Superbonus fino al 2023: si va verso la proroga

Superbonus fino al 2023: si va verso la proroga

Superbonus fino al 2023. Tutti i dettagli sulla possibile proroga alla maxi-detrazione fiscale del 110%

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Superbonus fino al 2023. Questa affermazione potrebbe rallegrare i sogni di tutti coloro che vogliono effettuare interventi di efficientamento energetico ed usufruire della maxi-detrazione qualora diventasse realtà.

Le misure del Superbonus contenute nel DL Rilancio hanno infatti già subito una proroga (ne parliamo qui) fino a giugno, ed in alcuni casi dicembre 2022. Una proroga che però sembrerebbe essere insufficiente visto l’ampio numero di richieste presentate.

D’altronde è stato chiaro fin da subito che i tempi inizialmente previsti per usufruire della maxi-detrazione erano insufficienti. Gli adempimenti da rispettare per poter usufruire della maxi-detrazione sono infatti molti e la burocrazia italiana, complice la pandemia, non accelera di certo le cose. Se oltre a questo aggiungiamo anche l’incertezza normativa che ha accompagnato il DL Rilancio almeno fino a settembre-ottobre dell’anno scorso è facile capire come mai si vada verso una proroga del superbonus fino al 2023.

Ma cosa c’è di vero dietro alla possibile proroga del superbonus fino al 2023?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione qui di seguito. Continua a leggere per scoprirlo!

Superbonus fino al 2023 il piano del governo

Dietro alla proroga fino al 2023 ci sarebbe un piano del governo. Ci riferiamo in particolare al Pnrr (Piano di ripresa e resilienza) che, secondo Il Messaggero, conterrebbe la proposta dell‘estensione della misura del Superbonus per interventi effettuati fino al 31 dicembre 2023.

Il documento in questione è composto da 6 schede tecniche per un totale di 400 pagine scritte in inglese e, sebbene ancora non rappresenti il nuovo e definitivo Pnrr del governo Draghi, ne costituisce la bozza principale. In particolare, nelle schede in questione sono contenuti gli obiettivi e le scadenze temporali delle spese richieste dalla Ue entro cui realizzare obiettivi e riforme. In ogni scheda tecnica sono riportati nel dettaglio i progetti a cui sta lavorando il nuovo governo Draghi, progetti che al momento sono da considerare come semplici bozze.

Anche il neo-ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco ha ribadito il concetto. Le sue parole a riguardo sono le seguenti:

“Le schede tecniche non sono un testo nuovo bensì l’indicazione delle misure da finanziare nell’ambito del Pnrr “al fine di un esame completo da parte del Parlamento”.

Il precedente scontro sulla proroga al Superbonus 110 la necessità di portarlo al 2023

La proroga del Superbonus fino al 2023 arriverebbe dopo alcuni scontri politici avvenuti soprattutto fra i 5 stelle e l’ex ministro dell’economia Roberto Gualtieri. Frutto di questi scontri, era stata la proroga del Superbonus fino al 2022 contenuta nella Legge di bilancio 2021, che però non aveva soddisfatto appieno quanti ne richiedevano una proroga più ampia, 5 Stelle in testa.

Queste sono le parole dei grillini:

“Bisogna essere obiettivi: i benefici del Superbonus 110% sulla nostra economia sono ampiamente circostanziati da studi e numeri in questo primo scorcio del 2021. A febbraio Enea ha segnalato come grazie a questa misura i nuovi cantieri sono aumentati del 168,4%… Il valore dei lavori è stato incrementato del 160%, passando da 189 milioni di euro a 491,5 milioni di euro. Anche pochi giorni fa ha parlato di un rimbalzo potenziale immediato sulle ristrutturazioni edilizie del 14%. Inoltre, da un’analisi della Luiss Business School emerge che a fronte di un aumento della spesa statale stimato di 8,75 miliardi nel triennio 2020-2022, si registrerebbe un incremento del prodotto interno lordo nazionale di 16,64 miliardi nel periodo di attuazione del Superbonus… La volontà di estendere il bonus esplicitata dalle prime bozze del Pnrr diffuse dal ministro dell’Economia Franco è incoraggiante. Essendo però fortissima la domanda per gli interventi, sarebbe necessaria almeno l’estensione della misura a tutto il 2023 per tutte le categorie senza distinguo. “.

Il valore del Recovery fund

Il Pnrr contenente la proroga del superbonus fino al 2023, una volta approvato dovrà anche andare incontro al parere della Commissione Europea.

In particolare, va sottolineato come il nuovo Piano del governo Draghi non contenga grossi sconvolgimenti rispetto a quello del governo precedente. Le risorse destinate a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, alla rivoluzione verde e transizione ecologica, al sistema educativo e di ricerca, all’inclusione e coesione sociale, alle infrastrutture ed al sistema sanitario rimangono grosso modo le medesime già individuate.

La cifra totale cui l’Italia potrà accedere tramite il Superbonus potrebbe essere di circa 223 miliardi: 191 di questi farebbero parte del Recovery Fund. Di questi 191 miliardi 60 sarebbero dedicati a “progetti in essere” che potrebbero ricevere una significativa accelerazione. Ed è proprio fra i fondi destinati a questi progetti già in essere che si potrebbero trovare le risorse necessarie alla proroga del Superbonus fino al 2023.

Attenzione: il Superbonus è stato prorogato fino al 2023. Scopri di più cliccando qui!

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