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Pompa calore: tutto quello che c’è da sapere

Pompa calore: cosa è? Come funziona? Quanti tipi ne esistono? Scopri la risposta a queste ed altre domande

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Se stai leggendo questo articolo forse è perché ti interessa sapere cosa sono le pompe di calore ed il loro funzionamento perché hai sentito che tramite il loro utilizzo puoi risparmiare energia e spendere meno sulle bollette energetiche.

Come prima cosa vogliamo tranquillizzarti: Si, è vero! Installare una pompa di calore potrebbe essere la soluzione che cerchi in termini di risparmio energetico!

Vediamo quindi in questo approfondimento assieme ai nostri esperti cosa sono e come funzionano le pompe di calore oltre ad altri importanti dettagli per cercare di farti capire come una loro installazione possa convenirti.

Cosa è una pompa di calore?

Come prima cosa cerchiamo di spiegare il concetto di pompa o scambiatore di calore. Per pompa o scambiatore di calore ci si riferisce ad un macchinario in grado di trasferire energia termica. L’energia termica non è niente di particolarmente trascendentale ma è quello che noi tutti conosciamo sotto il nome di calore. La pompa di calore quindi riesce a trasferire del calore. In che senso?

Questo macchinario riesce a sottrarre calore da un ambiente freddo solitamente esterno per fornirlo agli ambienti interni come ad esempio una stanza di un edificio. Si, avete capito bene. Questo principio di funzionamento è esattamente il contrario di quello che normalmente accade per un frigorifero visto che solitamente è il corpo più caldo a cedere calore a quello più freddo. Per funzionare quindi, le pompe di calore hanno bisogno di energia solitamente elettrica, meglio se anch’essa ricavata da fonti rinnovabili, oppure quella fornita da gas metano.

Come funziona una pompa di calore?

Come abbiamo visto poco prima, le pompe di calore quindi sono in grado di invertire le “legge della fisica”. In realtà non c’è niente di complicato dietro il loro funzionamento visto che sostanzialmente funzionano come un frigorifero, ma in maniera invertita.

Se in un frigorifero, il calore viene estratto dall’interno ed espulso all’esterno uno scambiatore di calore fa l’esatto contrario: prende il calore dall’esterno e lo pompa all’interno ad una temperatura idonea a riscaldare l’ambiente.

Nelle nostre pompe di calore c’è un particolare gas che ha la capacità di assorbire il calore dalla fonte naturale. In seguito questo gas viene compresso, operazione che ne permette di innalzare la temperatura, e viene fatto circolare all’interno dell’impianto di riscaldamento. Questo sistema è conveniente perché solitamente, l’energia resa all’impianto è da 3 a 6 volte maggiore rispetto a quella che il compressore consuma.

Se hai dubbi sul funzionamento delle pompe di calore e vuoi ulteriori chiarimenti non esitare a contattarci!

Come funziona una pompa di calore?

I diversi tipi di pompe di calore

Le pompe di calore costituiscono la soluzione ideale per ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO2 dal momento che riescono a funzionare utilizzando le energie rinnovabili.

Prima di poter installare uno scambiatore di calore all’interno della tua abitazione però è necessaria un’attenta valutazione energetica della tua abitazione e dei suoi fabbisogni energetici in modo da poterne garantire il suo funzionamento ottimale.

In ogni caso non preoccuparti. A questo pensiamo direttamente noi pertanto non esitare a contattarci.

Le pompe di calore come avrai sicuramente intuito quindi possono funzionare sfruttando vari tipi di energia rinnovabile. Per questo motivo possiamo suddividerle in 3 categorie principali:

  • aria
  • calore del terreno
  • acqua
  • recupero termico

Pompa di calore ad aria

L’aria, come puoi facilmente immaginare, è una risorsa illimitata e soprattutto gratuita. Inoltre, a prescindere dalla temperatura esterna, l’aria contiene sempre calore a meno che non si trovi a alla temperatura di 0 assoluto (-273,15 °C). Pertanto qualsiasi temperatura abbia l’aria che sia superiore a questa sta a significare che l’aria possiede dell’energia termica. Questo significa che, almeno in teoria, l’aria può essere utilizzata per il funzionamento efficiente di una pompa di calore.

La tecnologia delle pompe di calore tuttavia, non è così avanzata. In ogni caso, le nostre sono particolarmente efficienti dal momento che ci permettono di ricavare il calore dall’aria quando la sua temperatura è di -20°C. Un’altro dei vantaggi di questo tipo di pompa di calore è che può essere installata sia internamente che esternamente.

Schema di funzionamento di una pompa di calore ad aria interna

[1] Pompa di calore aria acqua
[2] Bollitore
[3] Serbatoio di accumulo di acqua di riscaldamento

Pompa di calore aria calda interno

Schema di funzionamento di una pompa di calore ad aria esterna

[1] Pompa di calore aria acqua
[2] Bollitore
[3] Serbatoio di accumulo di acqua di riscaldamento
[4] Unità esterna

Pompa di calore aria calda esterno

Poma di calore che funziona con il calore del terreno

Anche il terreno sul quale poggiano i nostri piedi, e le nostre case, contiene del calore che possiamo sfruttare per riscaldare gli ambienti tramite una pompa di calore. Il vantaggio più grande dello sfruttare questo tipo di calore, detto tecnicamente geotermia, sono le temperature relativamente elevate e costanti del terreno, specie se ci riferiamo a quelle che si trovano oltre i 10 metri di profondità.

Inoltre più l’impianto si trova in profondità, più aumentano le temperature e quindi la quantità di energia termica che può essere catturata tramite le sonde geotermiche. Per catturare il calore più prossimo alla superficie invece si utilizzano dei campi collettori al posto delle sonde geotermiche.

Funzionamento tramite calore del terrreno con campo collettori

[1] Pompa di calore geotermica
[2] Bollitore
[3] Serbatoio di accumulo di acqua di riscaldamento

Pompa di calore terreno collettori

Funzionamento pompa di calore geotermica con sonde geotermiche

[1] Pompa di calore geotermica Vitocal
[2] Bollitore
[3] Serbatoio di accumulo di acqua di riscaldamento

Pompa di calore terreno sonde geotermiche

Pompe di calore che sfruttano il calore dell’acqua

Questo particolare tipo di pompe di calore sfrutta l’acqua di falda, pertanto richiede la presenza di un pozzo con un sistema di aspirazione e di deflusso dell’acqua. Questo significa quindi che prima di installarla è necessario verificare se le disposizioni locali in materia permettono la realizzazione di questo tipo di pozzi.

Inoltre è importante verificare anche la composizione dell’acqua che viene utilizzata per produrre calore dal momento che particolari particelle in essa contenuta potrebbero inficiarne il funzionamento. Laddove non è possibile installare una pompa di calore acqua acqua, si può generalmente optare in alternativa per una pompa di calore terra acqua.

Tranquillo: Sono tutte cose a cui pensiamo noi!

Funzionamento calore da acque sotterranee

[1] Pompa di calore acqua acqua Vitocal
[2] Bollitore
[3] Serbatoio di accumulo di acqua di riscaldamento

Funzionamento pompa di calore acqua acqua

Pompa di calore acqua falde

Cos’è il recupero termico?

Nei giorni freddi, l’aria di un ambiente che si trova all’interno di un edificio è solitamente più calda rispetto all’aria esterna. Ecco che quindi questo calore può essere sfruttato tramite uno scaldacqua a pompa di calore per produrre acqua calda sanitaria, indipendentemente dall’impianto di riscaldamento esistente.

Gli scalda-acqua di Valore Energia sono già predisposti per il funzionamento con aria ricircolata o aria viziata e sono disponibili anche con scambiatore e regolazione solare integrati per lo sfruttamento diretto dell’energia solare.

Come si dimensiona una pompa di calore?

Prima di dimensionarne una, come abbiamo visto poco fa, è quindi necessario verificare il bilancio termico dell’edificio in cui verrà installata. A questo punto possiamo scegliere se installarne una monovalente, ovvero nel caso in cui la pompa è l’unico generatore di calore, oppure bivalente, quando nell’impianto di riscaldamento è presente anche un generatore di supporto.

Solitamente consigliamo sempre quella monovalente negli edifici di nuova costruzione, specie se sono ben isolati e locati in aree climatiche non particolarmente rigide. Per la modalità bivalente della pompa invece ne consigliamo l’installazione soprattutto in edifici che hanno bisogno di rammodernamenti dal punto di vista dell’efficienza energetica e che quindi hanno fabbisogni più elevati.

In ogni caso il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad esperti del settore come noi. A questo proposito contattaci pure cliccando qui.

Quanto rende una pompa di calore?

Per stabilire il rendimento di una pompa o scambiatore di calore si utilizzano di solito due parametri. Il rendimento nominale COP (Coefficiente di performance) ed il rendimento stagionale.

Il primo indica il rapporto tra la potenza termica resa all’impianto e la potenza elettrica spesa dalla pompa di calore. Se quindi la pompa di calore sta fornendo 3KW all’impianto di riscaldamento e ne sta consumando 1, allora il suo COP è 3.

Il rendimento stagionale, indicato anche con (SPF O SCOP), tiene conto delle effettive condizioni di lavoro della macchina nell’impianto termico. Come puoi facilmente immaginare, la bontà del rendimento stagionale dipende da molti fattori, tra cui la zona climatica in cui opera la macchina, la qualità costruttiva della pompa di calore, al tipo di impianto termico, oltre che dalla corretta progettazione e posa in opera dell’impianto. Per questi motivi il rendimento stagionale non è un dato tecnico fornito dal costruttore, ma è un dato che saremo noi a fornirti in base alla nostra stima in fase progettuale.

Conclusioni

Come avrai intuito quindi le pompe di calore sono dei validi sistemi per farti risparmiare nelle bollette l’energia che utilizzi per il riscaldamento del tuo edificio o della tua acqua sanitaria.

Le cose che devi tenere in considerazione prima di installarne una però sono molteplici e ti consigliamo caldamente di rivolgerti ad un’esperto come noi. Questa è anche l’unica garanzia per rientrare nelle agevolazioni fiscali previste per l’installazione di questi dispositivi di cui parliamo qui. Per questo motivo non esitare a contattarci cliccando qui.

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Guida su come individuare la propria classe energetica

Come faccio a sapere in quale classe energetica è il mio edificio? Quali sono gli interventi di efficientamento energetico più adatti per rientrare nell’ Ecobonus 110 %? Scoprilo in questa guida di Valore Energia!

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Come faccio a sapere in quale classe energetica è il mio edificio? Quali sono gli interventi di efficientamento energetico più adatti a rientrare negli incentivi previsti dalla legge italiana?

Se stai cercando una risposta a queste domande, probabilmente è perché hai sentito parlare delle nuove agevolazioni per l’efficientamento energetico che il governo italiano ha approvato nel suo DL Rilancio.

Si tratta di agevolazioni fiscali veramente importanti che potrebbero davvero farti risparmiare molto sui lavori che hai intenzione di fare, anzi in alcuni casi non dovrai sborsare un euro! Il decreto infatti prevede degli Ecobonus per lavori di efficientamento energetico che arrivano fino al 110%.

Tuttavia, come noi di Valore Energia sappiamo benissimo, la risposta alle domande che abbiamo posto ad inizio di questo articolo non sempre è immediata, anzi, quasi mai.

Per questo abbiamo cercato di redarre questa breve guida in cui potrai trovare delle indicazioni di massima per capire in quale classe energetica è l’edificio in cui vuoi effettuare i lavori e per capire quali lavori puoi svolgere per rientrare nell’ecobonus al 110%.

In ogni caso il nostro consiglio, prima di fare cose di cui ti potresti pentire, è quello di parlarne con un esperto del settore come noi per essere sicuro di quello che stai facendo. A questo proposito non esitare a contattarci cliccando qui!

Adesso però è arrivato il momento di iniziare la lettura della nostra breve guida su come stabilire la classe energetica di un edificio e su quali interventi effettuare.

Sei pronto?

Guida per stabilire la classe energetica dell’edificio

Per stabilire la classe energetica di un edificio sono diverse le cose che gli esperti che avrai incaricato di farlo devono sapere.

Per farti capire meglio come si svolge questo procedimento, ma anche per fornirti una guida pratica qui di seguito elencheremo delle indicazioni di massima che ci serviranno per fare delle valutazioni.  Solo poche domande a cui dovrai essere rispondere per comprendere quale potrebbe essere la tua classe energetica.

Come prima cosa ci sarà necessario risalire all’anno di costruzione dell’edificio. Se infatti è stato costruito prima del 1990 e non è stata mai oggetti di riqualificazione, con ogni probabilità apparterrà alle classi E,F o G. Attenzione perà aver sostituito la caldaia con una più moderna probabilmente non ha cambiato molto lo stato delle cose.

Qualora l’edificio fosse stato ristrutturato più di recente, probabilmente tu o il tuo tecnico avrete una Relazione tecnica ex Legge 10 (art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10), nella quale viene sostanzialmente analizzato il sistema Edificio – Impianto. Gli edifici costruiti più di recente potrebbero avere anche un altro documento che ti consente di comprendere la tua classe energetica. Si chiama ACE (attestato di certificazione energetica), ovvero il certificato che identifica il consumo annuale di energia di un edificio.

Per stabilire l’effettiva classe energetica del tuo edificio avrai bisogno anche delle seguenti informazioni che ti chiederemo al fine di stabilire con precisione la tua classe energetica:

  1. Ha sostituito il suo impianto di riscaldamento? 
  2. Se la risposta è affermativa che cosa ha installato quando lo hai sostituito?
  3. Ha realizzato un impianto a pavimento?
  4. Ha messo un cappotto al suo edificio?
  5. Ha sostituito i suoi infissi? 
  6. In che anni li hai sostituiti?
  7. Ha eseguito delle opere di isolamento sul tuo tetto? 
  8. Se la risposta è affermativa quali opere hai eseguito?

Quali interventi di efficientamento energetico posso effettuare?

Non c’è una risposta unica ma molte opzioni tra cui scegliere. Dopo una valutazione di massima saremo in grado di proporle alcune soluzioni sulla base anche delle tue risposte alle domande qui sopra e che ti garantiranno un risultato certo. Come siamo in grado di farlo? Noi conosciamo quante classi energetiche potranno farti scalare i nostri interventi. Ti proporremo quelle che ti consentiranno con certezza di ottenere le detrazioni fiscali al 110%.  Le soluzioni, come ti sarà possibile vedere qui di seguito, sono molte e si possono semplicemente adattare. Proprio per venire incontro alle esigenze di tutti, ma al tempo stesso anche per cercare di farvi usufruire delle agevolazioni fiscali previste, abbiamo cercato di proporre delle soluzioni ad hoc.

Siccome le soluzioni che troverai qui sono molte forse potresti aver bisogno di maggiori chiarimenti a riguardo. In questo caso non esitare a contattarci subito cliccando qui!

Casistiche particolari di lavori di efficientamento energetico

Come avrai avuto modo di capire, gli interventi di efficientamento energetico che possiamo compiere sono numerosi anche se in ogni caso andranno valutate bene le circostanze. Se qui sopra abbiamo cercato di definire alcune linee guida principali, qui di seguito abbiamo riportato alcune casistiche particolari che nel corso del tempo ci è capitato di incontrare.

Ovviamente non è detto che tra queste casistiche particolari ci sia anche la tua. Per questo motivo ti invitiamo a contattarci senza problemi!

Vediamo una delle casistiche particolari che ci sono capitate.

Cosa posso installare per aumentare due classi energetiche se ho già un impianto fotovoltaico in un edificio di classe E,F e G ?

Sicuramente una Pompa di Calore ad Alta temperatura od una Pompa di Calore Geotermica abbinata a Valvole termostatiche o regolazione puntuale della temperatura sui termostati ed un impianto Solare Termico anche con Ventilazione Meccanica Controllata.

Conclusioni

Con questa breve ma non per questo meno esaustiva guida, speriamo di aver risolto alcuni dei dubbi in tema di interventi di efficientamento energetico che danno diritto alle agevolazioni fiscali previste dalla legislazione italiana. Speriamo anche che tu abbia le idee un po’ più chiare sul tipo di lavori cui andrai incontro!

In ogni caso sappiamo benissimo che la questione non è affatto semplice, tutt’altro. Come hai visto le variabili in gioco sono davvero tante!

Per questo il nostro consiglio è sempre quello di rivolgerti ad esperti del settore come noi prima di iniziare lavori di questo genere. A questo proposito ti invitiamo a contattarci subito cliccando qui per ricevere una consulenza o ulteriori informazioni!

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Guida alle agevolazioni per l’efficienza energetica e per la ristrutturazione in Italia

Alla scoperta di tutte le agevolazioni per l’efficienza energetica e per la ristrutturazione vigenti all’interno del territorio italiano

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Non è una novità che i governi del mondo, perlomeno quelli più virtuosi, cerchino di incentivare l’edilizia. Gli strumenti sono quasi sempre gli stessi agevolazioni per l’efficienza energetica o per la ristrutturazione. Il motivo è molto semplice, l’edilizia ha una leva di crescita più alta rispetto ad altri settori.

In un momento come questo, dove la crisi post COVID si sta facendo sempre più accentuata, c’è bisogno di misure per il rilancio economico. Misure in parte già esistenti, in parte contenute nel nuovo DL Rilancio approvato dal governo italiano.

Noi di Valore Energia, in quanto esperti del settore dell’efficientamento energetico e nell’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili abbiamo scelto di “restare” sempre informati. Una scelta che ci caratterizza perchè siamo stati tra i primi a promuovere la cessione del credito. Per questo motivo, abbiamo cercato di regalarvi una semplice guida alle agevolazioni per l’efficienza energetica e per la ristrutturazione in Italia.

Vi ricordiamo che prima di procedere ad effettuare lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico è bene conoscere le opportunità che ci sono. Se state pensando di poter usufruire dell’Ecobonus 110%, del Bonus Ristrutturazioni, oppure del Conto Termico 2.0, è bene verificare insieme ad un esperto che possiate effettivamente avere diritto a queste agevolazioni. A questo proposito non esitate a contattarci per chiederci una consulenza!

Ma non perdiamo altro tempo. Siete pronti per scoprire la nostra guida alle agevolazioni per l’efficienza energetica e per la ristrutturazione in Italia?

Allora proseguite nella lettura!

Conto Termico 2.0 GSE: cosa è e caratteristiche principali

La prima delle agevolazioni per l’efficienza energetica di cui vogliamo parlare in questo approfondimento è il Conto Termico 2020. Il Conto Termico 2.0 GSE non è altro che un fondo, gestito dal GSE (Gestore dei servizi energetici). Questo fondo è stato creato con lo scopro di incentivare gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni oltre che a incentivare gli interventi mirati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

E’ proprio il GSE a stabilire chi può avere accesso a questi incentivi, chi ne ha diritto, quali sono le modalità di accesso basandosi su quanto previsto dal legislatore italiano.

Cerchiamo di riassumere le caratteristiche principali del Conto Termico 2.0:

  • Beneficiari: Il Conto Termico 2020 prevede dei bonus economici fino al 65% della spesa sostenuta, per Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, sia imprese, con particolare focus a quelle del settore agricolo che di natura residenziale.
  • Disponibilità del fondo: Ogni anno lo stato italiano stanzia 900 milioni di euro: 200 per le Pubbliche Amministrazioni, 700 per i soggetti privati
  • Tempistica: il rimborso del 65% della spesa sostenuta avviene solitamente entro 2 mesi dalla stipula della convenzione.
  • Modalità di accesso: per i privati vige la modalità di accesso diretto tramite la quale possono presentare una richiesta di rimborso spese alla fine dei lavori che viene valutata dal GSE. In questo caso l’erogazione avviene in un’unica soluzione fino a 5000 euro. Per i lavori i cui contributi superano i 5000 euro vengono erogati in 2 o 5 anni. Le Pubbliche Amministrazioni possono anche ricorrere ad una modalità detta “a prenotazione”, per usufruire degli incentivi prima dell’avvio dei lavori.
  • Cumulabilità: Gli incentivi del Conto Energia Termico GSE, per quanto riguarda i privati, potranno essere cumulati con altri contributi non statali al contrario delle PA che possono cumulare il Conto Termico con altri incentivi statali.

Agevolazioni per l’efficienza energetica: gli Ecobonus 110%.

Gli Ecobonus del 110% sono stati introdotti solo recentemente dal governo italiano a causa dell’emergenza coronavirus ed in pratica sono una versione “potenziata” di quelli già precedentemente in vigore. Si tratta di particolari agevolazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica che forniranno un bonus del 110% per tutti gli interventi sostenuti a questo scopo. Il bonus potrà essere usufruito dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Per avervi accesso gli interventi sostenuti devono sostanzialmente assicurare almeno il miglioramento di 2 classi energetiche attestate con APE (attestato Prestazione Energetica).

Gli interventi che potranno rientrare nelle agevolazioni previste dall’ ecobonus e saranno i seguenti:

  • Interventi di isolamento termico;
  • Sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici;
  • Sostituzione impianti climatizzazione (riscaldamento o raffrescamento) di edifici familiari:
  • Pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo.
  • Fotovoltaico, sistemi di accumulo;
  • Tutti gli interventi già rientranti nel precedente Ecobonus;

Inoltre, a seconda del tipo di intervento che andrete a realizzare, è previsto un tetto massimo di spesa a cui può ammontare l’importo dell’ecobonus.

Per scoprire di più sugli ecobonus al 110% clicca qui!

Bonus ristrutturazioni edilizie 2020: cos’è e come funziona?

Le agevolazioni non riguardano solo l’efficienza energetica ma anche le ristrutturazioni edilizie. Questo tipo di agevolazioni sono dedicate ai lavori edili di riqualificazione di un immobile. Tra questo rientra anche la realizzazione di un impianto di produzione da fonti rinnovabili. Sarà possibile beneficiare per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2020 della detrazione fiscale del 50% ed entro il limite di 96.000 euro di spesa. Per gli impianti fotovoltaici i limiti temporali sono aggiornati con il Decreto Rilancio.

Questo bonus potrà essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Inoltre, la detrazione del 50% sull’IRPEF può essere anche dal titolare dei diritti di godimento e da coloro che ne sosterranno le spese.

I beneficiari del bonus ristrutturazione potranno quindi in sostanza essere:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Le detrazioni, le quali potranno essere convertite in sconto in fattura o cedute a terzi dopo essere state convertite in credito di imposta, saranno concesse in relazione solo ad interventi di recupero del patrimonio edilizio. Questi interventi quindi potranno essere sostenuti solo su:

  • parti comuni di un edificio residenziale
  • singole unità immobiliari residenziali, anche rurali e di qualsiasi categoria catastale, oltre che sulle loro pertinenze:

Gli interventi ammessi per avere diritto al bonus ristrutturazioni edilizie 2020 saranno interventi di:

  • manutenzione straordinaria,
  • restauro e di risanamento conservativo e
  • ristrutturazione edilizia.

Conclusioni

Come avrai capito se hai letto fino a questo punto, in Italia sono disponibili davvero tante e convenienti agevolazioni per l’efficienza energetica e per la ristrutturazione. Ti consigliamo in ogni caso di parlare con degli esperti prima di lanciarti in improvvise ristrutturazioni o interventi di efficientamento energetico per valutare bene il lato economico della cosa. Quindi… Non esitare a contattarci!

Se invece vuoi sempre rimanere aggiornato sulle agevolazioni per l’efficienza energetica allora ti consigliamo di iscriverti alla nostra newsletter!

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Ecobonus 2019 ed ecobonus 2020: quali sono le differenze?

Tutte le differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 previsti rispettivamente nel DL Crescita e nel DL Rilancio

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Quello degli incentivi alla riqualificazione energetica degli edifici è un tema spesso oggetto di revisioni da parte della politica. Specie per quanto riguarda le modalità attraverso cui accedere a questi incentivi solitamente rilasciati tramite forme di bonus e sconti.

Le revisioni a queste modalità di accesso si sono rese necessarie anche quest’anno ed hanno portato ad importanti differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 previsti nel DL Rilancio, il decreto che secondo il governo italiano dovrebbe rilanciare l’economia dopo l’emergenza coronavius.

Mettere continuamente mano a questi incentivi, si sà, può generare confusione. Tuttavia questa volta non ci sentiamo di criticare il governo, perché come avrete modo di scoprire proseguendo nella lettura, in questo caso la differenza fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 è volta a promuovere in maniera ancora più consistente la svolta green della nostra economia, soprattutto per quanto riguarda l’edilizia e l‘efficientamento energetico degli edifici.

Proviamo quindi a fare chiarezza fra cercando di spiegare quali sono le differenze fra gli ecobonus 2019 e 2020 qui di seguito.

Qual’è la differenza principale fra ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020?

La differenza che salta subito agli occhi fra le due misure di sostegno per la ristrutturazione secondo criteri di efficienza energetica è l’ammontare totale dell’importo. Si passa infatti da un tetto medio del 65% del totale della spesa sostenuta da  dell’ecobonus 2019 ad addirittura al 110%, dell’ecobonus 2020.

Una differenza di rimborso che quindi è più che conveniente dal momento che oltre ad essere praticamente il doppio della precedente permette, in alcuni casi, di coprire l’intero importo dei lavori.

La seconda differenza sostanziale tra Ecobonus 2019 ed Ecobonus 2020 è la possibilità di cedere il credito non solo a fornitori ma anche a banche ed istituti. Questo di fatto è un vantaggio che rende il credito fruibile a tutti.

Requisiti per usfruire dell’ecobonus: differenze fra quelli del 2019 e quelli del 2020

Per quanto riguarda le differenze fra gli ecobonus del 2019 e quelli del 2020 proviamo a prendere in considerazione come prima cosa i requisiti del 2019.

Requisiti ecobonus Dl Crescita

La detrazione per il risparmio energetico approvata nella legge di bilancio 2019 consente di beneficiare di uno sconto Irpef pari al 50% o al 65% della spesa sostenuta, in relazione alla tipologia di lavoro effettuato. Questa percentuale può salire fino al 75% nel caso di lavori in condominio.

Nello specifico, la detrazione per interventi sulle abitazioni riguarda tutti gli interventi e le spese sostenute ai fini di:

  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi);
  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento.

Per ogni intervento specifico inoltre, la legge di bilancio 2019 stabiliva tre aliquote differenziate in base alla tipologia di spesa sostenuta del 50%, del 65% e del 75%. Vediamole qui di seguito.

Detrazione ecobonus 50% per i seguenti interventi:

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse solo in alcuni casi. Per questi impianti l’efficienza media stagionale deve essere pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65%.

Detrazione ecobonus 65% per i seguenti interventi:

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Detrazione ecobonus al 70% o 75% per  interventi di tipo condominiale valida per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per ogni unità immobiliare che compone l’edificio

Ecobonus 2020 del DL Rilancio

Il decreto Rilancio, rispetto al DL Crescita, è ricco di novità, anche per il settore edilizio. Sarà valido per i lavori svolti dal 1° luglio 2020 e fino alla fine del 2021 e potrà prevedere un importo pari al 110% della spesa. In pratica quindi permetterà di fare i lavori gratis a patto che garantisca il miglioramento dell’edificio di almeno due classi energetiche. Miglioramento che certificato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato.

Questi invece i nuovi interventi per cui è garantita la copertura dall’ecobonus 2020 al 110%:

  • cappotto termico, su almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio realizzato con materiali isolanti che i i previsti dal decreto Ambiente dell’ottobre 2017.  Il rimborso verrà restituito fino ad un importo massimo di 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio.
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti su edifici unifamiliari e sulle parti comuni degli edifici. La sostituzione deve avvenire con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici. In questo caso il tetto massimo di spesa è 30.000 euro per ogni unità immobiliare dell’edificio interessato dai lavori. Sono riconosciute anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Da precisare che l’aliquota del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolati dall’ecobonus 2019, nei limiti di spesa già vigenti per ciascun intervento e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei maxi-interventi appena descritti. Un esempio? L’installazione di un impianto fotovoltaico con relativo intervento strutturale sull’edificio in questione.

Riscossione del bonus: sconto in fattura e cessione del credito

Per quanto riguarda le modalità di riscossione del bonus, non ci sono grosse differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020.

Se infatti Decreto Crescita del 2019 ha introdotto la possibilità per il contribuente di utilizzare la detrazione fiscale spettante per i lavori ammessi all’ecobonus come sconto diretto in fattura, questa modalità è stata riproposta praticamente invariata dal DL Rilancio. ll contribuente quindi potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore di fatto senza sborsare un euro di tasca sua.

Sarà il fornitore dell’intervento poi a recuperarlo sotto forma di credito di imposta. Credito di imposta che a sua volta sarà cedibile ad altri soggetti, come banche e intermediari finanziari, o per la trasformazione in un credito di imposta da riscuotere successivamente.

Proprio quest’ultimo punto è quello in cui noi di Valore Energia siamo specializzati.

Vuoi saperne di più a riguardo?

Non ti resta che contattarci cliccando qui!

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Qual’è la differenza tra solare termico e fotovoltaico?

Una breve guida alla differenza tra Impianto Fotovoltaico e Solare Termico a cura di Valore Energia

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Quando si parla di solare termico o di impianti fotovoltaici spesso è facile sbagliare. I due termini infatti possono sembrare sinonimi ma vi garantiamo che non è affatto cosi. La differenza tra solare termico e fotovoltaico nonostante, in fin dei conti, si parli sempre di pannelli solari, è enorme.

In questo approfondimento quindi cercheremo di ricapitolare a grandi linee cosa è un impianto fotovoltaico e cosa è un impianto solare termico. Cercheremo di elencare le loro caratteristiche specifiche in modo da comprenderne appieno le differenze qualora la tua fosse più di una semplice curiosità.

Sei quindi pronto a scoprire la differenza fra solare termico e fotovoltaico?

Continua la lettura per scoprirla.

Cos’è e come funziona un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico è un impianto che si basa su di un principio semplice quello dell’assemblaggio di più moduli fotovoltaici che si nutrono dell’energia solare per produrre energia elettrica.

Come sono fatti quindi i pannelli fotovoltaici?

I pannelli fotovoltaici sono formati da piccole celle realizzate in silicio. E’ proprio al’interno di queste celle che avviene la conversione dell’energia da solare ad elettrica. Inoltre queste piccole celle sono collegate tra di loro in tutta la superficie del pannello in modo da poter essere connesse in serie tramite dei contatti chimici.

Ogni pannello fotovoltaico è quindi composto da più moduli ma ciò non sarebbe sufficiente alla produzione di energia elettrica. E’ necessario anche un inverter, lo strumento in grado di convertire la corrente continua in alternata e che la rende quindi in grado di entrare in circolo nell’impianto elettrico dell’edificio in cui l’impianto fotovoltaico è installato.

I più moderni impianti fotovoltaici sono dotati anche di sistemi intelligenti per gestire l’energia: possono quindi essere integrati con sistemi di stoccaggio come le batterie di accumulo, in modo da conservare l’energia prodotta in eccesso per riutilizzarla in futuro.

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico?

In quanto ad ecosostenibilità, non vi sono dubbi che le differenze tra fotovoltaico e solare termico siano tali da non minare questo principio. Entrambi i sistemi infatti basano il loro funzionamento sullo sfruttamento di energie rinnovabili: in questo caso il sole, un fonte di energia praticamente inesauribile.

Per farvi però capire bene le differenze fra questi due tipi di impianti cercheremo qui di seguito di indicare tutti gli altri vantaggi di un impianto fotovoltaico:

  • Un impianto fotovoltaico non produce sostanze di scarto;
  • Può produrre energia in quantità tale da poter rendere autonomo un edificio che sia quello domestico o quello aziendale;
  • Può permetterti di rivendere l’energia elettrica prodotta in eccesso al gestore elettrico;
  • La sua installazione può rientrare in particolari incentivi economici (come l’Ecobonus 110% fotovoltaico).
  • I pannelli fotovoltaici sono garantiti in genere per 25 anni;
  • Non richiede particolari costi di manutenzione;
  • A dispetto delle apparenze, i pannelli sono progettati e garantiti per resistere anche a situazioni estreme (per questo è importante acquistare solo prodotti certificati).

Come scegliere l’impianto fotovoltaico?

Per scegliere un impianto fotovoltaico che sia adatto alle tue esigenze dovrai basarti sui tuoi consumi annui e quindi dovrai dare un’occhiata alla tua bolletta elettrica. In base a questa, le fasce orarie in cui sfrutti l’energia prodotta dal tuo impianto ed al valore dell’irraggiamento solare che varia in base al luogo dove viene installato l’impianto, si ottiene il dimensionamento ottimale.

Ovviamente per questa operazione è sempre meglio richiedere assistenza a degli specialisti come noi!

Cosa è e come funziona un impianto solare termico?

Il solare termico è un impianto che permette di produrre acqua calda da una fonte di energia pulita e rinnovabile, come il sole.

Ma come funziona un impianto solare termico?

Il suo funzionamento è piuttosto semplice: i pannelli solari di cui è composto l’impianto catturano il calore irraggiato dal sole. Questo calore riscalderà il fluido termovettore (di solito composto da acqua e antigelo) che trasmetterà il calore accumulato, tramite una circolazione dello stesso che potrà essere naturale o forzata, nel serbatoio di accumulo attraverso la serpentina.

Le destinazioni d’uso di questo calore accumulato potranno essere due: è possibile utilizzarlo per riscaldare l’acqua  sanitaria domestica (risparmiando ben il 60-80% del costo annuo) oppure anche per affiancare il riscaldamento dell’abitazione attraverso un sistema combinato.

Quanti tipi di impianti solari termici esistono? Quali sono i loro vantaggi?

Gli impianti solari termici si possono suddividere in tre tipologie:

  1. Circolazione naturale;
  2. Circolazione forzata;
  3. Svuotamento.

Cerchiamo di analizzarne il funzionamento ed di vantaggi qui di seguito.

Circolazione naturale

Gli impianti a circolazione naturale hanno un bollitore posizionato sopra i pannelli. I collettori  di cui sono composti, ovvero i tubi che formano il pannello, si scaldano con i raggi. Questo calore fa in modo che il fluido termovettore diventi meno denso, pertanto sarà in gradodi spostarsi verso raggiungendo l’intercapedine del bollitore. Come avrai già capito il liquido termovettore non entrerà mai in contatto con l’acqua! Sarà qui che il fluido cederà il proprio calore all’acqua sanitaria che una volta scaldata sarà disponibile all’utenza.

I vantaggi di questa soluzione sono 3:

  1. non avrai bisogno di pompe di circolazione,
  2. occupa poco spazio,
  3. richiede un’installazione  ed una manutenzione semplice.

Circolazione forzata

La differenza fra gli impianti solari termici a circolazione forzata e quelli con circolazione naturale risiede nel sistema con cui viene azionata la circolazione del fluido termovettore. In questo caso avviene grazie ad una speciale centralina dotata di un sistema di regolazione elettronico che nel momento in cui la temperatura dei collettori supera quella del boiler, attiva la pompa di circolazione. Per il resto il funzionamento è praticamente identico al precedente.

Il principale vantaggio di questo impianto è il suo rendimento termico più alto. Tuttavia presenta anche diversi contro come ad esempio il fatto che avrai bisogno di più spazio visto che prevede più componenti ed inoltre ha un costo maggiore.

Svuotamento

Questi impianti si chiamano così perché quando l’impianto raggiunge la temperatura desiderata i collettori si svuotano smettendo così di immagazzinare calore. Il fluido termovettore quando i collettori si svuotano cade all’interno del serbatoio di svuotamento dal quale, grazie a delle pompe, viene di nuovo fatto fluire all’interno dell’impianto. In questo modo quando non stai consumando acqua il circuito rimarrà fermo all’interno del serbatoio ausiliare in modo da evitare tutti i problemi legati agli eventi climatici.

Quali sono le differenze tra e solare termico e fotovoltaico?

Ora che abbiamo spiegato cosa sono come e come funzionano questi due tipi di impianti, possiamo finalmente prendere in esame la differenza tra il fotovoltaico ed il solare termico. In realtà, più che di una differenza è giusto parlare di differenze visto che queste riguardano tra aspetti: utilizzo, materiale e installazione.

  1. Utilizzo: La differenza tra solare termico e fotovoltaico per quanto riguarda l’utlizzo che se ne fa è che il primo sfrutta il calore del sole per il riscaldamento o l’acqua sanitaria, il secondo invece la utilizza per la produzione di energia elettrica per alimentare gli elettrodomestici presenti nell’edificio.
  2. Materiale: i pannelli fotovoltaici sono formati da celle in silicio al cui interno avviene la conversione da radiazione solare a energia elettrica, i pannelli solari termici invece sfruttano un raccoglitore per scaldare l’acqua;
  3. Installazione: la grande differenza tra solare termico e fotovoltaico è che il primo è nettamente più facile da installare rispetto al secondo dal momento che spesso basta un solo pannello a soddisfare le esigenze.

Conclusione

Dopo aver analizzato le differenze tra solare termico e fotovoltaico adesso tocca a te!

Valuta l’utilizzo ed i vantaggi dei due tipi di impianti partendo dal presupposto che ognuno dei due è in grado di garantirti meno spese, un maggiore efficientamento energetico dell’edificio oltre a dare una grossa mano all’ambiente!

Non riesci a capire bene la differenza tra solare termico e fotovoltaico e quale dei due ti conviene?

Niente paura! Contattaci pure chiedendo tutte le informazioni di cui hai bisogno!

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Cosa serve sapere per accedere all’ecobonus 110%

Alcuni chiarimenti su quello che devi sapere per poter accedere ai finanziamenti dell’Ecobonus al 110 %, sui documenti necessari e sulle sanzioni previste.

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Non è più un segreto oramai. Il nuovo Decreto Rilancio ha dato il via in Italia ai nuovi superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico (ecobonus 110%) e miglioramento sismico (sisma bonus110%).

E’ proprio l‘art.119 del suddetto decreto, dal momento che ivi sono contenuti gli incentivi per l’efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, che con i suoi 16 commi ha definito tutto quello che servirà per accedere all’ecobonus 110 % ed al sismabonus.

In particolare questo articolo stabilisce i seguenti punti:

  • l’orizzonte temporale;
  • gli interventi che possono accedere ai superbonus;
  • le condizioni di accesso:
  • i soggetti beneficiari;
  • la cessione del credito;
  • lo sconto in fattura.

Noi di Valore Energia abbiamo già parlato di questi punti qui cercando di entrare, per quanto possibile, nel dettaglio delle nuove detrazioni fiscali.Tuttavia ancora molto c’è da chiarire, specie per quanto riguarda i documenti necessari per accedere all’ecobonus 110 %, sulle sanzioni previste qualora si dichiarasse il falso, ed altre questioni importanti, non ultima quella dell’effettiva entrata in vigore della legge con le modifiche che ciò potrebbe comportare.

Se quindi ti stai chiedendo: “Per accedere all’ecobonus 110 % basta leggere l’art.119 del DL Rilancio e vedere se rientro nei termini?” allora sappi che la risposta a questa domanda è una. Ed è la seguente: “No!”. Le cose in effetti sono ben più complicate di così.

In questo approfondimento abbiamo cercato di rispondere alle seguenti domande:

  1. Ecobonus e Sisma Bonus al 110% sono già operativi?
  2. Quali altre disposizioni sono necessarie prima dell’effettiva entrata in vigore della legge che permetterà di accedere all’ecobonus al 110%?
  3. Posso già iniziare i lavori senza rischiare di non accedere all’ecobonus al 110%?
  4. Quali sono le condizioni necessarie per accedere all’Ecobonus 110%?
  5. Quali sono i Documenti necessari per accedere all’Ecobonus 110%? certificato ape e richiesta enea
  6. Quali sono le sanzioni previste?
  7. Dove trovo maggiori informazioni?

Vediamo pertanto insieme quali sono le cose da sapere per poter accedere all’ecobonus 110% qui di seguito.

Ecobonus e Sisma Bonus al 110% sono già operativi?

Il Decreto è già stato pubblicato ed in vigore tuttavia per poter accedere all’Ecobonus 110 % ed al nuovo Sismabonus è necessario aspettare la sua conversione in legge da parte del parlamento. Questa dovrà avvenire entro entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta (quindi entro il 18 luglio 2020).

Quando un decreto legge deve essere convertito in legge dal parlamento, è lecito aspettarsi delle modifiche al testo da parte di quest’ultimo. Si tratta solitamente di modifiche che puntano limare o definire meglio qualche dettaglio, ma che in taluni casi possono essere anche sostanziali. In ogni caso, i lavori alla Camera dei Deputati sul DL Rilancio sono cominciati proprio questa settimana.

Quali altre disposizioni sono necessarie prima dell’effettiva entrata in vigore della legge che permetterà di accedere all’ecobonus al 110%?

Mentre il percorso di approvazione della legge è un percorso ormai definito c’è un passaggio molto importante che tutti stanno attendendo. Le modalità con cui questo credito sarà messo a disposizione delle imprese. Per accedere all’ecobonus 110 % infatti stiamo attendendo le disposizioni attuative da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sono attese entro il 19 giugno; (ne parliamo anche qui).

Posso già iniziare i lavori senza rischiare di non accedere all’ecobonus al 110%?

Si. Per entrambi i superbonus, il DL Rilancio parla di “spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dall’1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021”.

Questo sta a significare che non è la data di inizio dei lavori, ma la data effettiva di pagamento dei lavori svolti a fare fede ai fini della fruizione alle detrazioni fiscali.

Quali sono le condizioni necessarie per accedere all’Ecobonus 110%?

Per poter accedere all’ecobonus potenziato al 110% sarà necessario che i lavori realizzati:

  • rispettino i requisiti minimi del decreto Mise 26 maggio 2015 che definisce l’applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici;
  • il miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio o, se non possibile (perché si è già nelle prime due classi) il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica APE, (di cui parlimo nel paragrafo seguente) rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.

Quali sono i Documenti necessari per accedere all’Ecobonus 110%? certificato ape e richiesta enea

L’attestato di Prestazione energetica APE è il documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un abitazione o di un appartamento secondo una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) che stabilisce le prestazioni energetiche degli edifici. E’ obbligatorio per la vendita o l’affitto di un immobile e per accedere all’Ecobonus 110%.
La validità di un APE è, nella maggior parte dei casi, 10 anni e per riceverlo è necessario far effettuare un sopralluogo nell’immobile da parte di tecnici abilitati. Valore Energia offre a tutti i propri clienti la possibilità di ottenere la certificazione APE gratuitamente. Contattati e richiedilo subito a questo link.

Questo significa che per poter ricevere questo certificato è necessario rivolgersi a dei professionisti abilitati!

Per accedere all’ecobonus 110 %, oltre al certificato APE è necessario presentare richiesta all’ ENEA, solo online. In particolare avrete tempo 90 giorni per accedere all’area dedicata del sito dell’ENEA. Questa comunicazione dovrà contenere:

  1. dati anagrafici del beneficiario;
  2. informazioni relative all’immobile oggetto di intervento (anche la planimetria quindi);
  3. tipologia di intervento

Le autorità avvisano già da ora che bisognerà essere molto scrupolosi: sono previste sanzioni per dichiarazioni false o abusi e controlli rigidi. Tuttavia, in caso di errori, la comunicazione può essere rettificata, a patto che lo sia entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale la spesa può essere portata in detrazione. La nostra azienda si occupa normalmente di comprendere queste pratiche a tutti coloro che diventano nostri clienti. 

Quali sono le sanzioni previste ?

I soggetti in gioco sono sostanzialmente due: i professionisti che rilasciano le certificazioni ed i contribuenti.

In particolare il professionista che rilascia asseverazioni non veritiere ai fini dell’accesso all’ecobonus 110 % potrà essere sanzionato con ammende da 2mila euro a 15mila euro per ogni attestazione o asseverazione infedele.

Per il contribuente ci sarà l’immediata decadenza dai benefici fiscali. Questo significa che l’Agenzia dell’Entrate non si farà di certo scrupoli ad inviare cartelle esattoriali con le cifre a lei dovute, cifre che saranno corrispondenti all’ammontare del bonus di cui il contribuente ha usufruito.

Maggiori informazioni?

Fino a questo momento sono queste le informazioni che, anche basandoci sul funzionamento attuale degli incentivi, siamo riusciti a reperire. Per maggiori dettagli e informazioni attendiamo tutti sia il provvedimento attuativo che la consueta guida che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti che dovrebbe essere disponibile dal 19 giugno.

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Fotovoltaico per l’azienda: come finanziare la riduzione dei costi energetici

Fotovoltaico per l’azienda: quali incentivi puoi sfruttare nel 2020 per finanziare la riduzione dei costi energetici?

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Se quando arriva la bolletta per l’energia elettrica la prima cosa a cui pensi è: Quali incentivi posso sfruttare per installare il fotovoltaico per la mia azienda per ridurne i costi?” allora sei nel posto giusto.

Se sei un imprenditore, immaginiamo che tu tenga alla tua azienda nella stessa maniera in cui tieni a tuo figlia o figlio. Vuoi solo il meglio per lei o lui e speri che possa crescere piena di salute e di energia. Per fare ciò però sono necessari degli investimenti, investimenti di cui non sempre puoi conoscere il reale ritorno economico. Se iscrivere un figlio all’università può essere considerato come un investimento sul suo futuro, installare in impianto fotovoltaico per la tua azienda può essere un investimento tra i migliorari. Un modo per migliorare i numeri del bilancio aziendale.

Ovviamente, prima di effettuare un simile investimento dovrai effettuare tutte le verifiche del caso. In particolare dovri verificare l’impatto economico e finanziario sul tuo bilancio. E’ il primo passo, prima di avviare le pratiche per installare un fotovoltaico per la tua impresa dovrai essere certo di far quadrare i conti.

Un ritorno economico che è davvero a portata di mano. Grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla legge italiana ed al costo dell’energia elettrica al lordo delle tasse. In sostanza, una delle prime domande che ti sarai posto è: “quali  sono gli incentivi per il fotovoltaico di cui posso usufruire quest’anno?”.

In questo articolo troverai proprio alcuni semplici punti che potranno fornirti tutte le informazioni a riguardo realizzati dagli esperti in detrazioni fiscali per aziende di Valore Energia.

Impianto fotovoltaico per l’azienda: no al super-ammortamento e si al credito di imposta

Un incentivo per l’installazione di un impianto fotovoltaico per le aziende che veniva utilizzato in passato è quello che era conosciuto con il nome di super-ammortamento del 130%. Questo super ammortamento prevedeva che se i lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico della tua azienda fossero costati ad esempio 100 mila euro, avresti potuto mettere nel bilancio della tua impresa, un costo per questo lavoro di 130 mila euro, un costo che sarebbe potuto essere spalmato nei successivi 11 anni. Il diretto vantaggio di tutto ciò è la conseguente diminuzione della pressione fiscale della tua azienda, particolarmente legata all’utile prodotto dalla tua impresa.

Se prima le cose funzionavano in questo modo, oggi non è più così.

Con la legge di bilancio 2020 questa misura è stata eliminata ed è stata sostituita dal nuovo credito di imposta al 6%. Un credito di imposta di cui è possibile usufruire per una spesa massima di 2 milioni di euro.

Ci teniamo subito a specificare che, sebbene questa agevolazione per l’installazione di un impianto fotovoltaico per un’azienda possa sembrare meno generosa la realtà dei fatti è che non sempre è così. Come in molte cose, il reale vantaggio di queste misure dipende dal caso a cui le si applicano. Inoltre, anche se il vantaggio si è ridotto in molti casi, l’investimento nel fotovoltaico resta sempre appetibile.

Se prendiamo come esempio una società di capitali (come S.p.a. o S.r.l.) soggette a Ires la differenza fra la nuova norma e la precedente è minima: se con il super-ammortamento al fotovoltaico potevi avere un vantaggio fiscale del 7.2% da ottenere in 11 anni, con la nuova cessione del credito al 6% puoi recuperare lo sgravio fiscale in 5 quote annuali.

Un altro aspetto interessante dato dal fotovoltaico è la possibilità di sfruttare lo scambio sul posto, ovvero la possibilità di cedere l’energia prodotta in eccesso alla rete, almeno fino ai 500 kWp. L’energia ceduta alla rete è di fatto come se fosse stata “venduta” e le tariffe con cui effettui questa operazione sono più che interessanti.

Le agevolazioni per il fotovoltaico per aziende del decreto FER1

Ci sono altre agevolazioni interessanti da valutare se vuoi installare un impianto fotovoltaico per la tua azienda. Ad esempio quelle previste dal decreto FER1, emanato allo scopo di sostenere la produzione dell’energia rinnovabile per raggiungere i target europei nel 2030.

Si tratta di un decreto interessante perché permette di usufruire di agevolazioni per il fotovoltaico a tutte quelle aziende che acquistano impianti di nuova costruzione superiori a 20 kW. Vi rientrano anche le aziende agricole a patto però che effettuino le installazioni in questioni su edifici con destinazione agricola oppure su serre.

Se ottieni questo incentivo tramite iscrizione a registro o asta, tutta l’energia immessa in rete potrà essere pagata secondo la tariffa incentivante approvata. Inoltre un altro dei vantaggi di questo decreto è che prevede ulteriori bonus applicabili direttamente alla tariffa incentivante, qualora l’azienda che si appresta ad installare un impianto fotovoltaico debba smaltire eternit o amianto.

Fra i contro di del decreto FER 1 rientra senza dubbio il fatto che esclude i potenziamenti di vecchi impianti fotovoltaici.

credito di imposta sì, ma solo per il sud o per il mezzogiorno

Questa forma di agevolazione per l’installazione del fotovoltaico per aziende può essere utilizzata solo in determinate regioni, come si evince dal nome di questa misura. Le regioni in questione sono le seguenti:

  • Campania,
  • Puglia,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Sicilia,
  • Molise,
  • Sardegna,
  • Abruzzo

Inoltre si tratta di una misura che sarà valida fino al 31 dicembre 2020.

Tutti i soggetti che sono titolari di impresa possono beneficiarne. Tutti tranne i soggetti che operano nel settore della produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche. Sarà quindi possibile usufruire di queste agevolazioni qualora la produzione di energia elettrica sia funzionale all’attività della tua azienda e non rappresenti il suo business principale.

Le altre attività escluse da questa agevolazione sono le seguenti:

  • l’industria siderurgica,
  • industria carbonifera,
  • costruzione navale,
  • produzione di fibre sintetiche,
  • trasporti e le relative infrastrutture.

La normativa in questione, sebbene sia stata oggetto di numerose applicazioni con molte aziende che sono riuscite ad usufruire degli incentivi per l’installazione del fotovoltaico, non è molto chiara e ti consigliamo di approfondirla con il tuo consulente fiscale prima di fare passi azzardati. Sembrerebbe infatti che il il fotovoltaico debba essere uno degli elementi che compongono un investimento complessivo più ampio per avere accesso al credito di imposta che varia dal 25% al 45%.

Quindi Gli incentivi per il fotovoltaico per l’ azienda sono convenienti?

Per dare una conclusione a quanto abbiamo scritto fino a questo momento, se stai pensando di ricorrere al fotovoltaico per la tua azienda nel 2020 siamo lieti di ribadire la bella notizia.

Gli strumenti incentivanti a tua disposizione non mancano di certo. Tuttavia ti consigliamo di organizzarti bene e per tempo ricorrendo ai tuoi consulenti fiscali oppure alla nostra consulenza.

Per fare questo non esitare a contattarci!

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DL Rilancio: tutte le informazioni sugli Ecobonus al 110%

DL Rilancio ed Ecobonus al 110%. Tutte le informazioni che cerchi sulle nuove agevolazioni spiegate per bene!

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E’ finalmente arrivato il tanto attesto testo del DL Rilancio con gli Ecobonus al 110%. Un intervento che, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe servire a dare una svolta green alla nostra economia!

Accanto a graditi ritorni, molte sono le novità degli ecobonus al 110% contenute nel Dl Rilancio, consultabile nella sua versione integrale cliccando su questo link, soprattutto riguardanti il settore dell’efficientamento energetico.

Data la numerosa mole di pagine in esso contenute, abbiamo pensato che ti potrebbe fare piacere andare subito al punto e capire quali sono le novità. Ecco quindi le più importanti agevolazioni contenute in questo Decreto Legge. Novità riguardanti soprattutto i criteri con i quali avere accesso alle agevolazioni fiscali. E’ importante capire quali tipologie di lavori danno accesso alle agevolazioni  ed a quanto possono ammontare le spese massime sostenute per averne diritto.

Per questo abbiamo deciso di scrivere questa specie di riassunto sugli ecobonus al 110% del DL Rilancio!

In particolare abbiamo suddiviso queste informazioni nei seguenti “capitoli”:

  1. Validità degli ecobonus 110% del DL Rilancio;
  2. Interventi previsiti e requisiti per accedervi;
  3. Ecobonus per il fotovoltaico;
  4. Ecobonus per i sistemi di accumulo;
  5. Ulteriori chiarimenti.

Pronto a scoprirle?

Da quando e per quanto tempo avranno validità gli Ecobonus 110% del DL Rilancio?

Sarà possibile usufruire del bonus del 110% per le spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le spese sostenute dal 1 Gennaio del 2020 ad oggi possono solo ambire alla cessione del credito.

Quali sono i requisiti minimi per accedere alle agevolazioni del DL Rilancio?

Per avere accesso all’ecobonus del 110% del DL Rilancio di gli interventi di efficientamento energetico devono rispettare i seguenti requisiti minimi:

  1. Devono assicurare almeno il miglioramento di 2 classi energetiche attestate con APE (attestato Prestazione Energetica);
  2. Deve essere stipulata un’assicurazione di copertura eventi catastrofici qualora il cessionario decida di cedesse il credito;

Quali interventi danno diritto all’ecobonus?

Secondo il DL Rilancio danno diritto all’ecobonus del 110% i seguenti tipi di intervento:

  1. Interventi di isolamento termico;
  2. Sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici;
  3. Sostituzione impianti climatizzazione (riscaldamento o raffrescamento) di edifici familiari: pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo.
  4. Fotovoltaico, sistemi di accumulo;
  5. Tutti gli interventi già rientranti nel precedente Ecobonus;

Qual’è l’importo massimo di spesa per cui è erogato il bonus dell 110%?

Le agevolazioni massime previste gli interventi sono le seguenti:

  1. 30.000 Euro: per gli interventi termici previsti al punto 2 e 3 di cui sopra;
  2. 60.000 Euro: per gli interventi indicati al punto 1 di cui sopra;
  3. 48.000 Euro: per gli interventi indicati al punto 4 di cui sopra;

DL Rilancio: Ecobonus al 110% per il fotovoltaico

Quali sono i requisiti minimi per accedere alle agevolazioni del fotovoltaico?

Per avere accesso al bonus gli interventi riguardanti il fotovoltaico devono rispettare i seguenti requisiti minimi:

  1. La cessione dell’energia in eccesso a quella auto-consumata al GSE è obbligatoria;
  2. Assicurazione obbligatoria per la cessione del CREDITO;
  3. Abbinato ad uno degli interventi sopra ossia: rifacimento o sostituzione impianti termici invernali o raffrescamento;
  4. Edificio deve al meno aumentare di 2 classi energetiche;

Qual’è l’importo massimo di spesa per cui è erogato l’ecobonus per il fotovoltaico al 110%?

L’ agevolazione massima per gli interventi di realizzazione impianti fotovoltaici e batterie di accumulo ammonta a 48.000 Euro ed ovviamente vanno sempre abbinati ad interventi termici come detto sopra .

Sono agevolabili anche impianti fotovoltaici realizzati nell’ambito di:

  • d) “interventi di ristrutturazione edilizia” come ad esempio il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti.
  • e) “interventi di nuova costruzione”.  Si considerano nuova costruzione: 1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati (es. pensilina o tettoia).

N.B.: L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA DIRITTO DA SOLO ALL’ECOBONUS AL 110% SOLO SE CON LA SUA INSTALLAZIONE  L’EDIFICIO SUL QUALE E’ INSTALLATO OTTIENE UNA CLASSE ENERGETICA PARI AD “A”.

Bonus al 110% per i sistemi di accumulo

Come funziona?

Il bonus al 110 % per I sistemi accumulo non ha nessuna limitazione di costo al Kw.

Esiste solo il limite max di spesa che ammonta a 48.000 Euro qualora si fosse spesa tale cifra in ambito di altri interventi di efficientamento energetico, come ad esempio l’installazione del fotovoltaico e termico come sopra specificato.

Se i sistemi di accumulo vengono installati dopo dell’impianto fotovoltaico, e se quest’ultimo ha già beneficiato delle agevolazioni della stessa legge (ristrutturazione edilizia), il limite di spesa per ogni kW è pari ad Euro 1000. Ad esempio se avete costruito un impianto fotovoltaico da 1 anno ed ha goduto delle detrazioni anche il sistema di accumulo è agevolato.

Domande frequenti: ulteriori chiarimenti

Abbiamo inoltre provato a rispondere ad alcune domande sugli Ecobonus al 110% del DL Rilancio che probabilmente ti saranno venute in mente:

  1. Domanda: Ho fatto un contratto per un fotovoltaico o una pompa di calore prima del Decreto rilancio ho diritto al 110%? Risposta: Non ha diritto al 110% ma ha diritto ad avere lo sconto in fattura con la cessione del credito.
  2. Quanto è lo sconto in fattura? Il 50% se ha fatto un fotovoltaico o il 65% se è un intervento termico.

Per quanto riguarda il DL rilancio ed i suoi ecobonus 110% per il momento è tutto.

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Come difendersi dalle truffe nel settore dell’energia rinnovabile

Alcuni consigli utili per non cadere nelle truffe dell’energia rinnovabile e tutti i motivi per cui dovresti fidarti di Valore Energia

Home » Archivi per Andrea Sepiacci Valore Energia » Pagina 15

 

Il settore delle energie rinnovabili negli ultimi anni ha registrato una forte crescita. Sono molte le aziende che sono nate sull’onda della crescente consapevolezza che le energie rinnovabili rappresentino la soluzione per produrre l’energia elettrica necessaria al fabbisogno quotidiano in maniera ecologica e sostenibile.

I progressi tecnologici del settore della produzione di energia da fonti rinnovabili sono stati senza dubbio notevoli, soprattutto in termini di efficienza. Sono questi i progressi che hanno permesso a molte persone di usufruire di energia elettrica pulita grazie alla notevole riduzione dei costi degli impianti necessari a produrla. Costi che sono ulteriormente ridotti dalle numerose politiche di incentivi statali di cui gode questo settore. Inoltre il risparmio sulle bollette garantito dà a questi impianti, fotovoltaici, eolici, pompe di calore, a biomassa, solari termici, ecc. è davvero notevole ed in grado di fare recuperare l’investimento in pochi anni.

Un’altro fattore che ha determinato la crescita di questo settore è certamente l’evoluzione del modo di comunicare delle aziende che, grazie ad internet sono riuscite, grazie alla pubblicità on line, a conquistare importante quote di mercato, proprio come noi di Valore Energia.

Se da un lato però la visione sembra essere rosea dall’altro molte persone sono state vittime di truffe del settore dell’energia rinnovabile, perdendosi nei meandri della rete.

Quando ci si appresta a raccogliere informazioni su internet in tema di impianti ad energie rinnovabili, complici anche la miriade di fake news che circolano proprio attraverso il web, ci si dovrebbe sempre chiedere se il sito web che stiamo leggendo è affidabile, se è direttamente collegato ad un’azienda esistente, se ci sono delle persone “vere” a gestirne i contenuti. Prima di prendere per oro colato tutto quello che troviamo scritto, dovremmo verificarne l’attendibilità, sia online che offline. Non basta quindi consultare la sezione Chi Siamo del sito internet (la nostra è comunque consultabile cliccando qui) per stare tranquilli e non cadere in truffe dell’energia rinnovabile!

Proprio per agevolarti questo compito abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo alcuni consigli utili per difenderti dalle truffe dell’energia, formulati sotto forma di alcune domande a cui ti consigliamo di rispondere. Grazie a questi consigli speriamo tu possa evitare di cadere vittima di malintenzionati.

Ma non ci limiteremo a fornirti questi consigli, ti forniremo, come avrai modo di verificare tu stesso proseguendo nella lettura, tutte le informazioni necessarie affinché tu possa scegliere di fidarti di noi.

In particolare cercheremo di rispondere alle seguenti domande:

  1. L’azienda esiste davvero?
  2. Com’è strutturata la sua presenza nel web?
  3. Quali sono i dati fiscali che devono essere presenti?
  4. Si tratta di un’azienda solida?
  5. Quali sono le persone che lavorano nell’azienda?
  6. E’ possibile vedere alcuni lavori realizzati?
  7. Quali sono i punti di forza di Valore Energia?

Sei pronto?

Come difendersi dalle truffe nel settore dell'energia rinnovabile? Alcuni consigli

Alcuni consigli su come difendersi dalle truffe nel settore dell’energia rinnovabile a cura di Valore Energia

1. Come difendersi dalle truffe energia rinnovabile: L’ azienda esiste davvero?

Si. Valore Energia è un progetto di Solar Cash S.r.l.. La nostra azienda ha 3 sedi, una legale in Lombardia a Milano in Via San Gregorio 55 e due operative. A Perugia in Via Madonna Alta 142 ed in Via Cappelli 1, Serravalle Pistoiese . L’indirizzo dei nostri uffici è pubblico e facilmente reperibile all’interno della sezione contatti del nostro sito web. Il nostro numero di telefono è il seguente +39.075.7827526. Abbiamo anche un Numero Verde e questa invece è la nostra e-mail: info@solarcash.it

Abbiamo deciso di partire proprio dal nostro indirizzo e dai nostri contatti perché siamo sicuri che, per verificare l’esistenza o meno di un’azienda questa siano le prime cose da controllare.

Alcune volte capita infatti di finire su siti web con offerte strabilianti ma che non hanno indicazioni precise su come contattare l’azienda titolare del sito. Il sospetto in questi casi è lecito: perché questa aziende non dovrebbe fornire indicazioni chiare sui propri contatti quando il loro obiettivo è quello di vendere un prodotto?

Se ti dovesse capitare quindi di imbatterti in una situazione del genere stai attento: probabilmente è una delle truffe dell’energia di cui parlavamo prima.

2. Come dovrebbe essere strutturata la presenza sul web di un’azienda seria?

Oggi è diventato indispensabile essere presenti sul web per ogni tipo di azienda. Essere presenti sul web non significa avere solo un sito web, ma sempre di più significa essere presenti anche su altri canali di internet.

Un esempio? Un’azienda sera dovrebbe avere anche dei profili social. Per questo è sempre bene verificare che l’azienda in questione abbia oltre al sito anche dei profili social.

A questo proposito noi siamo anche su Facebook, Instagram, e Linkedin. Cliccando rispettivamente sul nome di ogni social Network che abbiamo elencato qui puoi visitarne il nostro profilo.

3. Quali sono i dati fiscali da ricercare  in un sito web per non cadere in una delle truffe nel settore dell’energia?

Quanto scritto qui sopra però spesso non è sufficiente. I truffatori, con il passare del tempo, si sono fatti furbi e sanno benissimo che i dati di cui abbiamo parlato qui sopra sono i primi ad essere verificati.

Accanto a questi dati quindi, per non cadere vittima di una delle truffe nel settore dell”energia, è sempre bene anche controllare nel sito web in questione la presenza di P.Iva e del Capitale Sociale che di solito sono inseriti nel “footer”, ovvero la parte più in basso del sito.

Per trasparenza ecco i nostri dati: la P.IVA di Solar Cash srl, l’azienda che possiede il brand Valore Energia è questa 0324888054. Mentre il nostro Capitale Sociale ammonta a 130.000€.

La P.IVA sta ad indicare che l’azienda è riconosciuta dal fisco ed il Capitale Sociale, specie da determinate cifre in poi, è un indice dell’investimento effettuato per dare vita all’azienda e quindi può tranquillizzare sulla serietà della stessa e fornirti un indizio sul fatto di essere di fronte ad un truffa o meno. Investire 1.000€ oppure investirne 100.000 sono due cose molto diverse. Chi investe di più sarà senza dubbio più interessato a fare in modo che l’azienda funzioni per rientrare dell’investimento.

4. Come difendersi dalle truffe energia rinnovabile: L’ azienda che sto visionando è solida?

Fare chiarezza sulla proprietà dell’azienda e sul suo fatturato è un ottimo modo per dare sicurezza ai potenziali clienti. A questo proposito ci teniamo a sottolineare ancora una volta che Valore Energia è un brand di Solar Cash S.r.l.

Per ogni brand o azienda, facendo delle rapide ricerche è inoltre possibile stabilirne la solidità economica attraverso la ricerca del suo fatturato e della sua crescita. A questo proposito Valore Energia fa parte di un gruppo il cui fatturato si aggira all’incirca sui 30 milioni di euro annui. Il fatturato di Valore Energia è molto cresciuto negli ultimi anni, solo nel 2019 di oltre il 30%.

Un altro indice della solidità dell’azienda è dato dal tempo che è passato dalla sua fondazione. Valore Energia è nata nel 2012, un azienda giovane si, ma che grazie ai suoi oramai 8 anni di esperienza dimostra di saper presidiare il mercato.

Il fatto di fornire informazioni di questo genere in maniera chiara solitamente è indice di un’azienda affidabile e seria.

Non lo pensi anche tu?

5. Un’azienda è fatta di persone. Quali?

Un’altro importante tassello per costruire la fiducia verso un’azienda può senz’altro essere rappresentato dalla presenza o meno della descrizione della squadra che la compone. Vedere che ci sono delle vere persone al lavoro è senza dubbio indice di affidabilità. Non credi anche tu?

A questo proposito, cliccando qui puoi conoscere il nostro team.

6. E’ possibile vedere alcuni lavori che l’azienda ha realizzato in modo da rendersi conto se sia una truffa dell’energia oppure no?

Un’azienda che si propone di vendere un servizio importante come quello dell’efficientamento energetico, a nostro avviso, deve anche avere un portfolio clienti ben visibile ed in mostra. Diffida da chi è sempre vago su questi argomenti!

A questo proposito puoi trovare nella sezione Portfolio della nostra Home Page alcune immagini di alcuni lavori che abbiamo realizzato. Pannelli solari, pompe di calore, impianti fotovoltaici e molti altri proprio perché vogliamo fornire un’idea ben precisa di quello che sappiamo fare attraverso le immagini dei lavori che abbiamo realizzato in questi 8 anni. E di cose ne abbiamo fatte parecchie abbiamo realizzato 479 progetti per 438 clienti ricevendo 969.000€ di incentivi!

Inoltre, sempre nella stessa pagina trovi un altro indice della nostra affidabilità che altre aziende serie utilizzano: i nostri Partner. Si tratta di aziende, quasi sempre di aziende multinazionali, con le quali collaboriamo durante la realizzazione dei nostri impianti. Aziende che, se non fosse per l’alta qualità e professionalità del nostro lavoro, non ci avrebbero di certo concesso questo onore.

Visitare un sito web di un azienda che si occupa di impianti elettrici ad energie rinnovabili che offre anche un’opportunità di controllare i lavori che ha svolto ed i partner con i quali lavora acquisisce senza dubbio un valore aggiunto per chi si appresta a fare questo tipo di interventi. Un valore aggiunto che secondo noi è necessario per far capire al potenziale cliente di poter fidarsi dell’azienda in questione. Perciò fai attenzione anche a questi dettagli!

Giunti a questo punto, abbiamo fatto un breve elenco di tutti quegli elementi che a nostro avviso dovrebbero essere presenti in un sito web di un azienda del nostro settore. Tuttavia manca ancora un elemento che può fare la differenza. Scopriamolo qui di seguito.

7. Quali sono i  punti di forza di Valore Energia?

I punti di forza di un’azienda sono quegli elementi che la differenziano dalle altre. Quei servizi che possono fare davvero la differenza durante la scelta da parte del cliente.

Sei curioso di scoprire i nostri punti di forza? Eccoli qui di seguito:

  1. Lavoriamo a stretto contatto con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa degli incentivi economici per la produzione di energia da fonti rinnovabili e da impianti di cogenerazione ad alto rendimento, seguendone precisamente indicazioni e consigli;
  2. Effettuiamo lavori chiavi in mano preoccupandoci senza farti perdere ulteriore tempo alla ricerca del tecnico abilitato per autorizzazioni o procedure burocretiche;
  3. Siamo abilitati ad eseguire le verifiche e di rinnovo sulle tarature su gruppi di misura anche in loco presso specifici siti di produzione, in quanto siamo autorizzati ad operare in tutto il territorio nazionale. Analizzando le specifiche di ogni singolo impianto siamo inoltre in grado di fornire direttamente gli strumenti di misura necessari e garantirne la corretta installazione e funzionalità come da normative.
  4. Vogliamo rendere la tua casa o la tua azienda un posto più accogliente, per questo i nostri tecnici studieranno la proposta personalizzata che meglio si adatta alle tue esigenze e ti forniranno una soluzione adeguata!
  5. Ti garantiamo l’accesso ai finanziamenti. Come? Mettendoci la faccia! Grazie al servizio “finanziamento garantito”  potrai usufruire alla cessione del conto termico o delle detrazioni fiscali del 110% ottenendo uno sconto in fattura immediato!

8. Conclusione

In questo approfondimento, abbiamo cercato di darti alcuni consigli utili per difenderti dalle truffe dell’energia rinnovabile, soprattutto per quanto riguarda nel settore degli impianti ad energia rinnovabili e, sperando di fare cosa a te gradita, abbiamo anche colto l’occasione per presentarci un po’ meglio.

Se arrivato a questo punto sei ancora scettico su Valore Energia… non ti resta altro che venirci a trovare di persona nei nostri uffici di Perugia!

Magari contattaci per prendere un appuntamento cliccando qui !

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Fotovoltaico e micro-eolico sono una valida alternativa alle batterie di accumulo?

Un impianto fotovoltaico integrato con uno micro-eolico è una soluzione alternativa valida alle batteria di accumulo? Scopriamolo insieme

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Fotovoltaico e micro-eolico sono due sistemi di produzione di energia con fonti rinnovabili fra i più diffusi, sia in ambito domestico che pubblico. Se fino a poco tempo fa però erano trattati come due cose distinte, oggi è possibile anche avere degli impianti eolici e fotovoltaici integrati fra di loro.

Come potrai facilmente immaginare la possibilità di integrare fotovoltaico ed eolico offre dei vantaggi maggiori rispetto all’utilizzo di solamente uno dei sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili. L’idea alla base di questa integrazione fra eolico e fotovoltaico infatti è quella di garantire la produzione energetica per un autoconsumo immediato più continuativa: quando uno dei due non funziona o non è sufficiente per il fabbisogno energetico richiesto, subentra l’altro.

In altri altri articoli abbiamo affrontato il tema dei sistemi di accumulo dell’energia e di come siano fondamentali per immagazzinare l’energia prodotta in eccesso dai vari impianti energetici a fonti rinnovabili. Energia che poi può essere utilizzata in un secondo momento quando l’impianto in questione (fotovoltaico o eolico che sia) non è in grado di produrla.

A questo punto però sorge spontanea una domanda. Un impianto integrato fotovoltaico e micro-eolico è in grado di rappresentare una valida alternativa alle batterie di accumulo?

Si tratta di una domanda legittima che tuttavia necessita di una spiegazione approfondita, dal momento che non esiste una risposta, positiva o negativa vera e propria in merito.

Prima rispondere alla fatidica domanda con cui si intitola questo articolo facciamo un passo indietro provando a soffermarci sul principio base di funzionamento di un impianto eolico e su quello del funzionamento dell’impianto micro-eolico.

Come funziona un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico per la produzione di energia tramite i pannelli solari, come dice il nome stesso, funziona tramite l’energia del sole. Più il pannello solare riceve energia solare, più energia elettrica è in grado di produrre.

Questo significa quindi che quando  il pannello fotovoltaico è ben esposto alla luce del sole, questo riesce a produrre una quantità di energia elettrica maggiore rispetto di quando non lo è. Ad esempio, durante l’estate, quando le condizioni meteorologiche sono statisticamente più belle, sicuramente l’impianto fotovoltaico domestico avrà una resa maggiore che durante l’inverno quando spesso il cielo è nuvolo e soggetto a rovesci temporaleschi.

Proprio per ovviare a questa problematica di resa stagionale sono state introdotte le cosiddette batterie di accumulo in grado di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per poi riutilizzarla nel momento del bisogno.

Come funziona un impianto micro-eolico?

Un impianto microeolico invece si basa su di un altro principio di funzionamento, un principio che dipende dall’intensità del vento. Le pale, caratteristiche di ogni impianto eolico, vengono spinte dal vento e, girando su stesse attorno all’asse del rotore, sono in grado di produrre energia elettrica.

Ne consegue quindi che, più c’è vento, più energia sono in grado di produrre questi tipi di impianti. E solitamente, c’è più vento quando le condizioni meteo sono brutte, ovvero durante temporali o comunque durante la stagione invernale. Ovviamente poi il fattore vento dipende anche dalla posizione in cui si trova la turbina eolica, ma ai fini di questo articolo, limitiamoci a considerare solamente il principio base di funzionamento dell’eolico.

Essendo il vento un fattore molto instabile ed incostante, l’utilizzo di sistemi di accumulo anche per l’impianto micro-eolico è quindi altamente consigliato per non rimanere a secco di energia.

Perché fotovoltaico e microeolico sono complementari?

A questo punto c’è da fare una considerazione fondamentale ed è la seguente.

Come abbiamo visto infatti, almeno in teoria, l’impianto fotovoltaico da il meglio di sè durante la stagione estiva quando c’è spesso bel tempo, mentre quello eolico si esprime al meglio durante la stagione invernale, quando le condizioni atmosferiche sono avverse.

Quindi se per produrre energia per la mia abitazione o ufficio utilizzo un impianto fotovoltaico ed uno micro-eolico potrei avere energia tutto l’anno!

Conclusione

Fotovoltaico e microeolico sono quindi complementari fra di loro e potrebbero essere una valida alternativa ai costosi, ed in alcuni casi ingombranti, sistemi di accumulo dell’energia ovvero le cosiddette batterie di accumulo.

Tuttavia le cose nella realtà sono più complicate di così. Ad esempio per il particolare clima di una relativa zona geografica, potrebbe essere più conveniente per il solo impianto fotovoltaico con batterie, così come viceversa potrebbe essere più produttivo quello micro-eolico.

Si tratta di valutazioni da eseguire, soprattutto se non si è esperti del settore. Visto anche l’ammontare dell’investimento in questione è sempre bene rivolgersi ad esperti del settore, come noi di Valore Energia, prima di decidere quale sistema di produzione dell’energia installare. Anche perché si tratta di un settore in cui sono previsti molti incentivi, specie dopo il DL Rilancio del governo Italiano, che non vorrai assolutamente farti sfuggire!

Cosa aspetti a contattarci per chiederci tutte le informazioni di cui hai bisogno cliccando qui?

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