Dal 2022 stop allo sconto in fattura per il Superbonus 110%

Dal 2022 stop allo sconto in fattura per il Superbonus 110%

La proroga del Superbonus recentemente approvata non prevede la possibilità di continuare ad usufruire dello sconto in fattura

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Il Governo è in questi giorni al lavoro per approvare alcune novità che riguardano il Superbonus 110%. Novità che, purtroppo, almeno per il momento, non sono tutte positive.

Il decreto di conversione del PNRR approvato in questi giorni, ha introdotto una proroga del Superbonus al 31 dicembre 2022 per i condomini ed al 2023 per gli IACP. Di questo ne parliamo in maniera un po’ più dettagliata qui. Questo significa che per gli edifici unifamiliari, la scadenza rimane la stessa, ovvero il 30 giugno 2022. 

Fino a questo momento sembrerebbe quindi che queste siano delle ottime notizie visto che la scadenza del termine ultimo entro il quale usufruire della maxi-detrazione è stata infatti posticipata rispetto a quanto previsto in origine. Tuttavia, la proroga della scadenza prevede solamente la possibilità di usufruire del Superbonus solamente tramite la detrazione Irpef.  Possiamo quindi dedurre che è previsto uno stop allo sconto in fattura a partire dal 2022 così come anche la possibilità di cedere il credito d’imposta.

Ma come mai è stato previsto uno stop allo sconto in fattura? Cosa prevede il disegno di legge di conversione del cosiddetto Decreto Semplificazioni (DL 59/2021), con cui saranno attuate tutte le misure previste dal PNRR?

Abbiamo cercato di approfondire la questione qui di seguito insieme ai nostri esperti.

Lo stop allo sconto in fattura

L’approvazione del DL 59/2021 “Decreto Semplificazioni” tramite il quale saranno attuale le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pone alcuni problemi per quanto riguarda le modalità di fruizione delle detrazioni. Non vengono infatti menzionate le alternative al detrazione dell’importo direttamente dalla denuncia dei redditi.

Di fatto quindi è possibile, a meno di ulteriori interventi nei prossimi mesi, che si vada verso lo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito. La proroga contenuta del Decreto Semplificazioni quindi, per come è formulata, prevede unicamente la possibilità di fruire delle detrazioni mediante la detrazione Irpef. Per prolungare la validità delle due opzioni alternative alla detrazione Irpef è infatti necessaria un’apposita proroga che però, al momento non c’è.

Si, lo stop allo sconto in fattura che abbiamo paventato, e che al momento sembra essere certo, è sicuramente una brutta notizia. Tuttavia, ci teniamo a rasserenare un po’ gli animi.

Da quanto emerso dalle interrogazioni alla Camera della Commissione Finanze, infatti nelle intenzioni del Governo c’è quella di prolungare per tutti almeno fino al 2023 l’utilizzo del Superbonus 110%. Una proroga che tornerebbe a far fruire, anche gli edifici unifamiliari, della possibilità di optare per lo sconto in fattura fino al 2023. Tuttavia, per la proroga sarà necessario aspettare la prossima Legge di Bilancio 2022 per avere il tempo di reperire le risorse economiche necessarie.

In assenza di un intervento del governo ribadiamo però che il 31 dicembre 2021 entrerà in vigore lo Stop allo sconto in fattura ed alla cessione del credito del Superbonus 110%.

I motivi di una possibile proroga del Superbonus al 2023

Si è parlato speso di una possibile fine e di una possibile scadenza del Superbonus 110%. In alcuni casi si è addirittura parlato di una possibile sostituzione del Superbonus 110% con un unico bonus ristrutturazione al 75%. Per il momento però, l’unica cosa certa oltre alle nuove scadenze al 2022 e 2023 per condomini e IACP, rimane lo stop allo sconto in fattura ed alla cessione del credito.

Tuttavia, il premier Mario Draghi, ha già confermato che qualsiasi modifica sarà introdotta alle agevolazioni ristrutturazione questa per il momento non riguarderà il Superbonus 110%. In questo modo quindi si è preso l’impegno a reperire fondi per una proroga più ampia e magari, anche con un orizzonte temporale diverso.

Impegni che sono stati presi senza dubbio considerando la tipologia di lavori, ritenuti di interesse strategico, che va a finanziare. Nel documento per il PNRR che è stato approvato da Bruxelles lo scorso 22 giugno infatti, il governo si impegnava, nero su bianco, a migliorare l’efficienza energetica degli edifici sia privati che pubblici entro il 2025. Un impegno che andrà attuato si, tramite i fondi del Recovery Plan, ma anche tramite una legislazione volta a distribuire questi fondi in maniera equa ed efficace.

A fronte dello stop allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, rimane sempre il fatto che il Superbonus 110% è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del Recovery Plan. Un’ottima ragione per puntare tutto sulla sua proroga!

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