La compensazione F24 dei crediti fiscali

La compensazione F24 dei crediti fiscali

Tutto quello che c’è da sapere sulla compensazione F24 dei crediti fiscali, compresi quelli derivanti dai bonus edilizi come il Superbonus 110% o gli Ecobonus

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Uno dei cambiamenti più sostanziali introdotti dalla nuova Legge di Bilancio 2022 è il nuovo limite massimo per la compensazione F24 che passa a 2 milioni di euro. Del resto, fra gli obiettivi della legge di Bilancio 2022 c’era quello di stabilizzare tutte le compensazioni pervenute tramite il modello F24.

Per compensare tramite il modello F24 è necessario seguire alcune regole ben precise, come ad esempio le rigide modalità attraverso cui è possibile farlo. Regole che è stato necessario adottare per evitare il fenomeno delle false compensazioni.

Inoltre, per le compensazioni Irpef, Ires ed Irap superiori a 5.000 euro, è previsto il blocco dell’utilizzo dei crediti maturati fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione.

A fornire queste istruzioni operative ci ha pensato la risoluzione numero 110/E del 31 dicembre 2019 dell’Agenzia delle Entrate.

A prescindere da queste novità, le regole e le modalità di utilizzo dei crediti in compensazione F24 non sono cambiate. Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno ricapitolare brevemente le istruzioni da tenere a mente qualora si dovesse fruire di questa opportunità.

Le ultime novità sulla compensazione in F-24

Sono state introdotte novità che riguardano la possibilità di versare le imposte con l’uso del modello F24 in compensazione di crediti fiscali. Le novità in questione sono entrate in vigore dopo l’approvazione DL 50/2017 e del blocco preventivo delle compensazioni stabilito dalla Legge di Bilancio 2018.

Riepiloghiamo i principali aspetti qui di seguito.

La soglia per la compensazione F24 IVA

Fra le nuove disposizioni c’è l’abbassamento della soglia da 15.000 a 5.000 euro della compensazione crediti IVA. Tutti i crediti superiori ai 5.000 euro, dovranno possedere il visto di conformità per essere compensati tramite l’IVA.

Quali crediti è possibile compensare in F24?

E’ possibile compensare in F24 i crediti o i debiti verso l’erario derivanti da queste imposte:

  • sui redditi o addizionale (Irpef e Ires),
  • ritenuta alla fonte,
  • imposta sostitutiva sul reddito,
  • Irap,
  • crediti d’imposta di cui al quadro RU della dichiarazione dei redditi

Obbligo di invio telematico

Il DL n. 124/2019 dispone l’obbligo di inviare il modello F24 telematico tramite Entratel o Fisconline. L’obbligo vale anche per le compensazioni di crediti maturati dal sostituto d’imposta per il recupero delle eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi erogati ai dipendenti, come rimborsi 730 e bonus Renzi.

Il modello F24 telematico è infine obbligatorio anche per i non titolari di partita IVA.

Compensazioni Irpef Ires ed Irap

Le regole previste per l’IVA valgono anche per le compensazioni dei crediti Irpef, Ires ed Irap (Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020). Anche in questi casi, quindi, per compensazioni di importo superiore a 5.000 euro è necessaria la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi di riferimento.

Compensazione modello F24 2022 contribuenti titolari di partita IVA

Saldo modello F24

Modalità di compensazione utilizzabile

Modello F24 con saldo positivo senza compensazioniObbligo di Home Banking e facoltà canale intermediari
Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipoObbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)
Modello F24 con saldo zeroObbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)

Compensazioni modello F24 2022 contribuenti non titolari di partita iva:

Saldo modello F24

Modalità di compensazione utilizzabile

Modello F24 con saldo positivo senza compensazioniÈ ammesso il pagamento del modello F24 cartaceo ovvero tramite home banking o canale intermediari
Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipoObbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)
Modello F24 con saldo zeroObbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 online)

I contribuenti titolari di partita IVA devono quindi presentare le compensazioni nel modello F24 passando dal canale dell’Agenzia delle Entrate a prescindere da qualsiasi tipologia di imposta a credito utilizzata.

Nel caso di modello F24 con saldo positivo senza compensazioni o con saldo zero la situazione rimane invariata. Ciò significa che:

  • nel primo caso, il contribuente titolare di partita IVA ha l’obbligo di pagamento tramite home banking (non può essere quindi utilizzato il modello F24 cartaceo);
  • in caso di compensazione di un modello F24 con saldo finale uguale a zero, invece, rimane l’obbligo di pagamento tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel ed F24 online).

Compensazioni modello F24 2022: le istruzioni delle Entrate nella risoluzione n. 110/E/2019

L’Agenzia delle Entrate, ha rilasciato ulteriori istruzioni per le compensazioni fiscali tramite la risoluzione n. 110/E dello scorso 31 dicembre 2019.

Le imposte interessate dall’obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui emerge il credito per le compensazioni sono:

  • IVA;
  • IRAP;
  • imposte sostitutive;
  • imposte sui redditi e addizionali.

Tali crediti possono essere compensati a partire dal decimo giorno successivo alla corretta presentazione della documentazione.

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate in questione si sofferma anche sull’obbligo di presentazione del modello F24 in modalità telematica. Le imposte per le quali è previsto l’obbligo di presentazione appartengono alle categorie seguenti:

  • imposte sostitutive;
  • imposte sui redditi e addizionali;
  • IRAP;
  • IVA;
  • agevolazioni e crediti indicati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi;
  • sostituti d’imposta.

La presentazione del modello F24 per via telematica deve avvenire solo attraverso le modalità elencate di seguito:

  • direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta, attraverso i servizi “F24 web” o “F24 online”;
  • tramite intermediario abilitato.

Il documento spiega inoltre che l’obbligo è escluso:

“qualora l’esposizione del credito nel modello F24 rappresenti una mera modalità alternativa allo scomputo diretto del credito medesimo dal debito d’imposta pagato nello stesso modello F24″

Perché compensare un credito d’imposta tramite il modello F24 è conveniente?

Per rispondere a questa domanda è necessario premettere che i crediti d’imposta compensabili sono anche quelli provenienti dai bonus edilizi come il Superbonus 110% o Ecobonus ecc. Si tratta quindi di crediti che oltre ad un discreto ammontare, possono anche essere ceduti e comprati come abbiamo già spiegato qui.

Da ciò possiamo facilmente dedurre tre cose:

  1. Chi cede un credito d’imposta di solito lo fa ad un importo inferiore rispetto al loro reale valore. Questo perché i fornitori che operano con lo sconto in fattura potrebbero trovarsi a corto di liquidità;
  2. Chi li acquista, come abbiamo spiegato, può utilizzarli in compensazione orizzontale tramite F-24. Acquistando un credito ad un valore inferiore rispetto al suo importo detraibile di fatto è come ottenere uno sconto sulle imposte da versare all’erario.
  3. Può avvalersi di questa possibilità anche chi deve regolare la sua posizione nei confronti dell’erario in presenza di debiti non saldati. Di fatto quindi, in presenza di cartelle esattoriali scadute, un contribuente può compensarle tramite un credito d’imposta acquistato ottenendo uno sconto.

Clamoroso dietrofront: arriva il blocco della cessione del credito da parte del governo Meloni!

Con il Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023 è arrivato il tanto temuto “Blocco della cessione del credito”. Ma cosa significa? Perché si è arrivati a tanto?

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