Documenti Ecobonus: quali sono quelli necessari alla cessione del credito?

Documenti Ecobonus: quali sono quelli necessari alla cessione del credito?

Ecco la lista di tutti e 36 documenti ecobonus che un privato deve presentare alla banca per poter usufruire delle cessione del credito

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No, non non hai letto male.

Sono ben 36 (38 qualora non fossi il proprietario diretto) i documenti ecobonus che dovrai presentare alla banca per poter usufruire della cessione del credito prevista dal superbonus 110%. Una lunga, anzi lunghissima, lista di documenti ecobonus in grado di scoraggiare chiunque abbia intenzione di procedere alle pratiche necessarie con le sue sole forze.

Chi possiede un’ abitazione isolata ed ha intenzione di effettuare dei lavori di riqualificazione energetica dovrà pertanto imporsi una riflessione seria: detrarre le spese in 5 anni oppure optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura? Sono queste infatti le modalità tramite cui è possibile usufruire delle detrazioni fiscali prevista dagli Ecobonus 110%.

Come anche il titolo del nostro approfondimento riporta, qualora decidessi di optare le seconde due modalità di riscossione del credito, dovrai, per forza di cosa rivolgerti a dei professionisti come dei geometri oppure direttamente a noi! Questo perché la lista dei documenti ecobonus, come avrai avuto modo di capire è davvero lunga.

Ma quali sono questi documenti? Qui di seguito abbiamo riassunto in una check list i documenti ecobonus necessari per la cessione del credito.

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Cosa prevede la cessione del credito per il Superbonus 110%?

Prima di addentrarci nella lista dei documenti Ecobonus da produrre, ricordiamo in primis i punti fermi della cessione del credito.

  • il credito di imposta è di importo pari alla detrazione spettante e può essere ceduto anche a istituti di credito e ad altri intermediari finanziari;
  • la trasformazione della detrazione in credito di imposta opera solo all’atto della cessione ad altri soggetti;
  • è stata introdotta la possibilità di esercitare la predetta opzione in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori;
  • sono stati precisati gli interventi per cui spetta l’agevolazione nel caso di restauro delle facciate;
  • nel caso di trasformazione in crediti di imposta, non si applica il divieto di compensazione in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori, di ammontare superiore a 1.500 euro;
  • per l’esercizio dell’opzione è possibile avvalersi dei soggetti che possono presentare le dichiarazioni in via telematica.

Quali banche praticano la cessione del credito?

Ad oggi sono solo alcune le banche a praticare la cessione del credito. Ognuna di queste ha predisposto dei prodotti appositi con offerte specifiche che nella maggior parte dei casi sono scaricabili sui siti ufficiali degli istituti di credito.

Ecco quali sono qui di seguito:

I documenti ecobonus che attestano il titolo di detenzione/possesso dell’immobile.

Per poter accedere alla cessione del credito maturato durante la realizzazione del cappotto termico, il proprietario dell’immobile dovrà fornire alla banca la documentazione attestante il titolo di detenzione/possesso dell’immobile.

Quindi dovrai fornire la seguente documentazione a seconda dei vari casi:

  • se sei proprietario, nudo proprietario o titolare di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie dovrai procurarti il certificato rilasciato dai pubblici registri immobiliari:
  • se invece sei detentore (locatari, comodatari) dell’immobile dovrai produrre:
    a) il contratto di locazione/comodato registrato;
    b) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario;
  • Qualora tu fossi familiare convivente del possessore/detentore dovrai consegnare:
    a) il certificato dell’anagrafe (per convivenza);
    b) il titolo di possesso (certificato immobiliare o contratto registrato);
    c) sempre la dichiarazione di consenso da parte del proprietario;
  • In caso tu fossi coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge dovrai procurarti:
    a) la documentazione attestante l’assegnazione;
    b) il titolo di possesso (certificato immobiliare);
    c) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario;
  • Se invece sei convivente di fatto del possessore/detentore dovrai essere in possesso di:
    a) il certificato dell’anagrafe (per convivenza);
    b) titolo di possesso (certificato immobiliare o contratto registrato);
    c) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario;
  • In qualità di futuro acquirente, con preliminare di vendita regolarmente registrato, immesso nel possesso dell’immobile dovrai produrre:
    a) preliminare registrato da cui si evinca l’immissione in possesso (per esempio il contestuale comodato);
    b) la dichiarazione del consenso da parte del proprietario.

I requisiti soggettivi per accedere agli ecobonus

A questo punto, dopo aver elencato la documentazione attestante il titolo di detenzione/possesso dell’immobile (che qui ritrovate al punto 1), possiamo finalmente iniziare la nostra lista dei documenti ecobonus. Qui di seguito trovate infatti i documenti da presentare che attestano che siete in possesso dei requisiti soggettivi per accedervi:

  1. documentazione attestante il titolo di detenzione/possesso dell’immobile (come abbiamo riportato nel paragrafo precedente);
  2. la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che le spese sostenute/da sostenere per i lavori agevolabili sono/saranno a proprio carico, quindi con assenza di eventuali contributi;
  3. la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che l’immobile non è detenuto nell’ambito di attività di impresa o di attività professionale (non applicabile a sisma ed ecobonus);
  4. per soggetti diversi dai proprietari e titolari di altri diritti reali di godimento, documentazione attestante il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese agevolabili come contratto di lavoro, busta paga mensile, pensione, fatture emesse, redditi di natura finanziaria (interessi attivi, conto titoli, conto deposito);
  5. un’altra dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si impegna a ottenere e produrre a richiesta tutta la documentazione necessaria ai fini del trasferimento del credito di imposta come previsto dal decreto Rilancio;
  6. il titolo abilitativo edilizio (se previsto) o l’autocertificazione inizio/fine lavori. Ad esempio, abilitazioni amministrative dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio dei lavori se previste dalla tipologia di intervento o, in assenza, autocertificazione che attesti la data di inizio e fine lavori.

Documenti Ecobonus: la checklist della documentazione riguardante l’immobile in cui si effettuano i lavori

Entriamo ora invece nel merito dei documenti ecobonus riguardante il lato tecnico dell’immobile in cui si effettuano i lavori. Per redarre questa lista ovviamente abbiamo preso in considerazione il caso in cui si debba isolare termicamente l’abitazione e/o sostituire la caldaia del riscaldamento. Questo perché sono questi due i principali interventi agevolati dal decreto Rilancio per rendere le nostre case efficienti da un punto di vista energetico.

I documenti ecobonus iniziali

  1. autodichiarazione del cliente che attesti se ha usufruito di bonus per interventi simili negli ultimi 10 anni, specificando dettaglio (il requisito in verità era presente nella bozza del decreto Requisiti del ministero dello Sviluppo economico poi è stato tolto);
  2. visura catastale;
  3. Ape stato iniziale;
  4. analisi preventiva e fattibilità (salto 2 classi);
  5. relazione tecnica ai sensi della legge 10/91;
  6. dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica;
  7. pratica edilizia;
  8. prospetti in dwg;
  9. preventivi e/o computi metrici;
  10. dati e trasmittanza serramenti sostituiti;
  11. documentazione fotografica intervento;
  12. certificazioni serramenti nuovi;
  13. dati e certificati nuovi oscuranti;
  14. schede tecniche materiali acquistati e dichiarazione di corretta posa;

L’avanzamento lavori dopo almeno il 30% degli stessi:

  1. comunicazione inizio lavori;
  2. preventivi e/o computi metrici;
  3. fatture Sal e computi metrici quantità realizzate;
  4. documentazione fotografica e Sal;
  5. asseverazione modulo allegato 2 comma 13 dell’articolo;
  6. scheda descrittiva dell’intervento;
  7. ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda

Documenti ecobonus necessari a fine lavori

  1. preventivi e/o computi metrici;
  2. dichiarazione di fine lavori;
  3. Ape stato finale;
  4. fatture e computi metrici quantità realizzate;
  5. documentazione fotografica a fine lavori;
  6. asseverazione modulo allegato 1 comma 13 articolo 119 Dl 34/20
  7. segnalazione Certificata di agibilità;
  8. scheda descrittiva dell’intervento;
  9. ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

Conclusioni

Se sommiamo fra di loro le precedenti liste scopriamo che sono quindi 36 i documenti ecobonus richiesti dalla banca da inizio a fine lavori per ricevere i soldi necessari per pagare gli stessi. Inoltre per molti di questi documenti sarà necessario richiedere l’apporto di professionisti o tecnici abilitati, un servizio che possiamo garantirvi qualora decidiate di rivolgervi a noi di Valore Energia.

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