplificazioni bis?

Lo abbiamo chiesto ai nostri esperti ed abbiamo cercato di riassumerle in questo approfondimento. Continua a leggere per scoprirle!

Le misure confermate all’interno del DL Semplificazioni Bis

Il DL Semplificazioni Bis o DL Recovery contiene una lunga lista di misure che serviranno ad incentivare la ripresa dell’economia Italiano dopo la crisi dovuta alla pandemia. Tra questa lista quindi non poteva di certo mancare il Superbonus 110% ovvero la maxi-detrazione fiscale introdotta nel 2020 dal precedente governo Conte.

Come prima cosa ci teniamo dunque a sottolineare che tutte le novità già introdotte dal testo approvato dal Consiglio Europeo rimangono in vigore. A questo proposito riteniamo sia quindi opportuno ricapitolare brevemente queste novità qui di seguito:

  • nuove scadenze del Superbonus 110% e l’estensione della validità delle alternative alla detrazione fiscale (cessione del credito e sconto in fattura) per tutto il 2022.
  • interventi che rientrano nel superbonus che non necessitano di demolizione e ricostruzione saranno considerati come “manutenzione straordinaria”. Ciò significa quindi che per poterli eseguire non non sarà più necessario presentare l’attestazione di stato legittimo dell’immobile, ovvero la doppia conformità urbanistico-edilizia, ma basterà la CILA in deroga. Se è vero che non dovremo più presentare la doppia conformità, sarà comunque necessario averla.
  • Estensione della platea dei beneficiari, in particolare ai possessori di immobili che rientrano nelle seguenti categorie catastali: B/1, B/2, D/4 ed enti e associazioni che operano nell’ambito delle prestazioni socio-sanitarie e assistenziali. Alberghi e strutture ricettive ne rimangono dunque escluse anche se per costoro è in studio una realizzazione del Superbonus all’80% dedicato unicamente al settore del turismo.

Le ulteriori novità

Con l’approvazione del DL Semplificazioni Bis le novità riguardanti il superbonus potrebbero non essere solamente quelle che abbiamo riportato poco più sopra. Queste ultime infatti aprono nuovi scenari che hanno bisogno di ulteriori specificazioni.

E’ questo il caso ad esempio che da questo momento in poi basterà presentare la nuova CILA in deroga per poter effettuare tutti gli interventi ammissibili al Superbonus 110% senza demolizione e ricostruzione. In relazione a questa novità infatti ci sono anche delle precisazioni per tutti quei lavori che verranno eseguiti in regime di edilizia libera.

Il Governo infatti chiarisce che gli interventi che possono essere effettuati liberamente senza prima ottenere un titolo edilizio, per questo definiti a “edilizia libera”, dovranno essere solamente descritti all’interno della CILA per rientrare correttamente nel bonus 110%.

Per quanto riguarda invece le variazioni in corso d’opera invece sarà sufficiente, secondo il DL Semplificazioni bis, integrarle nella CILA alla fine dei lavori.

Ovviamente se è vero che gli interventi di edilizia libera possono rientrare nel Superbonus 110%, rimane altrettanto vero che per effettuarli sarà comunque necessario assumere una ditta o un professionista che li esegua. Questo perché per ottenere il credito fiscale sarà necessario effettuare un pagamento tramite bonifico parlante.

Deroga a distanze tra edifici, novità su pannelli fotovoltaici

L’iter di conversione in legge del DL Semplificazioni bis contiene novità che riguardano anche gli aspetti tecnici di alcuni precisi interventi. Possiamo riassumerle in questi seguenti 3 punti:

  • Rispetto distanze minime per installazione di un cappotto termico o di un cordolo antisismico. Nel caso di questi interventi non sarà più necessario rispettare le distanze minime tra edifici imposte dalla legge. Questo quindi significa che se l’installazione di questi elementi comporta la riduzione della distanza minima tra edifici, la “violazione” non sarà considerata tale. Pertanto, accertato il rispetto di tale distanza durante la costruzione del fabbricato, ciò non potrà far decadere il Superbonus 110%;
  • Pannelli fotovoltaici anche nei centri storici. Grazie al DL Semplificazioni bis sarà possibile procedere all’installazione dei pannelli anche su tetti di immobili situati all’interno del centro storico. Ciò sarà quindi possibile in tutte le Zone A del territorio italiano a a patto che i pannelli siano perfettamente integrati con la costituzione dell’immobile e non siano riflettenti.
  • Novità per le zone vincolate. Agli edifici ubicati in aree vincolate sarà concesso di derogare alla regola che impone l’esecuzione di lavori trainanti per effettuare anche quelli trainati. Nelle aree vincolate infatti, come ad esempio i centri storici, non sempre è possibile eseguire dei lavori trainanti a causa delle regole paesaggistiche. In queste aree quindi sarà possibile installare dei pannelli fotovoltaici con l’aliquota maggiorata al 110% a patto comunque di di conseguire un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno 2 classi.
#gates-custom-681e83743b95c h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83743b95c h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-681e83743b95c h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus 110%!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Vai alla chat
Hai bisogno di aiuto?
Benvenuto in Valore Energia
Ciao,
Come possiamo aiutarti?