Impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore: il punto sugli incentivi

Impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore: il punto sugli incentivi

Quali sono gli incentivi per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore attualmente in vigore o lo saranno nel 2023?

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Installare un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore ti consentirà di riscaldare o di raffrescare il tuo immobile in maniera sostenibile, efficiente ma soprattutto anche conveniente. Un fattore, quest’ultimo, non da poco visto che il prezzo dell’energia è in continuo aumento. Basti pensare che il prezzo del gas che viene utilizzato dalle caldaie per il riscaldamento è aumentato di ben 6 volte rispetto all’anno scorso. Le pompe di calore sono dei dispositivi gas free e pertanto sono in grado di garantirti un abbattimento notevole dei costi della bolletta del gas. Inoltre, sono perfettamente in linea con gli obiettivi di de-carbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica dell’European Green Deal.

Sono in molti quindi a cercare dei metodi alternativi per riscaldarsi e gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore sono particolarmente apprezzati visto che possono raffrescare o riscaldare gli ambienti a seconda delle necessità. Nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione sottoscritti negli accordi Europei il legislatore ha quindi previsto, per coloro, che decidono di sostituire il vecchio impianto di riscaldamento, delle agevolazioni e degli incentivi.

In questo approfondimento cercheremo appunto di fare il punto sugli incentivi e sulle agevolazioni fiscali per l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore. Inoltre spiegheremo in maniera semplice e completa anche qual è la documentazione necessaria e quali sono i requisiti per cogliere queste opportunità.

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Perché installare un impianto con pompa di calore?

Prima di entrare nel merito degli incentivi previsti per un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore, occorre fare una dovuta premessa sul perché scegliere questa tipologia di generatori. 

Partiamo dal contesto. Il panorama immobiliare italiano è caratterizzato da edifici in gran parte risalenti agli anni comprese tra il ’60 e l’80. Ne deriva quindi che tali edifici non sono efficienti da un punto di vista energetico, ovvero disperdono molto calore, ed hanno sistemi di riscaldamento vecchi, molto inquinanti e spesso anche fuori norma. In questi edifici ovviamente, decidere di sostituire il proprio sistema con un un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore fa la differenza in termini di consumi. Ma non solo, a nostro avviso una scelta di questo tipo è indispensabile anche per salvaguardare l’ambiente.

Come abbiamo accennato, la pompa di calore è in grado di rispondere bene a queste necessità. La tecnologia alla base di questo dispositivo è infatti in grado di raccogliere l’energia termica naturalmente presente nell’aria, quindi gratuitamente, e trasferirla all’interno di un edificio, riscaldandolo. D’estate invece il meccanismo è lo stesso ma nel senso opposto. Tale energia termica è di gran lunga superiore a quella elettrica necessaria per il suo funzionamento.

Le pompe di calore inoltre possono anche usare il meccanismo del riscaldamento per produrre acqua calda sanitaria da far circolare all’interno dei termosifoni. Per questo si dice che sono dei dispositivi che permettono la climatizzazione a ciclo annuale (riscaldamento e raffrescamento). In questo modo ridurrai al minimo i consumi di energia proveniente da fonti fossili, come il gas appunto.

Integrazione delle pompe di calore con altri impianti a fonti rinnovabili

Ovviamente, per funzionale, un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore, ha bisogno di elettricità.

Tuttavia questo impianto può essere facilmente integrato ad altre impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e il solare termico. In questo modo, ridurrai l’elettricità necessaria al funzionamento di questo dispositivo, ed avrai un impianto a consumo basso o quasi nullo. Con una riduzione sensibile dei consumi, potrai avere un maggiore efficienza dell’impianto ed un maggiore comfort oltre ad un maggiore valore dell’edificio.

Incentivi per impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore: Ecobonus 65% e Super-Ecobonus 110%

Gli incentivi per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore sono sostanzialmente due:

  • L’ecobonus 65%, valido fino al  31 dicembre 2024;
  • Il superbonus 110% valido per i condomini fino al 31 dicembre 2025 anche se con aliquote ridotte per gli anni successivi al 2023;

Ne parliamo meglio qui di seguito.

L’Ecobonus 65% è la detrazione IRPEF o IRES spettante ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico di edifici esistenti. Il bonus viene erogato nella forma di riduzione delle imposte dividere, in 10 rate annuali di pari importo (ne parliamo meglio qui).

Il Superbonus è un’agevolazione fiscale prevista dal cd. “Decreto Rilancio” (Decreto-legge n.34/2020) che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti. La detrazione viene ripartita in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. I due requisiti principali di accesso alle aliquote maggiorate sono l’obbligo di effettuare almeno uno degli interventi cd. “trainanti” (di cui parliamo qui) e il vincolo di raggiungere, nello stato post-interventi, un salto di almeno due classi energetiche rispetto allo stato di fatto.

Sconto in fattura e cessione del credito d’imposta

Particolarmente interessante in merito ai bonus per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore è la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o di cedere il credito d’imposta.

L’art. 121 del D.L. Rilancio infatti stabilisce che i soggetti che sostengono le spese per gli interventi che rientrano nel Superbonus 110% o nell’Ecobonus 65% L. possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente per:

  • un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

In sostanza quindi l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore potrebbe costarti anche il 65% in meno! Un’opportunità particolarmente vantaggiosa che ti consigliamo di non lasciarti assolutamente sfuggire. Per coglierla potrai sfruttare anche il 2023 ed il 2024 quindi hai ancora tutto il tempo per usufruirne!

Come accedere alle detrazioni fiscali del 65% e del 110%?

Per accedere ai bonus per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore è necessario che vengano effettuati i seguenti interventi:

  • Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza, anche con sistemi geotermici a bassa entalpia;
  • Rimpiazzo di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

L’intervento deve configurarsi come sostituzione integrale o parziale del vecchio impianto di climatizzazione invernale e non come nuova installazione. Sono inoltre previsti dei requisiti da rispettare ma non è questa la sede per approfondirli.

Quadro sintetico degli incentivi per l’installazione di un un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore e delle scadenze

Tipologia di intervento Soggetti beneficiari Ecobonus 65% Superbonus 110%
Detrazione massima ammissibile Termine per il sostenimento delle spese Spesa massima ammissibile Termine per il sostenimento delle spese
Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza Persone ed edifici unifamiliari e su unità con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti site in edifici plurimi  

 

 

30.000 € per unità immobiliare

 

 

 

 

31/12/2024

 

 

Intervento trainante 30.000€ per unità immobiliare

 

 

 

31/12/2022 con 30% Sal al 30/09/2022

Condomini, persone fisiche uniche proprietarie di edifici da 2 a 4 abitazioni ed eventuali pertinenze, nonché onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale  

€ 30.000  per unità immobiliare

 

31/12/2024

Se impianto centralizzato: Intervento trainante 20.000€ per 8 u.i. + 15.000€ per le restanti  

31/12/2025 con le seguenti detrazioni:

·        110% entro 2023

·        70% entro 2024

·        65% entro 2025

 

 

30.000 € per unità immobiliare

 

 

 

31/12/2024

Nel caso di un impianto autonomo: intervento trainato 27.272 € per unità immobiliare
Rimpiazzo di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria Persone fisiche su edifici unifamiliari e su unità con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti site in edifici plurifamiliari e condomini, persone fisiche uniche proprietarie di edifici da 2 a 4 abitazioni ed eventuali pertinenze, nonché onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale  

 

 

 

 

€ 30.000 per unità immobiliare

 

 

 

 

 

 

31/12/2024

 

 

 

 

Intervento trainato 27.272 € per unità immobiliare

 

 

 

 

 

Stesse scadenze previste per l’intervento di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale in relazione alla tipologia di edificio.

Per entrambi gli interventi sopra menzionati I titolari di reddito d’impresa per i fabbricati strumentali utilizzati in riferimento alla propria attività imprenditoriale (edifici industriali)  

 

 

30.000 € per unità immobiliare

 

 

 

 

01/01/2024

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