Il cappotto interno fruisce del superbonus 110%?
Il cappotto interno, ovvero l’isolamento termico delle pareti interne di un unità immobiliare, può usufruire delle detrazioni del superbonus 110%?
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Il cappotto interno, per chi non lo sapesse, è un tipo di sistema che prevede l’isolamento termico, che si installa applicando dei pannelli isolanti nella parte interna delle pareti o del tetto.
Gli interventi di isolamento termico degli edifici sono tra le altre cose previste dai nuovissimi superbonus 110% introdotti dalla conversione in legge del DL Rilancio. Ma nel testo di questa legge si fa riferimento più volte ad interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici. Il cappotto interno può dunque fruire delle detrazioni del superbonus 110%?
In questo approfondimento trovi la risposta a questa annosa domanda. Per scoprirla continua a leggere!
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Il cappotto interno fruisce del superbonus 110%?
L’Agenzia delle entrate non si è espressa in maniera esplicita per quanto riguarda il cappotto interno ma lascia intendere che sia una pratica possibile per tutti a patto che ci siano i giusti requisti che la normativa prevede. Nell’ultima circolare 24/2020 l’Agenzia delle Entrate precisa che non è escluso il cappotto interno, anche se questo intervento si riferisce a pareti principalmente esterne.
Secondo queste parole quindi è possibile che i condomini abbiano intenzione di realizzare un cappotto interno anziché uno esterno, se possiedono i requisiti fondamentali è possibile accedere in modo del tutto legale al superbonus 110%.
Ma la domanda che in molti si pongono è la seguente: è possibile posare il cappotto interno in singole unità abitative di un condominio?
L’Agenzia in merito a questa domanda ricorda che il superbonus spetta solo se l’isolamento termico coinvolge almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. Inoltre l’intervento deve comportare anche un miglioramento di almeno due classi energetiche di tutto lo stabilimento.
Perché scegliere di applicare il cappotto interno alla propria abitazione?
Tante persone decidono di acquistare un impianto d’isolamento termico per poter dare alla casa maggior comfort. Il cappotto interno è una tecnica molto comune ed è un vero e proprio rivestimento delle pareti interne dell’abitazione. Un cappotto termico ha il compito di dare calore alle pareti sia interne che esterne: il calore non si disperderà nell’ambiente e anche in estate la casa sarà fresca.
A oggi questi interventi sono molto più frequenti in edilizia soprattutto perché l’attenzione verso l’ambiente e il riciclo è cresciuta a dismisura rispetto gli anni precedenti. Con il superbonus che prevede una detrazione del 110% sarà molto semplice poter installare un cappotto termico in casa, in pochi semplici passi si può ottenere un ottimo sconto su quello che sarà un investimento che non solo a lungo andare fa risparmiare molti soldi, ma può essere molto utile per l’inquinamento ambientale.
Superbonus 110%, come intervenire sul cappotto termico
Il superbonus funziona in maniera molto semplice, è riconosciuto in 5 rate annuali che hanno lo stesso importo. Per poter ottenere questo beneficio è importante che ci siano 3 presupposti.
- Se c’è capienza di IRPEF allora è possibile procedere con il recupero delle detrazioni con rate annuali.
- Si può cedere la detrazione all’impresa che ha effettuato i lavori di manutenzione e ottenere in cambio uno sconto in fattura del 100%, in questo caso sarà poi l’impresa a utilizzare il denaro.
- Si può anche cedere il credito alla banca che provvederà a scontarlo al contribuente.
Quali sono le regole di un cappotto interno e il massimo delle spese che sono ammesse?
Il cappotto interno termico è uno degli interventi che viene effettuato con frequenza da chi vuole usufruire del superbonus. Quando viene effettuata una manutenzione sull’intero edificio allora è possibile occuparsi anche di una singola abitazione.
Il Decreto Rilancio ha stabilito che sono agevolati gli interventi termici che vengono effettuati su superfici opache, orizzontali e verticali. Tutte le norme sulla giusta esecuzione dei lavori e sulla loro legalità sono regolate dall’ENEA che ha il compito di vigilare i lavori prima e dopo, per poter vedere anche i risultati raggiunti. Infatti ogni persona che decide di usufruire del superbonus ha l’obbligo d’inviare una documentazione che faccia riferimento all’APE.
Il massimo della spesa che è ammessa per l’intervento viene calcolato nel rispetto dei massimali di costo specifici per singola tipologia d’intervento. La lista è riportata del Decreto del 4 agosto 2020, dove ci sono tutte le spese ammissibili per gli interventi di coibentazione di tutti gli edifici. Principalmente si tratta di spese che sono relative a:
- fornitura del materiale coibente e di tutti i materiali funzionali che servono per la realizzazione dell’intervento;
- fornitura del materiale ordinario che è necessario per la realizzazione di ulteriori strutture, per far si che migliorino le caratteristiche termiche delle strutture che già esistono;
- demolizione, ricostruzione e anche lo spostamento degli impianti su altre superfici.
Qual è la soluzione migliore per un cappotto interno?
Sui servizi di cappotto termico non possono essere prese soluzioni univoche perché ogni intervento è diverso e richiede anche requisiti diversi, non solo tecnici ma anche amministrativi e normativi.
Quindi prima di poter iniziare i lavori bisognerà rivolgersi ad un esperto edile che è chiamato a fare una scelta idonea che sia conforme alle norme; deve saper valutare il contesto climatico dell’intero edificio e non solo della singola abitazione, la destinazione d’uso che può essere sia pubblica che privata, tutti i vincoli normativi e infine le disponibilità economiche.
Isolamento in intercapedine
Il cappotto interno in intercapedine può essere oggetto di superbonus 110%. Se le pareti dell’edificio sono realizzate in doppia fila e creano un’intercapedine. Per poter migliorare di due classi è possibile sfruttare l’aria esistente: tutto ciò che serve è iniettare del materiale isolante con vari metodi. Se invece si vuole raggiungere risultati migliori si può anche aggiungere un sistema a cappotto.
Isolamento cappotto interno
Può essere una soluzione da prendere in considerazione quando gli stabilimenti sono soggetti anche a vincoli di unità immobiliari di condomini, in questo caso è assolutamente vietato qualsiasi intervento sulle pareti esterne ed è consigliabile per tutte le tipologie di abitazione che vengono riscaldate saltuariamente come uffici o case per le vacanze.
Isolamento cappotto esterno
Questa invece è la soluzione più adeguata per tutti gli edifici che non hanno alcun vincolo. I pannelli isolanti possono essere applicati sulla facciata esterna e rivestiranno in maniera continua tutte le pareti, questo fa sì che il ponte termico e tutti gli effetti che porta con sè, siano totalmente azzerati.
Le alternative al cappotto interno termico possono fruire del superbonus?
Se non si ha la possibilità di poter iniziare un lavoro abbastanza lungo e anche un po’ complicato ci sono nuovi prodotti che hanno la capacità d’isolare le pareti e che soddisfano comunque le esigenze degli interventi di ristrutturazione in edilizia, quindi anche le alternative al cappotto interno sono accessibili con le agevolazioni del superbonus 110%. Gli elementi sostitutivi possono essere:
- mattoni in laterizio isolanti;
- termointonaci;
- mattoni in calcestruzzo;
- pannelli isolanti che hanno un basso spessore delle fibre tessili;
- mattoni con altri materiali biocompatibili.
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