Risparmiare sulla bolletta della luce è possibile grazie alle comunità energetiche!

Risparmiare sulla bolletta della luce è possibile grazie alle comunità energetiche!

I prezzi delle bollette sono saliti alle stelle? Scopri come risparmiare sulla bolletta della luce grazie alle comunità energetiche!

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Quello che gli italiani si apprestano a vivere sarà un inverno particolarmente duro e non solamente da un punto di vista climatico. I prossimi mesi non saranno infatti particolarmente felici per le nostre tasche.

Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia infatti il prezzo del gas è salito enormemente e di conseguenza anche quello dell’energia elettrica visto che parte di essa viene prodotta grazie al metano. Il risultato è che le bollette della luce di imprenditori e famiglie sono aumentate anche più del doppio rispetto solamente a qualche mese fa. Un’aumento quest’ultimo che rischia di mettere in ginocchio le famiglie italiane che avranno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma non solo. A ben vedere, la situazione più grave è quella delle imprese. Per quest’ultime, sostenere i costi energetici potrebbe diventare, anzi già lo è, insostenibile. La loro attività produttiva è infatti fortemente compromessa, tanto che potrebbe non produrre più utili, ma anzi provocare perdite. In molte sono infatti le aziende a dover chiudere per evitare di aggravare ulteriormente la loro posizione economica.

Ma c’è un modo per risparmiare sulle bollette della luce in maniera efficace e durevole nel tempo?

Un metodo ci sarebbe, quello delle comunità energetiche rinnovabili. Una soluzione particolarmente interessante dal momento che implementarle significherebbe ripensare a tutto il sistema di produzione e di distribuzione dell’energia. Attraverso le comunità energetiche rinnovabili si riuscirebbe a costruire un nuovo o modello di organizzazione sociale basato sulla produzione e sul consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. In questo modo, oltre a far risparmiare sulle bollette della luce imprenditori e famiglie, si riuscirebbe anche ad intraprendere quel percorso di transizione ecologica tutelando l’ambiente ed abbattendo le emissioni di gas serra al tempo stesso.

Ma perché le comunità energetiche riuscirebbero a farti risparmiare sulle bollette della luce? Abbiamo cercato di fare il punto della situazione qui di seguito insieme ai nostri esperti.

Che cos’è una comunità energetica

Una comunità energetica è un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti di produzione energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico). La novità sta nel fatto che l’energia prodotta da questi impianti F.E.R. potrà essere condivisa tra i membri della comunità favorendone l’autoconsumo. 

Come puoi facilmente dedurre, uno dei valori alla base delle C.E.R. è la lotta allo spreco energetico tramite la condivisione dell’energia elettrica, un bene che a tutti gli effetti rientra tra quelli fondamentali. La condivisione dell’energia prodotta dagli impianti F.E.R. avverrà ad un prezzo concorrenziale e vantaggioso per tutti i membri della comunità. L’obiettivo delle Comunità Energetiche è quindi quello di favorire un pieno autoconsumo dell’energia prodotta tramite uno scambio della stessa fra i membri della comunità in un’ottica di collaborazione fra i vari membri.

Ed è proprio un pieno autonconsumo, raggiunto tramite lo scambio di energia, la chiave di volta per risparmiare sulle bollette della luce (per approfondire leggi qui). Ma non solo. Perseguendo questo obiettivo inevitabilmente si andrebbe anche a modificare sostanzialmente l’architettura del sistema di produzione e distribuzione dell’energia.

In cosa consiste l’autoconsumo

Il concetto di autoconsumo prevede la possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta in loco da un impianto a fonti rinnovabili come quello fotovoltaico. L’autoconsumo è totale quando il possessore dell’impianto o i membri di una comunità energica riescono a consumare tutta l’energia prodotta da questo impianto. Ciò implica diverse conseguenze.

La prima è che con le comunità energetiche è possibile risparmiare sulle bollette della luce. Se per il tuo fabbisogno energetico utilizzerai tutta l’energia prodotta dall’impianto a fonti rinnovabili non avrai bisogno di prelevare energia dalla rete elettrica nazionale. In sostanza non dovrai pagare le bollette della luce se non consumi la corrente fornita dai classici distributori di energia i cui prezzi stanno aumentando sempre di più.

La seconda conseguenza è quella che consumando in loco l’energia prodotta dal tuo impianto, si rivoluziona anche il concetto di rete di distribuzione dell’energia. I membri di una comunità energetica diventano dei veri e propri prosumer perché sono a tutti gli effetti dei protagonisti attivi nella gestione dei flussi energetici. Ciò significa che un membro della comunità può al tempo stesso essere sia consumatore che produttore di energia, con i conseguenti vantaggi economici che ne derivano. Infatti, chi possiede un impianto di produzione energetica, consuma ciò di cui ha bisogno e immette nella rete locale l’energia in esubero scambiandola con gli altri membri della rete o immagazzinarla grazie a impianti di accumulo e restituirla solo nel momento del bisogno. Se questa energia dovesse ancora avanzare, verrà ceduta alla rete elettrica nazionale ulteriori vantaggi economici facendoti risparmiare sulle bollette della luce ancora di più.

Se è vero quindi che grazie alle comunità energetiche è possibile risparmiare sulle bollette della luce è altrettanto vero che la rete di distribuzione dell’energia potrebbe cambiare profondamente. Non più una logica di distribuzione “uno a molti” ma una nuova distribuzioni “molti a molti”. Un po’ come avviene oggi nella comunicazione digitale “peer to peer”.

Come creare una comunità energetica per risparmiare sulla bolletta della luce

I livelli di autoconsumo di energia che si possono realizzare, secondo la legge italiana, sono essenzialmente tre, i seguenti:

  • Individuale: in questo caso il cittadino possiede un impianto di produzione di energia rinnovabile e consuma quella che produce.
  • Collettivo: l’autoconsumo collettivo è caratterizzato da una pluralità di consumatori che risiedono all’interno di uno stesso edificio in cui sono presenti uno o più impianti alimentati in maniera esclusiva da fonti rinnovabili. Gli impianti possono essere anche di soggetti terzi e beneficiano di alcuni benefici come ad esempio le detrazioni fiscali.
  • Comunità: i soggetti che partecipano alla comunità devono produrre energia destinata al proprio consumo grazie all’utilizzo di impianti che sfruttano le energie rinnovabili. Gli utenti, per condividere l’energia prodotta, possono utilizzare le reti di distribuzione già esistenti o servirsi di forme di autoconsumo virtuale.

I cittadini diventano autoproduttori di energia rinnovabile

L’autoconsumo collettivo è una nuova opportunità che la legge italiana, recependo la normativa europea, mette a disposizione dei cittadini per diventare autoproduttori di energia. In sostanza è solo attraverso la realizzazione della configurazione di autoconsumo collettivo che si possono creare le comunità energetiche rinnovabili. Come abbiamo visto,  far parte di sistemi di autoconsumo collettivi significa anche ottenere significativi incentivi economici e quindi arrivare a risparmiare sulla bolletta della luce.

Per poter accedere a questa configurazione è pero necessario che gli impianti F.E.R. della comunità rispettino alcune condizioni:

  • devono essere presenti all’interno di uno stesso condominio o della stessa cabina primaria;
  • gli impianti devono avere una potenza massima di 200 kWp.

Benefici: risparmiare sulle bollette della luce con 0 emissioni

Dotando un condominio di un impianto fotovoltaico, i condòmini potrebbero attingere all’energia prodotta dall’impianto e risparmiare sulla bolletta della luce producendo 0 emissioni. Ma non solo.

Per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici sono infatti anche in vigore gli incentivi al 50%. Pertanto oltre a risparmiare sulle bollette della luce, vedremo tra poco anche quanto, potresti installare un impianto pagandolo la metà (scopri di più qui).

Ma non è tutto. Ottenere questa detrazione fiscale non significa dover rinunciare agli altri incentivi previsti per le comunità energetiche che riportiamo qui di seguito. Tali incentivi infatti sono gestiti dal GSE e durano 20 anni per tutti coloro che fanno parte di una comunità energetica. Queste agevolazioni, definite “tariffe incentivanti”, ammontano a:

  • 100 euro/MWh per i gruppi di auto consumatori;
  • 110 euro/MWh per le comunità energetiche.

La norma prevede anche la restituzione di alcune voci in bolletta a fronte dell’evitata trasmissione dell’energia in rete che questi impianti permettono.

Ciò comporta un ulteriore sgravio che Arera quantifica in:

  • 10 €/MWh per l’Autoconsumo Collettivo;
  • 8 €/MWh per le CER sull’energia condivisa.

C’è infine da considerare la remunerazione dell’energia immessa in rete a Prezzo Zonale Orario (pari a circa 50 €/MWh).

Sommando tutti i benefici è quindi possibile arrivare ad avere fino ad uno sconto di 0,16 € per ogni kW consumato prelevato dalla rete elettrica nazionale. Una cifra che ti permetterà di risparmiare sulla bolletta una somma considerevole!

Quanto risparmio ogni anno sulla bolletta della luce con le comunità energetiche?

Arrivato a questo punto forse ti starai chiedendo: “Quanto risparmio sulla bolletta della luce con le comunità energetiche? E’ possibile avere una cifra indicativa annuale?”.

Premettiamo subito che non è possibile dare una cifra precisa, dal momento che ci sono troppe variabili da tenere in considerazione andrebbe valutato caso per caso. Questa risposta infatti dipende da fattori come i consumi annuali, il prezzo attuale dell’energia concordato con i fornitori, le fasce orarie di consumo ecc.

Proviamo comunque a fare un esempio. Una famiglia tipo consuma 2700 kWh  di energia elettrica all’anno. Se supponiamo che il costo dell’energia sia di 0,30 € kWh allora la famiglia spenderebbe 810 € l’anno di elettricità. Tuttavia, far parte di una comunità energetica ti permette di risparmiare sulle bollette della luce in quanto i tuoi consumi saranno minori perché parte di essi saranno coperti dalla quota di autoconsumo. Inoltre avrai accesso alle tariffe incentivanti che ammontano fino a 0,16 €/kW. 

Se supponiamo una quota di autoconsumo del 50%, i consumi della stessa famiglia saranno allora 1350 kWh all’anno. Il prezzo dell’energia di questi kwh sarà però di 0,14 € kW. La cifra totale che la famiglia spenderà sarà quindi circa 200 €. Il risparmio ottenuto facendo parte di una comunità energetica con un impianto fotovoltaico ammonterebbe quindi, con il 50% di autoconsumo arriverebbe quindi a circa 600€ ogni anno!

A questi benefici economici si sommano poi tutte le tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera e quindi a tutti i vantaggi ambientali che ne derivano. Considerando sempre la stessa famiglia è possibile  ridurre le emissioni di circa 950 kg CO2 /anno o replicare la stessa attività di assorbimento di 95 alberi con un conseguente notevole risparmio sulla bolletta della luce.

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