Proroga Superbonus al 2022: tutto quello che c’è da sapere
Da Camera e Senato è arrivato il via libera alla proroga Superbonus al 2021 per condomini e IACP
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La tanto agognata proroga Superbonus al 2022 è finalmente arrivata grazie alla conversione in legge ad opera di Camera e Senato sul fondo complementare del PNRR. Tuttavia non si tratta di una proroga completa, ma solamente parziale visto che riguarda solo i condomini e gli IACP. Per questo motivo in diversi la definiscono zoppa.
Nonostante ciò, quella della proroga Superbonus al 2021 è senza dubbio una buona notizia per contribuenti, progettisti e imprese (e relativa filiera) che stanno lavorando o intendono lavorare su progetti di riqualificazione energetica degli immobili. A breve infatti sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo approvato da Parlamento del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge sul fondo complementare del PNRR, Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.
D’altronde, basta entrare in un cantiere edile e fermarsi qualche ora a parlare con i muratori, i progettisti, i proprietari, per rendersi conto delle conseguenze del superbonus. Una misura che da un lato ha contribuito a dare nuovo slancio ad un settore in crisi da anni, ma che dall’altro ha anche creato problemi enormi che si sarebbero potuti facilmente evitare.
Ma cosa prevede di preciso questo nuovo testo (legge n.59) che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale?
Abbiamo cercato di fare il punto insieme ai nostri esperti sulla proroga Superbonus al 2022 in questo approfondimento.
La conversione in legge del fondo complementare del PNRR
Con l’approvazione del disegno di legge sul fondo complementare del PNRR, si è raggiunta finalmente l’intesa su ulteriori fondi da destinare alla misura del Superbonus 110%. Grazie ai fondi del Recovery Fund infatti il Decreto Legge appena approvato ha potuto stanziare altri 30,6 miliardi di euro per interventi volti a favorire la ripresa economica del paese. Fra questi interventi risultano ovviamente quelli relativi alla maxi-detrazione fiscale del 110% introdotta con il precedente DL Rilancio.
Merita sottolineare come il PNRR riserva la parte maggiore dei fondi disponibili, il 32,6% agli investimenti in opere da costruzione e di edilizia civile. E’ evidente quindi che il Piano di Nazionale di Resistenza e Resilienza punti molto sul rilancio del settore e sul traino che può ricevere dalle energie rinnovabili.
Condomini, imprese, operatori dell’edilizia e progettisti coinvolti nei lavori da Superbonus 110% possono quindi tirare un sospiro di sollievo. Almeno infatti per gli interventi relativi ai condomini ed agli IACP è infatti in arrivo la proroga Superbonus al 2022. Un sospiro di sollievo tanto agognato visto che in molti di essi sono andati incontro a, sicuramente più di uno, intoppo burocratico o finanziario.
Fra gli ultimi intoppi ve n’è uno che ci teniamo a segnalare: quello della difficoltà a reperire i materiali necessari per i lavori di efficientamento energetico, come isolanti, legno, ferro, rame ecc.. La corsa all’accaparramento di questi materiali, scatenata dall’approvazione della maxi-detrazione del 110% ha infatti provocato l’esplosione dei prezzi di materiali e servizi e la scarsità degli stessi. Per questo motivo, i prezzi di queste materie prime sono spesso raddoppiati o triplicati nel giro di poche settimane. E’ evidente quindi che una proroga superbonus, seppur, per il momento è ancora zoppa, doveva esserci!
Legge n.59 del 6 maggio 2021: proroga Superbonus 110
La legge n.59 del 6 maggio 2021, conosciuta anche come “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, è quella che posticipa la scadenza del Superbonus 1110. Se infatti è arrivata la proroga al Superbonus al 2021 è proprio grazie ad essa.
Ma che cosa cosa prevede la legge n.59 che contiene la proroga al superbonus al 2022?
La legge appena approvata, ma ancora da pubblicare in Gazzetta, stanzia esattamente 4,5 miliardi per gli interventi volti del Superbonus. In particolare, prevede che:
- I Condomini possano usufruire del Superbonus spetta per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2022, senza alcun vincolo di SAL, stato avanzamento dei lavori. In pratica quindi, i condomini hanno un anno in più di tempo per procedere con i lavori e non hanno più l’obbligo di aver effettuato, alla scadenza il 60% dei lavori previsti;
- Gli IACP ed enti aventi le stesse finalità sociali possono invece fruire del Superbonus fino al 30 giugno 2023.
Accanto a questi provvedimenti vengono anche ulteriormente finanziati interventi come il Sismabonus, l’installazione di pannelli fotovoltaici e di colonnine di ricarica per auto elettriche.
Cosa rimane ancora da fare
I problemi sopra evidenziati, unite alle oggettive difficoltà di decifrare la normativa, sono i motivi per cui, a fronte di 10 milioni di potenziali richieste, ne sono arrivate circa 50 mila. Il nodo fondamentale da sciogliere rimane tuttavia quello delle tempistiche. Se è vero infatti che una proroga Superbonus al 2022 è stata concessa, è altrettanto vero che questa non è sufficiente.
Tutti gli operatori hanno richiesto di allungare i tempi di realizzazione dei lavori di almeno due o tre anni, richieste che al momento non sono state accolte dal governo.
Si è vero: sono state rilasciate dichiarazioni che fanno ben sperare. Tuttavia non si sono trasformate in dati di fatto pertanto queste dichiarazioni sono insufficienti a garantire una gestione più serena dell’operazione. Un’incertezza che contribuisce sempre di più a rinviare i possibili interventi che i privati vorrebbero effettuare.
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