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Sono 25 i cantieri 110 aperti da Valore Energia!

Procedono in maniera spedita i lavori del Superbonus di Valore Energia. Ad oggi contiamo 60 cantieri totali di cui 25 sono i cantieri 110 aperti: 15 in stato avanzato e 10 già terminati!

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E’ da diverso tempo oramai che le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica contenute nel Superbonus 110 sono operative. E’ quindi lecito aspettarsi che gli interventi richiesti diverso tempo fa siano in procinto di essere realizzati se non addirittura portati a termine.

Purtroppo però, la realtà è ben diversa da quanto ci si aspetterebbe viste le difficoltà che imprese come la nostra hanno riscontrato per la realizzazione dei cantieri. Arrivare ad avere i primi cantieri 110 aperti non è stato affatto semplice visto che la normativa del Superbonus 110% non era per niente chiara. In un secondo momento invece, le imprese hanno dovuto fare i conti con problematiche come la difficoltà nel reperire i materiali necessari al cantiere e l’aumento dei prezzi di questi materiali (di cui parliamo qui).

Difficoltà che hanno gettato nello sconforto molti di coloro che speravano di usufruire della maxi-detrazione fiscale per i lavori di efficientamento energetico.

Finalmente però, possiamo affermare che il peggio è passato. Coloro che hanno richiesto la maxi-detrazione fiscale possono stare tranquilli dal momento che i cantieri 110 aperti sono sempre di più. Per rincuorare quanti di voi si apprestano ad effettuare i lavori di efficientamento energetico con il superbonus abbiamo deciso di fornirvi qualche numero relativo ai nostri cantieri 110 aperti.

Dalle difficoltà al successo

Prima di fornire qualche numero sui nostri cantieri 110 aperti, dobbiamo fare un passo indietro per spiegare meglio la situazione nella quale il nostro staff si è trovato immerso. Come avrete capito, qualche mese fa, la situazione pareva essere drammatica.  A complicare le cose c’era anche l’incertezza sulla proroga della misura. Una proroga che a detta di molti addetti ai lavori era necessaria per poter permettere a quanti avrebbero aperto i cantieri superbonus 110 di portarli a termine prima della scadenza.

Nonostante la criticità della situazione il nostro team non si è arreso. Abbiamo continuato a lavorare ben cosciente dell’importanza delle agevolazioni fiscali per molti dei nostri clienti attendendo pazientemente attesto i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate e di Enea ed i vari interventi del legislatore volti alla semplificazione delle procedure. Inoltre abbiamo intrapreso delle strade alternative per la fornitura dei materiali, riuscendo nella maggior parte dei casi ad acquisirne senza provocare conseguenze sui nostri progetti iniziali.

Ed è proprio grazie alla determinazione del nostro team che siamo stati in grado di realizzare i sogni dei nostri clienti. Oggi infatti possiamo  affermare di aver chiuso oltre 10 cantieri e di averne molti altri ad uno stato avanzato o iniziale. 

I cantieri 110 aperti di Valore Energia: alcuni numeri

A questo punto siamo pronti a snocciolare qualche numero sui nostri cantieri 110 aperti e su quelli che siamo in procinto di aprire. Abbiamo anche provato a fare alcune previsioni sui nostri numeri da qui alla fine dell’anno.

Fino a questo momento siamo stati in grado di lavorare su circa 60 cantieri superbonus. Tuttavia, questo è un dato complessivo che può trarre in inganno. Per comprendere appieno questo numero è necessario scomporlo, cosa che stiamo per fare.

Di questi 60 cantieri sui quali abbiamo lavorato infatti, sono 10 quelli che ad oggi sono terminati. 10 cantieri che, dobbiamo ammettere, sono stati fondamentali per la formazione e l’affiatamento del nostro team. Grazie ad essi siamo stati in grado di creare, partendo praticamente da zero, procedure precise e ben definite che saranno le basi per il nostro futuro. E’ solo grazie all’esperienza accumulata con questi nuovi cantieri possiamo procedere in maniera spedita con la realizzazione di altri cantieri.

Ai cantieri superbonus terminati, dobbiamo aggiungere i 15 cantieri 110 aperti che sono ad uno stato avanzato dei lavori. Si tratta di cantieri per cui è questione di pochi giorni o poche settimane prima che siano portati a termine dal momento che siamo in procinto di fatturare l’ultimo Stato di Avanzamento dei Lavori.

I cantieri rimanenti, 35 per la precisione sono invece ad uno stato iniziale della lavorazione. Tuttavia, siamo consci del fatto che con il tempo, le procedure che abbiamo creato e perfezionato basandoci sui primi lavori hanno contribuito a ridurre notevolmente i tempi di realizzazione degli stessi. Pertanto con essi le tempistiche saranno decisamente più ridotte!

In virtù di questi numeri per questo, possiamo sbilanciarci e fornire alcune previsioni sui cantieri che apriremo entro la fine dell’anno. Entro il 31 dicembre 2021 infatti contiamo di aprire almeno altri 15-20 cantieri superbonus 110. In questo modo potremo arrivare ad un totale di circa 75-80 cantieri superbonus sui quali abbiamo iniziato a lavorare.

L’importanza di affidarsi a degli esperti

La mission di Valore Energia è quella di riuscire ad aprire i cantieri 110 sfruttando al massimo, per conto dei nostri clienti, le opportunità predisposte dagli incentivi fiscali introdotti dal DL Rilancio. Ci siamo quindi impegnati ad operare tramite la cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura in modo da gravare il meno possibile sulle tasche dei nostri clienti. Una scelta vincente che ha portato in molti a sceglierci.

Se siamo riusciti a raggiungere il risultato degli oltre 60 cantieri, ma soprattutto procinto di aprirne molti altri è stato merito della nostra struttura organizzativa. Una struttura composta da persone competenti e motivate che è stata in grado di modellarsi ad hoc in base esigenze emerse dalla normativa del Superbonus 110. Un’organizzazione “fluida” e capace di recepire in tempi brevi i cambiamenti continui della normativa e che può quindi essere riadattata a nuove esigenze.

Competenza che deve necessariamente riflettersi anche sull’organizzazione delle attività di cantiere. Quando infatti ci riferiamo ai cantieri 110 aperti, ci riferiamo infatti anche alla pianificazione delle attività del cantiere tramite un cronoprogramma dei lavori molto fitto. Un cronoprogramma che ci deve permettere di riuscire a coordinare in maniera efficace e senza intoppi le varie maestranze che si trovano ad operare nel cantiere 110 aperto. Maestranze che a volte devono operare anche in contemporanea ad altri fornitori.

Il tutto senza mai dimenticarsi di rispettare alla lettera le norme sulla sicurezza sul lavoro.

Possibili proroghe al superbonus 110

Il dibattito politico, in questi giorni ruota attorno all’approvazione della nuova legge di Bilancio 2022 di cui parliamo qui. Dalle indiscrezioni emergono delle buone notizie. E’ infatti possibile che venga prorogata la scadenza della maxi-detrazione fiscale di qualche tempo. In particolare per gli interventi effettuati:

  • da persone fisiche per i quali, alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la CILA, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022;
  • dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, la detrazione spetta nella misura del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023,  del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025;
  • su abitazioni unifamiliari la validità della misura del Superbonus 110% sarà fino al 31 dicembre 2022 a patto però che il beneficiario abbia un ISEE non superiore a 25.000 euro annui;
  • dagli IACP se al 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

I cantieri 110 aperti in Italia

La maxi-detrazione introdotta dal DL Rilancio dato il via ad una vera e propria corsa agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici in tutta Italia.

A gennaio, secondo l’allora ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, erano oltre 1700 gli interventi registrati. Oggi invece, secondo i dati rilasciati di ENEA aggiornati al 31 ottobre 2021 le richieste pervenute al portale dell’Agenzia sono oltre 57.664. Un numero esorbitante che cresce in maniera esponenziale, a dimostrazione della difficoltà che le imprese hanno trovato nel dare via ai cantieri del Superbonus 110. Per approfondire alcuni dei dati relativi al Superbonus puoi anche leggere questo nostro articolo.

Un altro dato complessivo molto importante da prendere in considerazione è quello relativo al totale delle detrazioni che sarà possibile richiedere al completamente dei cantieri 110 aperti in Italia in questo momento. La cifra in questione ammonta infatti a ben 10.715.609.601,17 di euro! Una cifra enorme che senza dubbio sta contribuendo a fare da volano al settore dell’edilizia in Italia ma anche a tutta l’economia del Belpaese.

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Pubblicato il nuovo Decreto Antifrodi che riguarda il Superbonus 110%

In arrivo il Decreto Antifrodi per quanto riguarda il Superbonus 110%. Servirà il visto di conformità per tutti i bonus edilizi

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E’ infine arrivata la tanto annunciata stretta sulla cessione del credito relativa al superbonus ed alle altre agevolazioni fiscali per i bonus edilizi. Il Governo Draghi ha infatti, proprio in questi giorni, approvato il cosiddetto Decreto Antifrode. Decreto che in realtà è già entrato in vigore dal momento che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 269 dell’11.11.2021.

Quella del superbonus 110% è infatti una misura straordinaria che ha scatenato molto interesse. Sono stati in molti a richiedere la possibilità di usufruire della maxi-detrazione per i lavori di efficientamento energetico. E se sono stati in molti a cercare di usufruire di queste opportunità è anche necessario controllare che non ci siano i soliti “furbetti”.

Maxi-detrazione di cui è possibile usufruire non solo detraendola in dichiarazione dei redditi ma anche tramite lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta. Ed è proprio per vigilare meglio su queste due modalità alternative di usufruire della detrazione che è stato introdotto il Decreto Antifrodi.

Ma quali sono i cambiamenti apportati alla normativa del Superbonus dal Decreto Anti-frodi? Cosa cambia per l’opzione alternativa alla fruizione diretta più utilizzata al momento?

Abbiamo provato a riassumere la questione in questo approfondimento insieme ai nostri esperti.

Le novità del Decreto Antifrode sulla cessione del credito d’imposta del superbonus

Il nuovo Decreto Antifrode approvato dal consiglio dei ministri del 10 novembre 2021 è indicato nel testo ufficiale con titolo “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche“. Dal titolo di questa misura si evince anche quali siano gli obiettivi che il legislatore si è prefisso di ottenere. La misura infatti, come anticipato ampiamente, punta a ridurre al massimo le eventuali frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi.

Tuttavia la misura non si limita a questo. Infatti estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. Un’eventualità che non si deve applicare ai casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta.

Per tutti i bonus edilizi sarà necessario presentare il visto di conformità

Le misure introdotte dal Decreto Antifrodi non si limitano a modificare la normativa del Superbonus 110% introducendo l’obbligatorietà del visto di conformità anche per coloro che decidono di detrarre l’agevolazione dalla denuncia dei redditi.

Il nuovo decreto introduce l’obbligo del visto di conformità anche per tutte le altre detrazioni fiscali per lavori edilizi in vigore in caso di cessione del credito o sconto in fattura. Bonus Facciate, Bonus ristrutturazioni, ecobonus, ecc… in caso di cessione del credito e sconto in fattura dovranno quindi essere corredate di visto di conformità. Solo così il beneficiario della detrazione potrà effettivamente goderne.

Stop alla comunicazione per la cessione del credito

Il Decreto Antifrodi inoltre stabilisce una nuova procedura da rispettare per l’Agenzia delle Entrate. In particolare, l’Agenzia del Fisco Italiano, da questo momento in poi, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura se queste provengono da profili a rischio elevato.

In questo modo l’Agenzia può ritagliarsi una finestra temporale per effettuare dei controlli preventivi sulle domande di cessione del credito ed evitare possibili frodi sul fisco italiano. Frodi che potrebbero scatenare un effetto a cascata molto pericoloso visto che le cessioni dei crediti che girano sulla piattaforma gestita  dal Fisco non hanno limiti.

A questo proposito. abbiamo un importante aggiornamento. In data 2/11/2021 l’Agenzia delle Entrate, con un Avviso sull’home page, ha reso noto che la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni (cessione e sconto in fattura), relative alle detrazioni per lavori edilizi, non sono al momento disponibili. L’agenzia del Fisco Italiano sta infatti effettuando degli interventi di manutenzione straordinaria in modo da adeguarsi alle nuove disposizioni normative contenute nel Decreto Antifrodi.

Decreto antifrodi: più poter per l’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda il controllo e gli accertamenti

Il Decreto Antifrode distribuisce inoltre più potere all’Agenzia delle Entrate. Infatti ne razionalizza e potenzia l’attività di accertamento e di recupero relativamente alle detrazioni e cessione dei crediti d’imposta per i lavori edilizi ed ai contributi a fondo perduto previsti dall’art.25 del DL Rilancio (34/2020).

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Superbonus e finanza alternativa: Valore energia finanzia i cantieri grazie al crowdfunding

Valore Energia finanzia i cantieri del superbonus avvalendosi di strumenti di finanza alternativa messi a disposizione da Ener2crowd

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La misura del Superbonus 110% è una delle misure che ha riscosso più successo in quest’epoca post pandemia. Il suo successo, di cui parliamo qui riportando alcuni dati, è dovuto senza dubbio alla possibilità di ottenere una detrazione del 110% per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica e/o sismica degli edifici.

Sono molte le abitazioni ed i condomini in Italia ad essere inefficienti da un punto di vista energetico. La maggior parte degli edifici residenziali è stata costruita prima degli anni ’80 un epoca in cui, l’efficienza energetica non rappresentava un fattore fondamentale. Ciò si traduce, a primo impatto, in bollette più care per chi vi abita.

Tuttavia, approfondendo un po’ più l’analisi, la questione dell’inefficienza energetica è molto più seria. Se infatti le bollette sono più care del previsto, significa che i consumi sono maggiori di quelli che ci si aspetterebbe. Consumi maggiori significano maggiore richiesta di energia e ciò, a sua volta, significa dover impiegare più risorse per produrla immettendo di fatto enormi quantità di CO2 in atmosfera. Ed è proprio questo elemento ad essere responsabile dei cambiamenti climatici in atto in questi ultimi anni.

Intervenire quindi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, anche tramite strumenti di finanza alternativa, oltre a fruire degli incentivi statali, diventa quindi di vitale importanza. Non solo per quanto riguarda il nostro portafoglio, ma anche per salvaguardare il pianeta in cui viviamo e l’ambiente che ci circonda.

L’obiettivo di Valore Energia

La salvaguardia del nostro pianeta, è una questione che ci sta particolarmente a cuore. Si tratta infatti di un obiettivo che vogliamo contribuire, attraverso il nostro lavoro, a raggiungere insieme ai nostri clienti ed alle altre aziende come la nostra. In particolare, secondo noi l’Efficienza Energetica non è solo un investimento per ridurre i costi ma anche una priorità per l’ambiente e per la nostra vita.

Per questo motivo cerchiamo gli strumenti finanziari che possano garantire ad imprenditori e privati di minimizzare il costo di investimento che spesso non è alla portata di tutti. Strumenti finanziari che appunto si avvalgono delle detrazioni fiscali messe in campo dal legislatore ma che, in alcuni casi, non sono sufficienti. Per questo motivo abbiamo cercato di trovare nuove soluzioni, soprattutto per quanto riguarda il Superbonus 110%, anche avvalendoci di strumenti di finanza alternativa come quelli messi a disposizione da Ener2crowd.

Prima però di spiegare come siamo riusciti a finanziare i nostri cantieri superbonus con strumenti di finanza alternativa come il crowdfunding dobbiamo necessariamente fare un passo indietro.

Se infatti il Superbonus 110% fa ottenere al beneficiario una detrazione fiscale del 110% rispetto al valore degli interventi, come mai è necessario finanziare questi cantieri? Non dovrebbero avere fondi a sufficienza per essere portati a termine?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione insieme ai nostri esperti qui di seguito.

Perché avvalersi di strumenti di finanza alternativa per finanziare i cantieri superbonus

Il superbonus 110%, come abbiamo visto, è una misura di sostegno al settore dell’efficientamento energetico particolarmente importante nel panorama dell’edilizia italiana. La grande novità della misura è nel fatto che la sua aliquota di detrazione che ammonta al 110%. Di fatto quindi, se effettuo 100.000 euro di lavori per l’efficientamento energetico per casa mia, ho diritto ad una detrazione fiscale di 110.000 euro.

E’ possibile usufruire di questa detrazione in diversi modi. Detraendola in dichiarazione dei redditi tramite 5 quote di pari importo per i successivi 5 anni dalla fine dei lavori, oppure tramite lo sconto in fattura e la cessione del credito. Queste due possibilità sono in realtà legate tra di loro. Il beneficiario della detrazione, cedendo il credito d’imposta cui avrebbe diritto all’azienda che effettua i lavori, ha di fatto diritto ad uno sconto in fattura sui lavori di pari importo. L’azienda, anziché ricevere un pagamento in contanti, riceve come forma di pagamento il credito d’imposta dovuto al beneficiario, credito d’imposta che può a sua volta cedere ad un terzo soggetto andando a monetizzare il lavoro svolto.

E’ evidente però che l’azienda, qualora decida di operare tramite lo sconto in fattura e la cessione del credito, potrà riscuotere il credito d’imposta solo un momento successivo all’inizio dei lavori di efficientamento energetico. L’azienda che effettua i lavori dovrà anticipare di fatto le somme necessarie all’acquisto dei materiali per dare il via al cantiere. Una spesa che non tutte le imprese sono in grado di sostenere.

Per questo motivo, ricorrere a strumenti di finanza alternativa, come il crowdfunding potrebbe essere fondamentale. Grazie al crowdfunding infatti Valore Energia riesce a raccogliere i fondi necessari a finanziare alcuni dei propri cantieri 110 aperti in questi mesi ed a portarli a termine. Ovviamente tutto ciò è possibile grazie a piattaforme che mettono a disposizione strumenti di finanza alternativa come Ener2Crowd!

Finanza alternativa e crowdfunding per i cantieri superbonus

Le imprese che, come la nostra, che decidono di operare tramite la cessione del credito e lo sconto in fattura si trovano ad anticipare delle somme di denaro che possono anche essere ingenti. Per questo è molto probabile che le imprese come Valore Energia debbano affidarsi a soluzioni di finanza alternativa in grado di reperire queste somme.

In questo senso, abbiamo deciso di affidarci oramai da qualche tempo alla piattaforma di crowdfunding Ener2crowd. Tramite questa piattaforma siamo riusciti a finanziare alcuni nostri cantieri superbonus 110 avendo da subito a disposizione le cifre necessarie all’avvio dei lavori.

La piattaforma permette, previa presentazione dei progetti di riqualificazione energetica, di trovare dei finanziatori disposti ad investire in questi progetti di riqualificazione energetica. Di fatto questi finanziatori prestano i loro soldi all’azienda promotrice del progetto, la quale, una volta portato a termine e monetizzato il progetto (o smobilizzato il rispettivo credito d’imposta) restituiscono questi soldi al finanziatore più alcuni interessi.

In questo modo l’impresa non si trova ad anticipare nulla per quanto riguarda l’acquisto dei materiali, dovendo solamente restituire agli investitori la cifra prestata e gli interessi maturati. Operazione che verrà effettuata solo dopo che il credito d’imposta maturato con la detrazione è stato trasformato in liquidità ovvero ceduto ad altri soggetti. Cessione del credito che grazie ad accordi già in essere con istituti come Poste Italiane, Banca Ifis, e Banca Credito Cooperativo è solamente una formalità per noi di Valore Energia.

I vantaggi della finanza alternativa per finanziare i cantieri

Il vantaggio di ricorrere a questo strumento di finanza alternativa per Valore Energia è quello di trovare degli investitori disposti a finanziare i costi iniziali che l’azienda deve sostenere per avviare i cantieri dei lavori.

I clienti di Valore Energia che scelgono di sostenere di usufruire dello sconto in fattura per i lavori relativi al Superbonus 110% infatti, costringono l’azienda esecutrice dei lavori ad anticipare le spese dei cantieri. Ovviamente per tutte le aziende non è mai bello dover anticipare delle cifre consistenti di denaro.

Scegliendo di affidarci a Ener2crowd ed alle sue soluzioni di finanza alternativa abbiamo quindi deciso di uscire dal meccanismo che prevede un anticipo dei soldi dovuto allo sconto in fattura. A questo proposito puoi dare un’occhiata all’ultimo nostro progetto finanziato tramite strumenti di finanza alternativa cliccando qui. Un’ uscita dal solito modus operandi che per noi ha degli innegabili vantaggi che però si riflettono anche sui nostri clienti.

Le campagne lending che abbiamo attivato tramite Ener2crowd hanno raccolto la somme richieste in veramente pochissimo tempo, in qualche caso sono bastate solamente alcune ore. Un fattore che senza dubbio può contribuire a velocizzare quelle che sono le tempistiche per la realizzazione dei lavori relativi al superbonus 110%. Tempistiche che come era facile prevedere fin dall’inizio si sono dilatate per una serie di fattori come le lungaggini burocratiche.

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11 trucchi per consumare meno energia elettrica

Alla scoperta dei migliori 11 trucchi per consumare meno energia elettrica e risparmiare sulla bolletta!

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Risparmiare sulla bolletta della luce, nonostante i continui rincari dell’energia elettrica. è possibile. Si, hai capito bene e se ti stai chiedendo come fare sappi che sei nel posto giusto!

Abbiamo infatti interpellato i nostri esperti chiedendo loro i migliori trucchi per consumare meno energia elettrica quando si è in casa. Più che trucchi per consumare meno energia in realtà si tratta perlopiù di piccoli accorgimenti che però, possono fare la differenza evitando gli sprechi (ne parliamo anche qui). Ad esempio, uno dei trucchi per consumare meno energia è quello di staccare sempre le prese della corrente e non lasciare i dispositivi in standby.

Certo, rimane pur sempre vero che i dispositivi elettronici che utilizziamo tutti i giorni contribuiscono circa al 25% della bolletta della luce. Il fatto di acquistare dei dispositivi a risparmio energetico non è però sufficiente a far calare le bollette dal momento che l’utilizzo di dispositivi come TV, computer, stampanti, router e simili aumenta sempre di più. Utilizzare dispositivi che consumano meno non è quindi uno dei trucchi per consumare meno energia elettrica che troverai fra questi qui di seguito.

1. Stacca sempre se spine e non e non lasciare i dispositivi elettronici in stand-by

Fino al 75% del consumo totale di elettricità è dovuto ai cosiddetti carichi fantasma. Incredibile vero? In pratica la quasi totalità dei consumi è dovuta dagli apparecchi in stand-by e dalle lucine rosse o blu dei dispositivi elettronici in stand-by.

Uno dei trucchi per consumare meno energia più semplici da mettere in pratica è quello di collegare tutti i dispositivi che di solito lasci in standby ad un multipla e dopo averli messi in stand-by o spenti, togliere la spina della multipla. In questo modo potrai risparmiare tempo anziché dover spengere e staccare alla corrente ogni dispositivi puoi risparmiare tempo e… denaro in bolletta.

2. Trucchi per consumare meno energia: utilizza correttamente lavatrice e lavastoviglie

Utilizzare gli elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie in maniera corretta è senza dubbio uno dei trucchi per consumare meno energia più efficaci. In questo modo non solo risparmierai sulla bolletta ma anche sulla manutenzione degli stessi.

Non c’è infatti necessità di lavare i panni a temperature altissime ad ogni bucato, 40° C sono più che sufficienti. Inoltre, cerca di far partire la lavatrice solo quando è a pieno carico in modo da utilizzarla meno volte e di saltare il pre-lavaggio se non è necessario. Inoltre, se dovessi avere anche l’asciugatrice potresti evitare di utilizzarla se il clima permette di asciugarli all’aria aperta!

Infine, per quanto riguarda la lavastoviglie ricordati sempre di sciacquare a mano i piatti prima di far iniziare alla macchina il lavaggio in modo da eludere il lavaggio intensivo. Ricordati inoltre di pulire il il filtro ed evitare l’asciugatura  con aria calda dal momento che è sufficiente aprire lo sportello per asciugare le stoviglie. Così facendo riuscirai a risparmiare il 45% di energia.

3. Scegli modelli di frigoriferi e congelatori a basso consumo

Il trucco per consumare meno energia per eccellenza è quello di scegliere gli elettrodomestici che che utilizziamo più spesso a basso consumo. Per esempio, il frigorifero ed il congelatore sono due elettrodomestici che praticamente utilizziamo sempre ed ogni giorno. Pertanto, già scegliere dei modelli con le classi energetiche più alte aiuta senza dubbio a contenere i costi.

Altri fattori che influenzano i consumi di questi elettrodomestici sono la loro dimensione, la loro ubicazione, e l’utilizzo che se ne fa. E’ infatti importantissimo non sovraccaricare di cibo da raffreddare congelatore e frigorifero e quindi sceglierne uno adatto alle proprie esigenze. Inoltre, non è consigliato posizionarli in un punto in cui il sole batte, soprattutto se ci batte durante le ore più calde del giorno. Infine, ricordiamoci di aprire e chiudere lo sportello dell’elettrodomestico nel più breve tempo possibile per evitare di rovinare quel microclima interno che questi elettrodomestici tendono a creare.

4. Trucchi per consumare meno energia: come usare correttamente il forno a microonde e quello elettrico

Un altro dei trucchi per consumare meno energia elettrica è quello di fare attenzione all’utilizzo del forno a microonde e quello elettrico.

Oltre alla manutenzione e pulizia, questi elettrodomestici sono dei veri e propri salassi per le bollette dell’energia elettrica. Evita pertanto di aprire il forno durante il suo funzionamento oppure, se possibile, di evitare il preriscaldamento. Prediligi inoltre il forno a microonde dal momento che consuma la metà di quello tradizionale e scalda/cuoce al tempo stesso in meno tempo!

5. Fai buon uso del condizionatore

Forse uno dei trucchi per consumare meno energia più difficili da mettere in pratica è quello di usare bene il condizionatore. In particolare, è consigliabile non aprire le finestre quando è acceso in modo tale da non disperdere il fresco. Inoltre cerca di settare sempre il condizionatore in modalità di deumidificatore dal momento che è quella che consuma di meno.

Scopri tutto quello che devi sapere sul bonus condizionatore 2023 cliccando qui!

6. Seguire alcuni accorgimenti nell’utilizzo del ferro da stiro e dell’aspirapolvere

Il modo più semplice per risparmiare col ferro da stiro e con l’aspirapolvere è sicuramente quello di acquistare dispositivi di quelli di  classe energetica A+++. Un accorgimento che ti porterà ad avere un vantaggio nel lungo periodo non indifferente. Ricordati inoltre di effettuare un’accurata pulizia e manutenzione dei dispositivi in modo da preservarne l’efficienza.

7. Trucchi per consumare meno energia. sostituisci le vecchie lampadine con quelle a LED a basso consumo

Uno dei trucchi per consumare meno energia non è quello di spegnere le luci, ma si tratta di sostituire le vecchie lampadine con quelle nuove a basso consumo, magari a tecnologia LED. In questo modo puoi ridurre l’impatto dell’illuminazione artificiale nelle bollette che, nel caso in cui tu stia adoperdando delle vecchie lampadine, può arrivare a pesare il 10-15% dei consumi totali.

Il grande vantaggio delle lampadine a LED è quello di avere la stessa intensità di illuminazione risparmiando però fino al 90%di energia elettrica. Inoltre, i dispositivi LED hanno una durata superiore rispetto alle lampadine a incandescenza e a quelle a risparmio energetico.

8. Sfrutta l’illuminazione naturale

Grazie all’illuminotecnica, la scienza che progetta l’utilizzo della luce naturale in casa è possibile sfruttare al meglio la luce solare è possibile ottenere dei risparmi siginifcativi. Ricorrere a questa tecnica infatti permette di massimizzare l’uso della luce negli interni, sfruttando al meglio finestre e lucernari per garantire un buon grado d’illuminazione nelle ore diurne.

Questo è a tutti gli effetti un buon trucco per consumare meno energia visto che in questo modo ci sarà meno bisogno di accendere la luce. Ma non solo per questo motivo. Sfruttare la luce solare al meglio significa anche riuscire a scaldare meglio gli ambienti diminuendo quindi i consumi di gas.

9. Trucchi per consumare meno energia: fai attenzione alle fasce energetiche più convenienti

Il più scontato dei trucchi per consumare meno energia è quello di rendersi conto del costo dell’energia a seconda della fascia in cui la si consuma. Esistono infatti delle fasce orarie in cui l’energia costa meno, fasce che dipendono dal contratto di fornitura che hai stipulato. Pertanto fai attenzione a cosa è scritto nelle bollette!

10. Installa un impianto fotovoltaico ed ottimizza in consumi

Fra i trucchi per consumare meno energia, quello più efficace di tutti è senza dubbio quello di investire in un impianto fotovoltaico. I pannelli solari infatti sono in grado di convertire l’energia del sole in energia elettrica. Ovviamente migliore è la loro esposizione e maggiore è il rendimento energetico. I vantaggi di questo sistema sono molti:

  • produci tu stesso l’energia che consumi con i tuoi elettrodomestici;
  • sfrutta il sole per produrre energia pulita con un basso impatto ambientale;
  • usufruisci delle agevolazioni fiscali per il fotovoltaico come gli ecobonus 50% o quelle per l’edilizia come il superbonus 110%;
  • aumenta il valore del tuo immobile;
  • consuma l’energia che produce il tuo impianto anche di notte grazie alle batterie di accumulo;
  • sfrutta il fotovoltaico per alimentare dispositivi come i climatizzatori o le pompe di calore.

11. Migliora le prestazioni energetiche dell’edificio con il cappotto termico

Un altro modo per risparmiare energia e ridurre i costi in bolletta è il cappotto termico. Questo infatti è un sistema di isolamento termico dell’involucro degli edifici in grado di ottimizzarne le prestazioni energetiche ed il comfort. Il cappotto termico riduce drasticamente i ponti termici ovvero quei punti dell’edificio in cui si verificano dispersioni di calore ed è inoltre in grado di proteggere gli ambienti dagli sbalzi termici e di aumentare il grado di isolamento acustico.

Questo significa che potrai ridurre i costi per il riscaldamento in estate, ma anche di abbattere i costi di energia elettrica. Essendo più isolato dal punto di vista termico infatti, l’edificio manterrà meglio il caldo ma soprattutto il fresco d’estate. Questo significa che dovrai accendere meno i climatizzatori e quindi potrai consumare meno elettricità!

Cosa aspetti ad iniziare ad applicare i nostri trucchi per consumare meno energia elettrica? Se hai bisogno di ulteriori suggerimenti compila il form che trovi qui sotto con i tuoi dati!

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Come risparmiare sulle bollette?

Alcuni consigli utili su come risparmiare sulle bollette di casa tua da parte degli esperti di Valore Energia

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Come ogni anno, con l’arrivo dell’inverno, un problema affligge più degli altri le famiglie italiane: i costi per il riscaldamento e dell’energia elettrica. Spese che, visti i recenti rincari delle materie prime, di cui parliamo qui, rappresentano un vero e proprio salasso per coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Sono in molte infatti le famiglie che purtroppo stanno attraversando delle difficoltà economiche a causa degli effetti della pandemia.

In un contesto come questo non stupisce quindi che siano in molti a cercare di capire come risparmiare sulle bollette e sui costi energetici in generale. Premettiamo che comunque è possibile farlo in maniera definitiva solamente tramite degli investimenti nella riqualificazione energetica come ad esempio sostituendo la vecchia caldaia, oppure installando un impianto fotovoltaico. Tuttavia, oltre a questi interventi invasivi esistono delle buone pratiche da mettere in atto per risparmiare sulle bollette.

Se ti sta chiedendo come risparmiare sulle bollette allora sei nel posto giusto. Perché in questo approfondimento a cura dei nostri esperti ti sveleremo alcuni trucchetti per risparmiare sui costi energetici della tua azienda. Per scoprirli non ti resta altro che continuare a leggere!

Consigli su come risparmiare sulle bollette

I consigli su come risparmiare sulle bollette dell’energia e del gas che stiamo per darti possono essere raggruppati sostanzialmente in due tipologie. Eccole qui di seguito:

  • Cambio delle abitudini: il primo consiglio su come risparmiare sulle bollette riguarda il cambiamento che ognuno di noi deve essere pronto a compiere. Ti sorprenderà ma ti assicuriamo che cambiare le tue abitudini ti porterà ad ottenere un beneficio immediato in termini di risparmio. Prova a fare attenzione ad isolare gli ambienti soggetti a riscaldamento chiudendo porte e finestre per migliorare le performance del tuo impianto di riscaldamento e consumare quindi di meno. Oppure sostituisci le lampadine con quelle di minor consumo elettrico, oppure ricordati di spegnere le luci degli ambienti in cui non è presente nessuno.
  • Avvalersi delle ultime tecnologie: un’altra soluzione per ridurre i costi delle bollette è senza dubbio quella di avvalersi delle migliori e più recenti tecnologie in tema di impianti di riscaldamento o di produzione di energia. Grazie ad esse è infatti possibile avere un’efficienza degli impianti maggiore e puntare ad una migliore gestione delle risorse per il riscaldamento e dell’energia elettrica.

In base queste due tipologie di gruppi all’interno dei quali è possibile raggruppare i consigli su come risparmiare sulle bollette abbiamo individuato insieme ai nostri esperti alcune soluzioni che ti permetteranno di risparmiare.

Illuminazione led

Il primo consiglio su come risparmiare sulle bollette che ci sentiamo di suggerirti è quello di sostituire le lampadine tradizionali con quelle a LED.

Le lampade led hanno infatti sia una durata maggiore rispetto a quelle tradizionali sia un consumo minore a parità se non addirittura con una resa, in termini di quantità di luce, migliore. Sostituendo tutte le lampadine potresti arrivare a risparmiare fino al 6% sulla bolletta ripagando in breve tempo il loro costo e quindi permettendoti in poco tempo di usufruire del risparmio.

Domotica e gestione smart

Ricorrere alla domotica ti permetterà di avere una gestione “smart” dei consumi di casa tua. La domotica infatti aiuta a mantenere un’elevata efficienza degli impianti elettrici e di riscaldamento agendo sia su di essi che su altri fattori ad essi collegati. Proviamo a spiegarci meglio.

Un sistema domotico in casa potrebbe aiutarti ad ottimizzare i consumi di:

  • Elettrodomestici. utilizzando un sistema domotico, ti sarà possibile accendere o spegnere un dispositivo da remoto tramite l’apposita applicazione per smartphone o tablet.
  • Impianto di riscaldamento/raffreddamento: la domotica applicata a questo settore riesce a migliorare in maniera significativa il grado di comfort all’interno dell’abitazione in quanto offre la possibilità di accendere e spegnere il sistema di riscaldamento o l’aria condizionata a distanza. In questo modo è possibile predisporre l’ambiente domestico alla temperatura desiderata a prescindere dalla stagione in cui ci si trova.
  • Illuminazione: la domotica consente non solo di accendere e spegnere il dispositivo, ma anche di regolare il colore e l’intensità, e quindi anche i consumi, attraverso un’applicazione per smartphone o la propria voce.
  • Isolamento termico: grazie alla domotica è possibile inoltre fare in modo di agevolare l’entrata della luce e del calore del sole regolando in maniera automatica o distanza i meccanismi di schermatura solare. In questo modo è possibile risparmiare su eventuali costi per il riscaldamento e/o raffreddamento.

Consigli su come Risparmiaresulla bolletta: Ricorrere alle alle Energie rinnovabili

Ovviamente tra i nostri consigli su come risparmiare sulle bollette non poteva mancare quello di perseguire l’indipendenza energetica.

Non dovendo fare affidamento su fornitori di energia e sulla rete elettrica nazionale, ma facendo affidamento sull’energia prodotta dai tuoi impianti a fonti rinnovabili è infatti possibile risparmiare moltissimo sulle bollette. Ovviamente difficilmente riuscirai ad ottenere la piena indipendenza energetica e ad auto-consumare tutta l’energia che produce il tuo impianto. Ciò nonostante il tuo portafoglio potrà trarre degli importanti benefici da ciò.

Il risparmio sulle bollette che puoi ottenere dagli impianti a fonti rinnovabili varia da caso a caso. Dipende infatti dai sistemi che vengono utilizzati per produrre energia da fonti rinnovabili e dalla potenza degli stessi, oltre che dalla possibilità di immagazzinare l’energia e riutilizzarla nel momento del bisogno. In generale, possiamo comunque affermare che un un impianto fotovoltaico permette di ridurre le spese legate all’elettricità.

Un ulteriore consiglio su come risparmiare sulle bollette grazie agli impianti ad energia rinnovabile è quello di integrare più sistemi. Integrare una caldaia con un solare termico infatti permette di ridurre notevolmente il consumo di gas della caldaia, così come integrare un fotovoltaico con un pompa di calore permette di alimentare quest’ultima con l’energia prodotta dal fotovoltaico.

Riqualificazione o sostituzione delvecchio impianto a fonti rinnovabili

Installare un nuovo impianto a fonti rinnovabili potrebbe però rappresentare un investimento di un valore eccessivo per molti di voi. Per questo motivo una strada efficace per risparmiare sulle bollette potrebbe essere quella di riqualificare il vecchio impianto. Con un’adeguata manutenzione e sostituzione di alcune componenti con altre più nuove ed efficienti si possono prendere due piccioni con una fava in quanto è possibile aumentare l’efficacia dell’impianto senza dover affrontare dei costi eccessivi.

Potrebbe essere questo il caso del sistema di riscaldamento. Una buona idea su come risparmiare sulle bollette potrebbe essere quella di sostituire la tua vecchia caldaia, con una nuova a condensazione o semplicemente cambiare il combustibile utilizzato.

Come risparmiare sulle bollette? Richiedi una consulenza dei nostri esperti

Prima di investire in un nuovo sistema di riscaldamento o di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è necessario capire quale sia il tuo reale fabbisogno energetico. Solo dopo i nostri esperti saranno in grado di fornirti la consulenza necessaria ad individuare il migliore modo per farti risparmiare sulle bollette, ma non solo questo.

Esistono infatti degli importanti incentivi fiscali per la riqualificazione energetica di cui potresti beneficiare per ridurre notevolmente il costo dell’investimento che ti appresti a fare. Beneficiando di queste agevolazioni fiscali infatti potresti spendere solamente il 50% per l’installazione di un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo oppure ottenere il 65% di agevolazioni fiscali per una nuova caldaia o la sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento.

Incentivi che solo i nostri esperti consulenti sono in grado di farti ottenere!

Cosa aspetti a risparmiare in bolletta e ad usufruire degli incentivi fiscali?

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Tutto quello che c’è da sapere sulla proroga bonus casa

C’è grande attesa per una possibile proroga bonus casa. Nel frattempo prende quota la proposta dell’aliquota unica al 75%

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In questi giorni si sono susseguite diverse notizie riguardanti la proroga dei bonus casa. Notizie che però hanno contribuito ad alimentare l’incertezza che regna attorno a questa proroga. 

Nel frattempo invece, il Superbonus 110 è sempre più vicino ad un prolungamento come dimostrano le parole del premier Draghi dopo la nota di aggiornamento al Def. La proroga dei bonus casa non dovrebbe riguardare il bonus ristrutturazioni al 36% con il limite di 48.000 euro dal momento che questo è stato reso strutturale.

In ogni caso, si tratta di notizie che, ricordiamolo, sono solo poco più di voci al momento visto che l’ufficialità arriverà solamente con l’approvazione delle prossima Legge di Bilancio da parte del parlamento italiano.

Ma quali incentivi potrebbe riguardare la proroga bonus casa? Cosa sappiamo in questo momento di questa proroga?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione insieme ai nostri esperti in questo approfondimento.

Quali bonus casa potrebbero essere prorogati?

La proroga bonus casa dovrebbe riguardare le agevolazioni che in questo momento sono in bilico ovvero il bonus facciate, gli ecobonus sulle parti comuni degli edifici, ed il sismabonus. 

Anche il bonus mobili, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2021 fruibile in caso di ristrutturazione avrebbe bisogno di una proroga. Ricordiamo anche che il bonus prevedere una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (di classe A+ o superiore). L’agevolazione in questione non è vincolata dall’Isee ed è valida per un massimo di 16mila euro pertanto potrebbe portare ad un risparmio totale di 8mila euro.

La proroga bonus casa potrebbe essere anche estesa al bonus verde, la detrazione fiscale del 36% per tutte le spese sostenute per i lavori sul verde abitativo. In questo caso il limite massimo è di 5mila euro per ciascuna unità immobiliare ad uso abitativo.

Esiste anche un bonus idrico, utilizzabile una tantum per un solo immobile, valido fino a 1.000 euro. Il bonus è fruibile fino al 31 dicembre 2021 e la sua assegnazione è prevista fino ad esaurimento risorse.

Cosa si sa sulla proroga bonus casa?

I partiti stanno richiedendo a gran voce la possibilità di ampliare la platea dei beneficiari del Superbonus 110% in modo che vi possano rientrare tutte le tipologie di edifici. In particolare, vorrebbero farvi rientrare anche gli immobili del settore alberghiero ed extra-alberghiero e turistico-ricettivo. Accanto a queste richieste ci sono anche quelle che prevedono una proroga dei bonus casa attualmente vigenti, anche se per il momento siamo in attesa di ulteriori chiarimenti in merito.

Chiarimenti dovuti al più presto visto che, in questi giorni, sta tornando di moda un proposta circolata qualche tempo fa. La proposta prevede un’aliquota unica del 75% per i diversi bonus casa attualmente in vigore. Una proposta che contribuirebbe, qualora venisse approvata ed inserita nella prossima legge di Bilancio, a semplificare la complessa giungla di bonus fiscali per l’edilizia. Per farti un’idea di quanto sia intricata questa giungla di detrazione puoi consultare il poster dell’ENEA cliccando qui.

L’incertezza sulla proroga dei bonus casa riguarda anche le modalità di erogazione di questi bonus. Se sembra infatti sempre possibile detrarli dalla dichiarazione dei redditi, non c’è altrettanta certezza della possibilità di fruire della cessione del credito o dello sconto in fattura. Siamo tuttavia ottimisti su, almeno alcune, proroghe bonus casa visti gli importanti obiettivi che queste misure provano a raggiungere.

I bonus edilizi in questione servono infatti ad incentivare i lavori di ristrutturazione e migliorare le prestazioni energetiche di un patrimonio immobiliare esistente, obiettivi strategici per lo stato italiano.

Si alla proroga del Superbonus ma non in modo strutturale

Nonostante per conoscere le sorti del re dei bonus casa, ovvero il Superbonus 110%, sia necessario attendere la Legge di Bilancio 2022, analizzando la situazione sembra che questa proroga alla fine avverrà. Il successo della misura è infatti sotto gli occhi di tutti. Secondo ENEA infatti al 31 agosto erano in corso 37.128 interventi edilizi incentivati con il Superbonus 110%, per circa 5,7 miliardi di investimenti che porteranno a detrazioni per oltre 6,2 miliardi.

Sempre secondo ENEA inoltre, nel 2018 sono stati realizzati 334.846 interventi incentivati con ecobonus, circa 2,6 milioni dal 2011 e 3,6 milioni dall’avvio dell’incentivo, 12 anni fa. Dei 335mila interventi del 2018:

  • il 41% sono consistiti nella sostituzione di serramenti,
  • il 27% nella sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,
  • il 21% nell’installazione di schermature solari.

Dati che testimoniano come il Superbonus e gli altri bonus casa piacciano agli italiani e che pertanto non possono che rafforzare la posizione di quanti richiedono una proroga bonus casa.

Legge di bilancio 2020 e proroga bonus casa

La prossima Legge di Bilancio non è ancora stata approvata ma appare chiaro come essa preveda di fatto alcuni provvedimenti ad alto impatto sull’economia. Il dibattito politico infatti ruota attorno a possibili modifiche su pensioni, sistema fiscale e l’introduzione di un assegno unico per le famiglie. Accanto a ciò si stanno facendo pressioni per ottenere modifiche e proroghe alle agevolazioni per le ristrutturazioni ed ottenere così anche una proroga bonus casa.

Alcune delle proposte pervenute al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, vorrebbero addirittura far diventare il Superbonus una misura strutturale. Ipotesi che è stata smentita così dallo stesso Daniele Franco:

“i bonus sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni. Nella Legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano essere prorogati tutto l’insieme degli interventi, 50, 60 e 110%. Ma lo strumento al 110% non può essere strutturale in quanto è molto costoso: se lo Stato paga ciascun italiano integralmente o anche più che integralmente la spesa per gli interventi, il rischio è un effetto sui conti pubblici stratosferico”.

La proroga bonus casa non può infatti far crescere il settore dell’edilizia a dismisura con l’evidente rischio di creare bolle speculative. Gli interventi di sostegno al settore devono tenere conto del fatto che il loro costo non è sostenibile per un periodo di tempo prolungato.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

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Ci sarà o no una proroga bonus fiscali per la casa?

E’ prevista una proroga bonus fiscali come bonus facciate, ecobonus e bonus casa? Ecco il punto della situazione

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Il dibattito politico di questi giorni è particolarmente acceso. Ad animarlo sono le discussioni attorno all’approvazione della prossima Legge di Bilancio ed alle misure che essa dovrà o non dovrà contenere secondo i vari esponenti politici.

Di particolare interesse, non solo per i cittadini ma anche per i giornali, è la possibilità che la legge preveda una proroga bonus fiscali massiccia. Sono in molti infatti a sperare che per misure come il Superbonus 110% oppure il bonus facciate, ecobonus e bonus venga prorogata la scadenza. Si tratta infatti di misure che hanno avuto un enorme impatto nel settore dell’edilizia, contribuendo non poco al rilancio del settore dopo la pandemia. Un settore che, ricordiamolo, è fra i più importanti dell’Economia Italiana.

A questo momento tuttavia, non sono pervenute notizie riguardanti una così massiccia proroga bonus fiscali. Le uniche notizie in merito riguardano solo la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NDEF) approvata dal Consiglio dei Ministri. La nota di aggiornamento, di cui parliamo qui, sembrerebbe infatti contenere una proroga al Superbonus.

Ma cosa accadrà a bonus facciate, ecobonus e bonus casa? Ci sarà una proroga bonus fiscali oppure no?

In questo momento l‘incertezza sul futuro dei bonus fiscali regna sovrana. La Legge di Bilancio 2022 è ancora molto lontana dalla sua approvazione e le ipotesi in campo sono molte. Tuttavia, abbiamo cercato di ricapitolare le varie dichiarazioni che si sono susseguite in merito a questa proroga nel corso di questi mesi in modo da capire se possano esserci i presupposti oppure no.

Proroga Superbonus 110%

Il primo aspetto che prendiamo in considerazione per esaminare al meglio la possibile proroga bonus fiscali riguarda la nota di aggiornamento al DEF. Questa riguarda in maniera particolare il Superbonus 110% e la sua possibile proroga al 2023, anche se forse è lecito sperare in una proroga maggiore.

La misura approvata nel DL Rilancio infatti, come abbiamo avuto modo di approfondire in queste pagine, ha riscosso un successo straordinario. Successo di richieste a cui però non è corrisposta una realizzazione altrettanto massiccia dei cantieri previsti. Le lungaggini burocratiche, oggi almeno parzialmente risolte, la scarsità di materie prime, ed altri imprevisti hanno di fatto bloccato sul nascere questi cantieri ritardando di fatto enormemente i tempi previsti per la loro realizzazione.

La proroga al Superbonus, se non altro almeno per concedere il tempo a quanti hanno richiesto la maxi-agevolazione, appare quindi inevitabile. Tuttavia, nonostante la nota di aggiornamento al DEF contenga un accenno a ciò, la proroga al Superbonus 110% non è ancora ufficiale. Potremo avere una relativa certezza di ciò solo quanto inizieranno a circolare le prime bozze della Legge di Bilancio 2022.

La nota di aggiornamento al Def

La nota di aggiornamento al DEF riguarda soprattutto il Superbonus 110%. Era facile immaginarselo visto che praticamente, è solo in questi ultimi mesi, che la misura è entrata a pieno regime. Le persone ad aver richiesto questa detrazione fiscale sono state molte ma per una serie di problematiche, non da ultimi i tempi burocratici e la scarsità di materiali, c’è stato un enorme ritardato rispetto alle tempistiche previste per l’inizio dei cantieri.

In particolare, all’interno della Ndef possiamo leggere:

“Gli indicatori congiunturali tracciano segnali positivi per i prossimi mesi, anche per via dei notevoli incentivi fiscali a supporto del settore e dell’efficientamento energetico e antisismico degli edifici”;

“Sarà previsto il prolungamento di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”.

In realtà, la certezza della proroga al Superbonus non c’è ancora. Per averla è infatti necessario attendere ancora qualche tempo, almeno fino a quando cominceranno a circolare le prime bozze della Legge di Bilancio 2022. 

Tuttavia la nota di aggiornamento al Def non è l’unico indizio di una possibile proroga bonus fiscali. E’ stato infatti lo stesso premier Mario Draghi, lo scorso aprile durante la presentazione del PNRR al parlamento, a confermare l‘intento di prorogare il Superbonus 110%. Un intento confermato dalla promessa pubblica di inserire questa proroga all’interno della Legge di Bilancio 2022.

A quando la proroga bonus fiscali come il bonus facciate ecobonus e bonus casa?

Ovviamente il superbonus 110%, non è l’unica misura a sostegno dell’edilizia che può essere oggetto di proroga. Sono molte infatti le misure che hanno contribuito a risollevare il settore edilizio, non solo post-covid ma anche prima della della pandemia. Per questo motivo sono molti i contribuenti, le imprese, ed i professionisti a richiedere una proroga bonus fiscali che riguardi anche il bonus facciate, il bonus ristrutturazione e tutti gli ecobonus più in generale.

Prima dell’avvento del Superbonus infatti, sono state molte le misure ad hoc di sostegno all’edilizia o agli interventi di riqualificazione energetica. Misure che dopo il loro primo decennio di consolidamento tra il 1998 ed il 2007 sono state via via introdotte in maniera sempre più strutturale. Se è vero che in questo periodo si sono susseguite modifiche su modifiche, dopo il loro consolidamento si sono invece susseguite proroghe alla loro scadenza. In particolare, è tra il 2017 ed il 2021 che abbiamo assistito a proroghe bonus fiscali annuali ed alla nascita di nuovi e veri e propri strumenti fiscali come sismabonus, bonus facciate, bonus verde e, appunto, il superbonus 110%.

La storia dei bonus fiscali per l’edilizia e per la riqualificazione energetica è quindi costellata di proroghe e di modifiche. Cambiamenti e posticipazioni che però hanno di fatto prolungato e rafforzato la portata di questi bonus fiscali. A nostro avviso è quindi lecito ben sperare in una futura proroga bonus fiscali anche se in merito non è arrivata nessuna dichiarazione da parte degli esponenti politici.

Quali sono le attuali scadenze bonus fiscali?

Consultando l’infografica realizzata da Enea, emerge che a meno di una proroga bonus fiscali, le scadenze degli stessi sono le seguenti:

Detrazione Aliquota Scadenza
Bonus verde
36%
31/12/2021
Bonus casa
36%
strutturale
Bonus casa
50%
31/12/2021
Ecobonus
50/65%
31/12/2021
Sismabonus
50%/70/75/80/82%
31/12/2021
Bonus facciate
90%
31/12/2021

Da ciò emerge che le uniche considerazioni che possiamo fare al momento sono quelle relative alle eventuali pressioni che potranno ricevere i nostri legislatori. Pressioni che che saranno soprattutto esterne da parte di associazioni e player del settore ma anche interne dal momento che sono molti i politici ad essersi fatti promotori di misure a sostegno dell’edilizia.

Ipotesi aliquota al 75%

Dunque non ci sono notizie di una eventuale proroga bonus fiscali, ma in questi mesi si sono susseguite voci di semplificazioni riguardanti i bonus fiscali vista l’intricata selva in cui al momento è difficilissimo destreggiarsi.

Queste semplificazioni riguarderebbero l’introduzione o un’unica aliquota al 75% e una riorganizzazione di tutto ciò che riguarda beneficiari, requisiti, adempimenti.

Questa rimane al momento, lo sottolineiamo ancora una volta, solo un’ipotesi, a cui non è possibile fornire alcun commento.

Quello sappiamo di certo è che, nella prospettiva di una proroga bonus fiscali, sarà indispensabile rivolgersi a una società come Valore Energia, specializzata negli anni nel fornire ai clienti consulenza e supporto per tutte le iniziative collegate alle attività di riqualificazione energetica.

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Batterie di accumulo per fotovoltaico: cosa sono e come funzionano

Batterie di accumulo per fotovoltaico. Cosa sono? Come funzionano? Quali sono i loro vantaggi? Scopri tutto quello che devi sapere!

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Installare un impianto fotovoltaico all’interno della propria abitazione presenta numerosi vantaggi non solo da un punto di vista prettamente ambientale/ecologico, ma anche economico. Con un impianto fotovoltaico infatti sarai in grado di sfruttare l’energia del sole per produrre l’energia elettrica necessaria ai tuoi elettrodomestici, risparmiando così in bolletta.

Tuttavia, i pannelli solari, come del resto è facilmente intuibile dal loro nome, sono in grado di produrre energia solamente nelle ore diurne. Di notte non funzionano dal momento che non c’è il sole. Ciò potrebbe rappresentare un problema dal momento che spesso, i consumi elettrici si concentrano soprattutto nelle ore notturne.

Le batterie di accumulo per fotovoltaico servono proprio a risolvere questo problema. Esse infatti sono in grado di conservare l’energia che l’impianto fotovoltaico produce durante il giorno, in modo da renderla disponibile durante le ore notturne. In questo modo grazie alle batterie di accumulo fotovoltaico è possibile ridurre ancora di più i propri consumi e quindi anche i costi delle bollette.

In questo approfondimento esaminiamo a fondo proprio le batterie di accumulo per fotovoltaico. Per scoprire di più continua a leggere!

Se ritieni che questa notizia possa esserti utile e vorresti ricevere altre news di questo tipo allora iscriviti alla nostra newsletter cliccando qui!

Cosa è una batteria di accumulo per fotovoltaico?

Prima di spiegare cosa è una batteria di accumulo per fotovoltaico è necessario fare un passo indietro dal momento che è necessario capire come viene utilizzata l’energia che produce l’impianto. In particolare, l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico viene utilizzata in 3 modi:

  1. una parte di essa viene utilizzata per le utenze di casa ovvero gli elettrodomestici;
  2. la seconda parte viene immagazzinata nelle batterie di accumulo;
  3. l’ultima parte invece viene ceduta alla rete per lo Scambio sul Posto di cui parliamo qui .

Le batterie di accumulo per fotovoltaico sono quindi sistemi che servono ad immagazzinare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, domestico o aziendale. Una volta immagazzinata, questa energia, viene rilasciata al momento del bisogno, soprattutto durante le ore serali e notturne.

Come è fatta ed a cosa serve una batteria di accumulo?

La struttura di una batteria di accumulo per fotovoltaico è molto semplice. Di solito è infatti formata da una scatola metallica di forma più o meno rettangolare. Al suo interno troviamo numerose batterie collegate in serie tra di loro ma anche ad altre due componenti:

Le batterie per fotovoltaico sono un prodotto altamente tecnologico. Sono quindi in grado di capire in autonomia se immagazzinare l’energia prodotta dal fotovoltaico oppure utilizzarla nell’immediato.

Sostanzialmente, la funzione primaria di una batteria di accumulo è quella di riserva. E’ infatti tramite di loro che è possibile immagazzinare l’energia solare e di utilizzarla nel momento del bisogno. Per farlo sfrutta un particolare dispositivo: l’accumulatore elettrico. Come avrai capito quindi, è solo con le batterie di accumulo che potrai essere del tutto indipendente dalla rete elettrica comune.

Come funziona una batteria di accumulo per fotovoltaico?

Proviamo a riassumere il funzionamento di una batteria di accumulo per fotovoltaico tramite questa successione dei punti.

  • L’impianto fotovoltaico produce energia elettrica durante le ore diurne;
  • Una parte di questa energia viene utilizzata nell’immediato. L’altra parte invece viene conservata nelle batterie di accumulo per fotovoltaico;
  • L’energia prodotta in eccesso viene utilizzata ai fini dello “scambio sul posto”;
  • Di notte però l’impianto fotovoltaico non produce più energia. E’ quindi in questo frangente che viene prelevata dalle batterie;
  • Se invece le batterie sono scariche, l’utenza preleverà l’energia necessaria dalla rete comune e quindi verrà conteggiata in bolletta.

La batterie del fotovoltaico devono quindi essere collegate sia al sistema a pannelli solari che alla rete elettrica esterna. Ovviamente, il tutto è collegato ad una centralina che in maniera autonoma regola l’utilizzo di energia in base anche alle abitudini delle persone. Inoltre, ogni batteria si avvale anche di un regolatore di carica che serve ad evitare il rischio di sovraccarico delle stesse. Qualora infatti dovessero sovraccaricarsi c’è il rischio di una loro esplosione.

Quali sono i vantaggi delle batterie di accumulo?

Il vantaggio più grande delle batterie di accumulo per il fotovoltaico è che consentono di utilizzare l’energia raccolta dai pannelli solari nelle ore diurne immagazzinandola al loro interno e rilasciandola al momento del bisogno. Una soluzione particolarmente adatta per tutti coloro che durante il giorno si trovano lontano da casa.

Di fatto sono in grado di garantire una maggiore indipendenza dalla rete elettrica nazionale. Consumando l’energia che produce il tuo impianto fotovoltaico infatti, ridurrai notevolmente i tuoi consumi e quindi aumenterà il tuo risparmio nella bolletta dell’energia.

Le batterie di accumulo per fotovoltaico, immagazzinano l’energia prodotta dai pannelli solari. Si tratta quindi di energia prodotta da fonti rinnovabili e che pertanto non contribuisce alle emissioni di CO2 come invece solitamente fa quella della rete elettrica nazionale. In sostanza sarai tu stesso a consumare l’energia pulita che consumi!

Installare una batteria di accumulo per fotovoltaico può farti accedere ad incentivi e detrazioni fiscali riducendo il costo del tuo investimento. In particolare, installando un sistema fotovoltaico con accumulo è possibile rientrare sia negli incentivi del Superbonus 110%, sia negli ecobonus 50%. Entrambe queste modalità ti permettono di fatto di fruire di uno sconto in fattura pari al costo dell’intervento e quindi di pagare questi dispositivi molto di meno rispetto al loro prezzo pieno!

Se vuoi ricevere più informazioni e scoprire di più su queste possibilità compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita sul Superbonus!

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Impianto fotovoltaico e Superbonus 110%

Impianto fotovoltaico e superbonus 110: tutto quello che c’è da sapere

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L‘installazione di un impianto fotovoltaico rientra fra gli interventi previsti dal Superbonus 110%, oramai questo è un fatto appurato. Quando si tratta del maxi-incentivo con aliquota maggiorata tuttavia è sempre piuttosto complesso comprendere tutto il funzionamento e le modalità di applicazione.

Un impianto fotovoltaico Superbonus 110 deve infatti rispettare determinati requisiti e regole per avere accesso alla detrazione del 110% ed attraversare un lungo iter burocratico. Se hai paura che il tuo impianto fotovoltaico non rientri all’interno della maxi-detrazione comunque puoi sempre usufruire di altri incentivi fiscali. Sono infatti attualmente in vigore degli incentivi che ti permettono di ottenere una detrazione del 50% per il tuo impianto fotovoltaico!

Ma quali sono gli step da seguire per un impianto fotovoltaico realizzato con il Superbonus 110%? Quali sono i documenti necessari?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione con i nostri esperti in questo approfondimento.

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Impianto fotovoltaico e superbonus 110: le regole principali

La prima cosa da sapere se vuoi installare un impianto fotovoltaico con il Superbonus 110% è che l’impianto a pannelli solari vi può accedere solamente come intervento trainato. Sostanzialmente l’installazione di un impianto fotovoltaico deve essere realizzata assieme ad un intervento trainante, ovvero uno dei seguenti:

  • Coibentazione edificio (ramo Ecobonus);
  • Sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con un nuovo impianto ad alta efficienza energetica (ramo Ecobonus);
  • Interventi di riduzione del rischio sismico (ramo Sismabonus).

Inoltre, i lavori trainati, come ad esempio l’installazione di un fotovoltaico, per rientrare nel Superbonus, devono essere eseguiti in concomitanza degli interventi trainati. In questo modo gli interventi risultano a tutti gli effetti “legati” tra loro.

Infine c’è da ricordare che per accedere al Superbonus è necessario rispettare dei requisiti fondamentali, i seguenti:

  • Ecobonus 110%: miglioramento delle prestazioni energetiche di minimo 2 Classi rispetto a prima oppure il conseguimento della Classe Energetica più elevata con salto di 1 Classe;
  • Sismabonus 110%: miglioramento delle prestazioni antisismiche dell’edificio rispetto a prima.

I requisiti da rispettare dell’impianto fotovoltaico

Come abbiamo scritto in precedenza, quando si tratta di impianto fotovoltaico e superbonus, le regole da rispettare sono moltissime. Esaminiamo adesso quelle connesse all’installazione dell’impianto fotovoltaico. 

Innanzitutto è doveroso specificare che la maxi-detrazione può essere applicata solo agli impianti connessi alla rete elettrica, installati su edifici o su strutture pertinenziali agli edifici. E’ inoltre possibile integrare all’impianto dei sistemi di accumulo dell’energia che potranno essere installati nello stesso momento in cui si installa il fotovoltaico, oppure anche successivamente (sempre nello stesso periodo in cui si eseguono i lavori trainanti). Entrambe le installazioni, questo caso, possono beneficiare della detrazione.

Inoltre, altra questione importante su fotovoltaico e superbonus, riguarda la cessione dell’energia non-autoconsumata (o non condivisa per l’autoconsumo) in favore del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Per rientrare nella maxi-detrazione è infatti necessario cedere questa energia al GSE e quindi optare per l’opzione “Ritiro Dedicato” (scopri di più sul Ritiro Dedicato cliccando qui). Non sono quindi agevolabili quegli interventi per i quali è previsto già un sistema incentivante concesso dal GSE, come l’opzione dello Scambio sul Posto.

Impianto fotovoltaico e sistemi di accumulo: i massimali di spesa

In tema di Impianto fotovoltaico e Superbonus è anche importante capire quali siano i massimali di spesa da rispettare.

Per l’installazione di un impianto a pannelli solari è possibile portare in detrazione un importo massimo di 48.000 euro. In ogni caso, l’importante è che la spesa non dovrà risultare superiore a 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto.

Stessa situazione anche per quanto riguarda i sistemi di accumulo dell’energia nonostante, la loro installazione, sia legata all’installazione del fotovoltaico. Anche in questo caso il massimale è di 48.000 euro che però non potrà superare la cifra di 1.000 euro per ogni kWh di capacità del sistema di accumulo. Questa detrazione si andrebbe eventualmente a sommare a quella per il fotovoltaico.

Se l’installazione avviene per mano di condomini o enti non commerciali riconosciuti come Gruppi di Autoconsumo Collettivo o Comunità Energetiche Rinnovabili la situazione è diversa. In questi casi l’impianto sarà molto più potente di uno domestico, arrivando al massimo a 200 kW. In questo caso è possibile detrarre al 110% la quota di spesa a corrispondente ad una potenza massima di 20 kW. La restante parte potrà invece usufruire dell’Ecobonus 50%.

Impianto fotovoltaico e Superbonus: cessione del credito e sconto in fattura

Il Superbonus 110% ha avuto l’innegabile merito di ampliare notevolmente la platea dei beneficiari della maxi-detrazione. Un merito che però va soprattutto alle modalità tramite le quali è possibile usufruirne. Installare un impianto fotovoltaico con il Superbonus infatti significa non solo poter detrarre in dichiarazione dei redditi il 110% della spesa che hai sostenuto. Significa anche poter optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.

In particolare, optare per la cessione del credito d’imposta, significa cedere questo credito a soggetti terzi, fornitori o banche. Nel caso tu decida di cedere il credito alla ditta che effettua gli interventi puoi ottenere in cambio un sconto in fattura dell’importo pari all’ammontare dei lavori. L’impresa quindi eseguirà di fatto i lavori senza farti sborsare nulla, dovendo quindi anticipare le spese. L’impresa però può di fatto cedere il credito d’imposta, il 110% del valore dei lavori eseguiti, a soggetti terzi e quindi trasformare il credito in liquidità. Il vero vantaggio è quello di ottenere questa liquidità in tempi sicuramente più brevi rispetto alla dichiarazione dei redditi.

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Cosa è e come funziona il bonus caldaia 65 % del 2021?

Tutto quello che devi sapere sul bonus caldaia 65 % in vigore fino al 31 dicembre 2021

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Come probabilmente già saprai, il governo italiano offre delle agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico. Stiamo parlando di quelli che oramai sono conosciuti dalla maggior parte degli addetti ai lavori come Ecobonus. Fra queste misure di sostegno all’efficientamento energetico rientra anche il bonus caldaie 65% per quanti si apprestano a sostituirla. Ovviamente ci sono dei requisiti da rispettare per rientrare in questa detrazione, ma di questo avremo modo di parlare più avanti all’interno di questo approfondimento.

Questi Ecobonus 65%, così come il bonus caldaia sono sostanzialmente delle detrazioni fiscali sull’IRPEF e sull’IRES che vengono concesse quando si effettuano interventi di riqualificazione energetica in edifici già esistenti come appunto la sostituzione della caldaia. La detrazione in questione, qualora sia concessa, ammonterebbe al 65% della spesa sostenuta per chi deve sostituire la propria caldaia.

Ma come funziona questo Bonus Caldaia 65%? Quali spese vi possono rientrare?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione insieme ai nostri esperti in questo approfondimento. Continua a leggere per scoprire di più.

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Ecobonus 65 % per la sostituzione della caldaia valido per tutto il 2021

Con il termine “Ecobonus” come abbiamo visto, sii intende l’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 65% dall’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’IRES (Imposta sul reddito delle società). La detrazione in oggetto viene concessa sulle spese che si sostengono per aumentare l’efficienza energetica di edifici esistenti. Fra queste spese rientrano quindi anche quelle da sostenere per la sostituzione della caldaia.

In particolare, è stata la Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205), ad introdurre importanti novità su quello che è anche chiamato bonus caldaie 65 %. Secondo la legge:

“la detrazione del 65% si applica per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.”

La norma in oggetto inizialmente non doveva avere una validità estesa nel tempo. Tuttavia, anche a causa della pandemia dovuta al Coronvirus, il governo Conte bis ne ha prorogato la durata. Con la Legge di Bilancio 2021 infatti si estende la durata del bonus caldaia 65% anche a tutto il 2021.

Cosa rientra negli ecobonus al 65% per la sostituzione della caldaia?

La proroga del bonus caldaia fino al 31 dicembre 2021 apportata dall’ultima legge di bilancio tuttavia non è l’unico aspetto toccato dall’approvazione di questa legge. Sono state apportate anche alcune modifiche alla normativa che riguardano gli interventi che vi possono rientrare. Vediamo quali qui di seguito.

  1. Chi decide di effettuare una sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione di classe A o superiore, con contestuale installazione dei sistemi di termoregolazione può beneficiare del bonus caldaia.
  2. Invece, chi decide di sostituire la caldaia con una caldaia a condensazione di classe A, ma senza le valvole, può ottenere una detrazione fiscale del 50%.
  3. Infine, non può beneficiare di alcuna detrazione fiscale per chi decide di sostituire la propria caldaia con quelle i classe inferiore alla A (quindi classe B, C o inferiori).

Requisiti e fruibilità della detrazione del bonus caldaia

Per poter rientrare nell’Ecobonus e quindi beneficiare del bonus caldaia 65% bisogna ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato dimostri che tutti i requisiti sono stati rispettati. Il tecnico in questione dovrà anche trasmettere all’ENEA la scheda degli interventi realizzati.

La detrazione fiscale a cui si può accedere tramite il bonus caldaie 65 % viene spalmata in 10 anni. L’importo totale della detrazione va quindi suddiviso in 10 rate di uguale importo che andranno scaricate tramite la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico).

Ci teniamo inoltre a specificare che, per poter usufruire di queste agevolazioni fiscali, fa fede la data del bonifico bancario o postale, non la data della fattura. Il bonifico con il quale si salda l’intervento di sostituzione della caldaia deve quindi avvenire prima del 31 dicembre 2021 per poter accedere al bonus caldaia 65%.

A partire dal 2022, salvo ulteriori proroghe, la percentuale di detrazione potrebbe cambiare a seconda del grado di efficienza energetica della caldaia installata. In ogni caso ti consigliamo di tenere d’occhio il sito dell’Agenzia delle Entrate per eventuali aggiornamenti sulle procedure, sulla proroga o cambiamenti della percentuale dell’aliquota.

Altre Agevolazioni per la sostituzione della caldaia

Se devi sostituire la tua caldaia abbiamo un’altra buona notizia da darti.

Non esiste infatti solamente il bonus caldaia al 65% ma esistono anche detrazioni al 50% che riguardano però le ristrutturazioni edilizie ed al 110% o Superbonusi.

Le detrazioni in questione ovviamente non sono cumulabili fra loro, pertanto prima di decidere di quale intervento effettuare ti consigliamo di rivolgerti a degli esperti come noi. Solo in questo modo saprai con certezza in quale delle detrazioni previste per la sostituzione della tua caldaia puoi rientrare e risparmiare notevolmente sul costo finale del tuo intervento.

Scopri il nuovo bonus caldaia 2023!

Per farlo compila il modulo che trovi qui di seguito!

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